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Superbike, piloti riminesi attardati nel venerdì di Phillip Island. Delbianco: "Giornata difficile"

Cresce invece il feeling di Michael Ruben Rinaldi con la Ducati Panigale V4R preparata dal team Barni

"E’ stata una giornata difficile". Alessandro Delbianco archivia il venerdì di Phillip Island col 18esimo riscontro cronometrico. Il debuttante in Superbike, in sella alla Honda del team Althea Mie Racing, è incappato anche in una caduta nei primi minuti delle prove libere. Fortunatamente non ci sono state conseguenze fisiche per il pilota, ma il team ha comunque perso del tempo per sistemare la moto. Durante la sessione pomeridiana, Delbianco a completato altri sedici giri, ma non è riuscito a migliorare sul tempo della mattina, rimanendo quindi in diciottesima posizione.

Alle prese con una nuova categoria, una nuova moto e una nuova pista questo weekend, l’approccio ‘step by step’ di Alessandro e della sua squadra non può che essere giusto, dando la possibilità al pilota di aumentare sempre di più la sua confidenza ed il suo feeling con la Honda. "E’ stata una giornata difficile, ma sapevo che sarebbe stata così nel campionato Superbike - afferma il giovane pilota -. Onestamente senza riferimenti non è facile, speravo di trovare qualcuno che potesse "tirarmi”, per farmi capire meglio le traiettorie, ma non è successo. Ho migliorato il tempo sul giro rispetto ai test, quello sì, ma avrei voluto fare un altro step nel pomeriggio. Purtroppo, non è stato possibile, ma i giri completati sono stati comunque utili in preparazione per la prima gara".

Cresce invece il feeling di Michael Ruben Rinaldi con la Ducati Panigale V4R preparata dal team Barni. L'ex campione dell'Europeo Stock 1000 ha chiuso in 12esima posizione. Su asfalto asciutto (25°), con una temperatura dell’aria di 18-19°, Rinaldi ha effettuato 20 giri nella sessione del mattino. Fin da subito più veloce rispetto ai test, il portacolori del team bergamasco è stato capace di rompere subito il muro dell’1’32; il miglior giro della sessione è arrivato al terzo passaggio con un 1'31.855 che gli è valso la quindicesima posizione alla fine delle FP1. Rinaldi ha acquisito sempre più confidenza con il circuito di Phillip Island, per lui sconosciuto, e il feeling con la sua Ducati Panigale V4 R cresce a ogni uscita. Dopo 23 giri, alla fine della seconda sessione di prove libere, è arrivato il suo giro veloce della giornata (1'31.238). "Rispetto ai test abbiamo fatto un bel passo in avanti - commenta Rinaldi -. Siamo scesi sotto al secondo di distacco dal leader, ma dobbiamo ancora sistemare qualcosa sulla distanza di gara. Le gomme si usurano molto velocemente e nell’ultimo turno di prove libere dovremo lavorare soprattutto su questo aspetto".

La prima giornata ha visto un duello a tre tra Alvaro Bautista e la corazzata Kawasaki. Lo spagnolo ha portato la Ducati Panigale V4 del team Aruba in cima alla combinata dei tempi col crono di 1'30"327, precedendo di appena 14 millesimi la verdona del campione del mondo Jonathan Rea. Ottimo inizio di weekend per Leon Haslam, terzo ad appena 155 millesimi dalla virtuale pole position. l pilota inglese ha trascorso gran parte della FP2 alle spalle di Bautista, una strategia utile per imparare lo stile di guida dello spagnolo, il potenziale della Ducati e per avere un pilota di riferimento veloce da inseguire. Fatica tantissimo Chaz Davies, non ancora nel pieno della sua forma fisica, appena 14esimo con l'altra Panigale. Chi ha impressionato è Tom Sykes, quarto con la Bmw davanti alla prima delle Yamaha, quella di Alex Lowes. L'inglese ha preceduto la R1 di Sandro Cortese (GRT Yamaha), mentre Marco Melandri non è andato oltre al 13esima piazza.

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