in I locali del centro storico allo stremo, Mambelli: "Vogliamo i controlli non la repressione"
"Pare che i controllori abbiano accertato l'infrazione oggettivamente e che, esperita la prova coi tester, l'abbiano contestata. La signora milanese (genitore=educatore), pare replicare alla contestazione pur essendo stata assente all'atto dell'accertamento e sulla sola base delle dichiarazioni dei ragazzi, mettendo in (grave) dubbio l'accertamento e la buona fede dei controllori...."
in La protesta di una turista: "Start Romagna e la sua 'vampiresca' politica delle multe"
"È vero quello che dici. Se ci tieni alla vita, devi essere tu il primo a preservartela, perchè l'automobilista probabilmente penserà maggiormente alla propria, anziché alla tua. Sicuramente. Tuttavia, se ci fai caso, stiamo arrivando a legittimare la trasgressione di ogni regola; l'ammettiamo come "normalità", perchè supinamente accettiamo il distorto teorema secondo cui non sono le regole che la nostra società si è data a dover scongiurare la possibilità che i diritti nostri ed altrui (ivi compreso quello all'integrità fisica e alla salute) vengano calpestati. No. Tutto è legato alla possibilità, fortuita, remota o concreta, che sulla nostra strada possa comparire un soggetto con un livello di maturità (leggi pure "civilizzazione") che trascenda il soddisfacimento dei suoi istinti o bisogni e che rispetti anche la tua esistenza. Qui non è un problema di "avere ragione". Qui si tratta di concepire come "giusto" il fatto che se c'é una regola vada rispettata e che, comunque, se non sono d'accordo con essa, il modo per "riformarla" non é quello di trasgredirla, ma di partecipare ai lavori per farla cambiare o diventare propositivo nei confronti di chi deve occuparsene.
Io sono maggiormente "automobilista", piuttosto che "pedone", ma mi rendo conto che sulle nostre strade vige l'ancestrale principio che "il più forte" possa campare di prepotenza... Allora se sei alla guida di un autobus o di un autoarticolato o di un fuoristrada o di un SUV, puoi permetterti di arrogarti ogni precedenza sui veicoli più piccoli ed il "sacrosanto" diritto di abbandonare ovunque il tuo, senza seguire alcun principio, sia che esso provenga dal codice della strada, sia che derivi dall'imitazione di semplici "luoghi" geometrici.
Se hai un'autovettura, invece, puoi rassegnarti a soccombere ai primi, ma poi puoi rifarti su motociclisti, ciclisti e pedoni, che ovviamente si dovranno fermare loro, se non vogliono misurare la resistenza dei loro corpi nell'impatto con la tua carrozzeria.
Questa non é civiltá; questo non é ragionamento; é la legge del più forte, che vige da sempre nel regno animale. Ma noi dovremmo essere evoluti ed essere mossi dal raziocinio, non dall'istinto. Tuttavia hai ragione: se ci tieni alla pelle, allo stato attuale non ti deve bastare l'attraversare sulle strisce, all'interno di un centro abitato (da esseri umani); devi assicurarti di essere solo o di confrontarti con qualcuno più debole di te."
in Dramma sulle strade, donna perde la vita investita sulle strisce pedonali
"Hai perfettamente ragione! Negli Stati Uniti non solo si fermano tutti, ma finchè il pedone in attraversamento non ha raggiunto il marciapiede opposto (leggi "finchè non è in sicurezza"), non se lo immaginano neanche di ripartire! Abbiamo voglia, tanta voglia, di essere un Paese civile; ci manca solo la volontà..."
in Dramma sulle strade, donna perde la vita investita sulle strisce pedonali
"Ma il nome dell'"operazione", che così scritta richiama punture alle "parti basse", non avrebbe dovuto più correttamente scriversi "punchball"?!?! "
in Feroce pestaggio per convincerlo a pagare i debiti di droga, due arrestati
"Bah... Dopo avere intentato il ricorso giurisdizionale al TAR, quello "gerarchico" al Prefetto non era ammissibile, quindi quest'ultimo poteva anche non entrare "nel merito". Ció nonostante ora, siccome in sede giurisdizionale non sono ammessi ricorsi "nel merito", il curriculum pare peggiorare... Serviva?"
in Nuova bocciatura per il Cocoricò: il Prefetto di Rimini rigetta il ricorso sulla chiusura
"Giustamente, uno gira con un coltello da caccia, siccome presagisce di poter restare vittima di soprusi "razzisti" e non esita a farne uso, colpendo l'avversario ALLE SPALLE, "al solo fine di difendersi"...!!!! D'altro canto una versione doveva pur fornirla, ma questa è davvero insostenibile!!!"
in Da aggressore a vittima, la verità dell'accoltellatore del Beky Bay
""Con le elezioni cambia tutto"??? Ma quanti "eletti" dobbiamo ingrassare ancora, prima di realizzare che non cambierá mai nulla finché c'é una torta da spartire?
