Nel frattempo si continua a lavorare sul fronte della prevenzione. E’ stata pubblicata a metà della scorsa l’ordinanza per la “pulizia e la manutenzione dei fossi in aree agricole e urbane per la tutela della sicurezza pubblica e per prevenire fenomeni di allagamento sul territorio comunale”
Il Servizio tecnico di bacino Romagna appartiene alla Direzione generale Ambiente e difesa del suolo e della costa, che fa capo all’assessore a Difesa del suolo e della costa, protezione civile, politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo
"Con questo primo intervento – dichiara Vannoni – diamo in tempi rapidi una risposta a una situazione di pericolo, a tutela della sicurezza dei cittadini e dei territori".
Una disposizione, emanata dal sindaco in qualità di autorità locale di Protezione civile, ritenuta necessaria per rimuovere le situazioni di rischio prodotte dai danneggiamenti subiti dalle opere pubbliche di bonifica.
“Tra la popolazione e le istituzioni rischia di allargarsi la distanza - avverte Arlotti – generando un sentimento di abbandono, oltre che gravi ripercussioni in termini di credibilità ed aspettative deluse rispetto al ripristino delle attività colpite dagli eventi calamitosi”.
In gennaio il Ministero ha incontrato le Regioni Costiere e l’Ispra per sviluppare contro il fenomeno dell'erosione costiera interventi mirati ed eco-sostenibili, evitando soluzioni tampone e di carattere sporadico
E' quanto afferma il neo consigliere regionale Nadia Rossi, ricordando come nel riminese "sono censite almeno 5 mila frane attive, soprattutto ubicate nella fascia collinare tra Valconca e Valmarecchia".
"Il tema del rischio idrogeologico meriterebbe però un approccio più articolato, che quantomeno considerasse complessivamente un problema in cui i cattivi comportamenti o i mancati interventi 'a monte' sono le cause principali dei danni subiti 'a valle'"
"Politiche efficaci di prevenzione del rischio idrogeologico richiedono risorse certe e stabili nel tempo e una filiera delle responsabilità che eviti sovrapposizioni di soggetti e competenze", conclude Arlotti
Si tratta sia dei lavori disposti dall’Agenzia regionale di Protezione civile per fronteggiare le conseguenze del maltempo che ha interessato la regione da fine dicembre 2013
Le risorse sono state rese disponibili in seguito ai risparmi conseguiti su opere già concluse e previste nei Programmi approvati dalla Regione tra il 1998 e il 2008
L'Emilia Romagna ha varato un piano per monitorare il dissesto idrogeologico e ha mappato la situazione frane di tutto il territorio regionale. A Rimini sono 152