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RivieraBanca Basket Rimini piazza il colpo di mercato: Stefano Masciardi in biancorosso

Coach Mattia Ferrari avrà a disposizione un giocatore con enorme esperienza, la nuova ala: "Ho scelto Rimini perchè ho percepito subito un'ambiente da 'falsa serie B', c'è tutto quello che serve per fare l'A2"

RivieraBanca Basket Rimini piazza il colpo di mercato finale con la firma dell'ala classe 1989 Stefano Masciadri (200 cm), reduce da sette stagioni in serie A2 di cui l'ultima a Bergamo, che ha deciso di sposare il progetto RBR. L'arrivo di Stefano rappresenta un vero e proprio lusso per la serie B ed un grande orgoglio per tutta la Società, Coach Mattia Ferrari avrà a disposizione un giocatore con enorme esperienza di serie A2 ad alti livelli e dal valore tecnico ed umano molto importante. La carriera di Stefano comincia a Forlì dove raggiunge per due stagioni consecutive i playoff della ex serie A dilettanti, poi nel 2010-2011 ottiene con Casale Monferrato il più importante risultato della sua carriera: la promozione in serie A. Dal 2011 comincia la sua avventura ad Omegna nell'ex DNA dove sarà compagno per tre stagioni di Andrea Saccaggi: qui Stefano conquista per due volte l'accesso ai playoff. La stagione 2015/2016 è quella del suo approdo a Ravenna dove trova, seppur solo per un'annata, Eugenio Rivali in serie A2: anche in questo caso ci sono due partecipazioni ai playoff tra cui una semifinale persa con la poi promossa Virtus Bologna.

L'arrivo di Stefano chiude ufficialmente il mercato di RBR in quanto sono stati occupati sia i 7 slot senior (Rinaldi, Rivali, Masciadri, Tassinari, Bedetti, Arrigoni e Saccaggi) che i 3 under (Mladenov, Scarponi e Fabiani), a cui verranno aggregati 4 ragazzi dal settore giovanile. Un roster di assoluto livello che insieme ad un formidabile Coach come Mattia Ferrari non vede l'ora di ritrovarsi per preparare al meglio la stagione che ci aspetta. "Ho scelto Rimini perchè ho percepito subito un'ambiente da 'falsa serie B', c'è tutto quello che serve per fare l'A2. - così Stefano Masciadri - Stavo cercando una piazza che mi desse degli stimoli nuovi dopo due anni un po' difficili, in particolare l'ultimo è stato forse il più lungo e massacrante della mia carriera tra Covid, partite rinviate e 40 giorni di quarantena. Rimini è stata subito quel campanello che continuava a suonarmi nell'orecchio: sapevo che c'era voglia di vincere, le cose qui si fanno bene e la piazza è storica dove la gente viene al palazzetto perchè è legata al Rimini Basket."

Cosa ti aspetti da Coach Mattia Ferrari e dai tuoi nuovi compagni?
Conosco Mattia personalmente, abbiamo un rapporto bellissimo: lui mi conosce da quando ho 15 anni poi per diversi motivi non c'è mai stata occasione di lavorare insieme, ma vado sempre da lui l'estate all'EuroCamp. Il Coach sa quello che posso dare e cosa aspettarsi da me, è stato il motivo aggiunto di questa scelta; in più conosco Rivali perchè abbiamo giocato insieme a Ravenna e Saccaggi è stato mio compagno di squadra per tre stagioni ad Omegna.

La RBR 2021-2022 conterà nel suo roster diversi giocatori con tanta esperienza di A2. Pensi che questo possa fare la differenza nell'assalto alla promozione?
Sì perchè quando arrivi a giocarti una serie playoff od una gara secca di Coppa Italia o Supercoppa gli episodi possono pesare ed avere esperienze di categoria superiore può essere utile: questa è una delle cose che mi verrà chiesta, portare la mia esperienza ed il mio essere uomo squadra all'interno dello spogliatoio così come credo valga anche per il resto dei miei compagni. Siamo un gruppo di persone che vogliono lavorare e migliorarsi anche se qualcuno ha più anni sulle spalle, però non vogliamo accontentarci di essere etichettati solamente come la squadra da battere: ci alleneremo e giocheremo per vincere ogni partita.

Qual è la miglior risposta alle tante aspettative che si creeranno su un gruppo così ben strutturato?
Dobbiamo lavorare in palestra, quando sei lì che ti giochi qualcosa d'importante devi poter contare su tutti ed ogni compagno deve fidarsi dell'altro: in A2 magari gli americani risolvono la partita, noi non vogliamo essere così ma metterci in testa che se vogliamo raggiungere l'obiettivo più grande bisogna pensare in grande. Dobbiamo capire le esigenze di Coach Mattia Ferrari, il suo gioco e cosa si aspetta da ognuno di noi: ci sono tante cose su cui lavorare, le aspettative ci saranno ma noi dovremo metterci del nostro per farci fronte. Sin da quando ci ritroveremo per la preparazione dovremo costruire il gruppo perchè da soli non si va da nessuna parte, soprattutto in uno sport di squadra.

Come ti immagini, sia cestisticamente che personalmente, la tua integrazione in una piazza come Rimini?
Mi aspetto l'accoglienza romagnola, se ad esempio qualcuno ha piacere di fermarmi per strada a fare due chiacchiere sono molto contento: più uno capisce quello che sta intorno ad una piazza più riesce ad integrarsi con tutto l'ambiente. Mi aspetto e spero che tutto possa tornare alla normalità e cercare di portare più gente possibile al palazzetto perchè giocare a porte chiuse ci ha un po' intristito, giocare a spalti pieni è proprio bello. Rimini si merita un palcoscenico più grande e per questo lavoreremo, i tifosi sicuramente s'inventeranno qualcosa per starci vicino se dovessero esserci nuovamente le porte chiuse: voglio viverla col massimo dell'entusiasmo sia dentro che fuori dal campo.
 

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