Le "risorse", signori, lo sono per davvero! Sono risorse per le tasche degli "eletti"!
Illudiamoci pure che cambi qualcosa con le elezioni, ma la realtá é che il prossimo "eletto" sará un italiano e, come tutti noi italiani" non appena avrá raggiunto lo scranno, inizierá a fare gli interessi suoi e quelli delle sue cerchie... Loro sono "risorse", é vero, ma noi siamo italiani, non ce lo dimentichiamo!"
in A Coriano in arrivo 17 profughi, il sindaco: "Piccoli comuni in difficoltà"
"Le spiagg(i)e sono giá chiuse, se non sbaglio... da tre ordinanze balneari... una regionale, una provinciale ed una comunale... Io chiuderei la polemica e proverei a diventare propositivo."
in Turista violentata sulla spiaggia, ritrovata semincosciente da un passante all'alba
"Adesso, al di lá del chiudere o non chiudere, Cocoricó o non Cocoricó, io mi domando se il sig. Luxuria quando si affaccia su un terrazzo, non al trentesimo, ma al primo piano di un edificio, si sentirebbe piú sicuro di aggirarsi spensieratamente su terrazzo stesso, magari voltando tranquillamente le spalle al precipizio mentre fa altro, grazie alla presenza di una ringhiera o di una balaustra che gli impedisca una caduta accidentale nel vuoto, oppure se si sentirebbe comunque sicuro di aggirarsi sul medesimo terrazzo, sempre dedicandosi a varie attivitá, magari arrivando in prossimitá del bordo, potendo contare esclusivamente sulla sua attenzione e sul suo equilibrio...
Sig. Luxuria, sicuramente coi ragazzi bisogna parlare; ed a parlare devono essere le famiglie, la scuola, le associazioni, le istituzioni e chiunque sia in grado, utilizzando il codice comunicativo piú appropriato, di veicolare il messaggio che assumere sostanze psicoattive puó tramutarsi in una condizione altamente rischiosa. Ma se contemporaneamente non si adotta qualche precauzione per arginare il pericolo che taluno "sfugga" a questa campagna informativa; se non si collocano "ripari" per contenere il fenomeno, caro sig. Luxuria, é come se dessimo per scontato che a questo mondo, per impedire il verificarsi di eventi dannosi, basta parlarne..."
in Vladimir Luxuria con il Cocoricò: "E' come chiudere il Parlamento"
"Be', adesso nonostante le tue manifeste intenzioni, ti sei lasciato sfuggire il fatto che pensi che io sia animato da invidia per chi ha i soldi... Che analisi profonda! Come il discorso sulle auto; allora smettiamo di sospendere o revocare le patenti di chi le morti, sulla strada, le provoca guidando scelleratamente o in condizioni psicofisiche alterate da alcol e droghe. Lasciamoli guidare! Ma le ponderi le cose prima di scriverle, o le butti sulla tastiera mentre fai altro?
Non sono le discoteche, evidentemente, il problema, ma chi le gestisce in maniera sconsiderata, senza pensare che i luoghi di aggregazione hanno anche una funzione sociale, rapportata alla qualitá dei suoi frequentatori, e limitandosi a considerare esclusivamente la quantitá dei medesimi, in funzione dell'aspetto economico. Dei soldi di cui parli te, evidentemente, è la gente come te che se ne preoccupa. Quella come me, che ha messo al mondo dei figli, si preoccupa di vederli diventare uomini o donne e di vederli affermare nella vita; non per far soldi, ma per riuscire a fare qualcosa di socialmente utile. Ma chi vive esclusivamente per consolidare la propria posizione economica, questo chiaramente non lo capisce. Chissà se adesso, un po' meglio, l'hai capito tu..."
in Lettere anonime arrivano in Procura e descrivono tutti i peccati del Cocoricò
"Forse xchè il massimo dell'effetto drogante che ti potevi permettere era un'ejaculazione? Ma chi li deve educare i giovani? Chi sostiene (come te) che l'esercizio delle potestà o dell'Autorità sono inutili ed anacronistici?
Partiamo dagli strumenti che ci sono e usiamo quelli. Democrazia non significa che il primo che si sveglia alla mattina decide quale Legge vada applicata e quale disattesa. Hai delle proposte da mettere in Legge? No? Allora risparmiaci questo disfattismo circa l'inutilità dell'uno o dell'altro provvedimento. Se tuo figlio minore si avvicina ad una centrale elettrica senza recinzione per raccogliere la palla o perché attratto dalle scariche elettriche, tu non ti preoccupi di fare tante chiacchiere sull'educazione. Tu t'incazzi e chiedi immediati presidi alle Autorità preposte. Lascia perdere i tuoi tempi; sono finiti, fattene una ragione."
in Lettere anonime arrivano in Procura e descrivono tutti i peccati del Cocoricò
"Mussolini, per giustificare al parlamento le sue intenzioni interventiste nella II guerra mondiale, disse che la guerra era ormai vinta dalla Germania alleata e che, x sedersi al tavolo delle trattative x spartirsi l'Europa, gli serviva qualche migliaio di morti da mettere sul piatto.
