Guerlin Butungu in aula per rispondere del duplice stupro
Il cittadino congolese in un Tribunale blindato Dovrà scegliere con quale rito venire processato
Il cittadino congolese in un Tribunale blindato Dovrà scegliere con quale rito venire processato
Chiesto dal pubblico ministero il rito per direttissima in seguito alla confessione del richiedente asilo
Il congolese per quasi 3 ore ha parlato davanti al pubblico ministero che indaga sul duplice stupro di Rimini
Una dote rara e preziosa quella dell’assistente capo Elena Pagani appresa, prima di indossare l’uniforme, all’Accademia delle Belle Arti di Brera dove si è laureata. Vinto il concorso in polizia non ha abbandonato matite e colori
o straniero aveva ricevuto un invito a comparire dalla Procura, dopo l'avvio dell'indagine sulle frasi pubblicate ("Lo stupro è peggio solo all'inizio") che gli sono costate il licenziamento
Per il giovane, poi allontanato dalla cooperativa bolognese dove lavorava, l'accusa è istigazione alla violenza sessuale
Le ipotesi di reato sono diffamazione e divulgazione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico
Il sindaco di Rimini commenta le dichiarazioni dell'uomo rilasciate alla trasmissione Matrix di Mediaset
Il senatore Maurizio Gasparri: "E' evidente che l'Italia non può essere l'approdo di tutti i disperati del mondo"
Due giovani turisti bolognesi rapinati poco prima dell'aggressione ai polacchi e al transessuale peruviano
Durante gli interrogatori di convalida dei fermi, Butungu e i tre minorenni si sono accusati a vicenda delle violenze sessuali
Davanti al Gip del Tribunale per i Minori confermano la loro prima versione sul duplice stupro di Rimini
Davanti al gip Vinicio Cantarini, nell'interrogatorio di garanzia di martedì mattina in carcere, Butungu avrebbe cambiato versione rispetto a quella del "pisolino"
Se riconosciuti colpevoli, i componenti del "branco" non arriverebbero a scontare 3 anni di carcere
Butungo si difende dalle accuse ma, nella sua valigia, spunta anche la refurtiva di una rapina commessa prima dell'aggressione ai polacchi
I tre ragazzini puntano il dito contro Guerlin Butungu e si difendono: "Ci siamo limitati a tenere immobilizzate le vittime"
Interrogati per tutta la notte, due dei tre fermati rigettano le accuse di aver stuprato le loro vittime
Seguiti passo passo lungo le strade di Miramare dopo lo stupro avvenuto sulla battigia del Bagno 130
Si è conclusa all'alba di domenica la fuga di Guerlin Butungu ritenuto essere il capo del branco autore della duplice violenza sessuale
Due fratelli marocchini, di 15 e 16 anni, si sono costituiti ai carabinieri di Montecchio di Pesaro dichiarando di far parte della banda che, lo scorso 26 agosto, ha rapinato una coppia di turisti polacchi per poi stuprare la ragazza 26enne e che, successivamente, ha aggredito e violentato un transessuale peruviano 42enne. I due fratelli avrebbero deciso di presentarsi dopo la diffusione sui media dei video acquisiti dalle telecamere di sorveglianza della zona dello stupro. Il terzo complice, un nigeriano 17enne, sarebbe individuato dalla polizia di Stato sulla base delle informazioni rese dai primi due. Al momento, quindi, all'appello manca il quarto componente delle banda di stupratori che gli inquirenti ritengono essere anche il capo del gruppo. Si tratta di un congolese 20enne che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe in fuga all'estero. Il giovane, infatti, starebbe tentando di raggiungere le Francia per sfuggire alle manette.
Due si sono costituiti, mentre un terzo è stato fermato dal personale del Servizio centrale operativo della Polizia di Rimini.
Dalle prime notizie trapelate, i due giovani avrebbero deciso di presentarsi in caserma dopo la diffusione delle immagini delle telecamere di sorveglianza e per via della pressione esercitata in questi giorni dalla Polizia
Una trentina i militanti di Forza Nuova e dell'associazione Evita Peron che hanno sfilato a Miramare, blitz al parco Pertini
Nel mirino dei nordafricani erano finiti un ragazzo e una ragazza di Varese con lei che si è salvata per un soffio dalla violenza sessuale
Raffica di controlli da parte degli inquirenti alla caccia dei quattro nordafricani autori della duplice violenza sessuale