Mi domando: i morti e i malati cronici che certe discoteche "regalano" alla società, a chi servono e, soprattutto, a quale scopo?
Signori amministratori, signori sindaci, prefetti: lo chiedo a voi!!! I provvedimenti paravento con cui diffidate o sospendete licenze x un giorno a fine stagione, cosa simboleggiano ?"
in Lettere anonime arrivano in Procura e descrivono tutti i peccati del Cocoricò
"Un vigilante in spiaggia costa, al bagnino, 35 euro. Se chi gestisce i vigilantes spalma quello stesso uomo su 5 stabilimenti, ottiene un corrispettivo di 175 euro a notte. Tenuto conto che su 5 stabilimenti vi sono circa 5 uomini, fanno 875 euro che, moltiplicati x 7 giorni, fanno 6.125 euro a settimana e 24.500 euro al mese.
Detto ciò, la sanzione irrogata dal tribunale all'imprenditore x l'esercizio abusivo di questa attività, si aggira (normalmente) sui 500 euro in primo grado (ammesso che vi sia condanna). In appello il reato, tenuto conto dei tempi necessari x la celebrazione dei processi (rinvii "strategici" compresi), di prescrive sistematicamente (garantito, non trattandosi di delitto ma di contravvenzione).
Adesso, se voi foste "imprenditori abusivi", sareste scoraggiati dalle iniziative del Questore o dell'Amministrativa?!?
Ma perfavore...!!!"
in Buttafuori abusivi 'padroni' della spiaggia notturna, monta la protesta
"Ma come sono bravi i nostri politicanti, sempre pronti a dire come NON si risolvono i problemi... Ce ne fosse almeno uno capace di dire, invece, come si fa a risolverli!!!
Sempre attenti a schierarsi per la causa dell'uno o dell'altro, purchè l'uno o l'altro siano altrettanto pronti a portare tessere per consentire loro di continuare a giacere sui loro scranni e proseguire a riempirsi le tasche e la pancia.
Siete pagati PER RISOLVERE i problemi e le criticità del Paese non per commentare. A commentare ci pensa il popolino; voi dovete muovere il @#?*%$ e far funzionare le cose!
Il Cocoricó ed il suo gestore non hanno colpa per la morte di Lamberto, ma l'industria turistica dello sballo... quella ha colpa. Bisogna cambiarla. Basta con le cazzate sui capri espiatorii. Quando si sta in prima linea, bisogna saper accettare il fatto che in prima linea si è i primi a cadere, se qualcosa va storto. L'unica coscienza che dovrebbe essere lavata è quella dei politicanti da due soldi, che dicono di lottare in prima linea, ma quando il fuoco inizia a farsi sentire, piagnucolano per non essere colpiti. Testa alta e occhi dritti, e chi ha sbagliato la sua politica cada e si tolga di mezzo!"
in Tragedia al Cocoricò, Pizzolante: "Bene il Questore sul caso. Ma la chiusura è un errore"
"Eh, certo che se la volta prima i Carabinieri t'hanno portato via perché i buttafuori t'hanno consegnato loro con le mani sporche di marmellata, non hai un gran bisogno di presentarti col biglietto da visita, no?!?!"
in Terremoto al Cocoricò, il patron rassegna le dimissioni: "Mi sento solo"
"Sarebbe davvero meglio che ci si informasse, prima di commentare a caso! Le discoteche sono "luoghi aperti al pubblico". il che vuol dire che ci si entra a condizioni stabilite dalla direzione. La condizione piú banale e che tutti coniscono è il pagamento del prezzo del biglietto. Poi se la direzione volesse imporne altre, tu entri SOLTANTO se le rispetti, se no stai fuori.
Se ti si sta chiudendo la vena pensando che siano farneticazioni, rifletti sul fatto che un altro "luogo aperto al pubblico" dove si debbono rispettare molte piú condizioni è lo stadio. Pensi che possa entrare chiunque paghi il prezzo del biglietto, portando con sé ció che crede?!?! Solo i luoghi pubblici non sono soggetti a regolamenti privati. I "luoghi privati aperti al pubblico" soggiacciono al regolamento di chi li apre al pubblico e quindi il pubblico se lo sceglie chi li apre!"
in Terremoto al Cocoricò, il patron rassegna le dimissioni: "Mi sento solo"
"E cosa ti suggerisce il fatto che, dopo averla comprata, l'ha tenuta con sé due giorni senza prenderla? Secondo te quel ragazzo era uno "sballato"? Un drogato? Ma provate a osservare il mondo che vi sta attorno, anziché dare colpe ai genitori, o alla società!!!
Quando giri per la strada vedi ragazzi impasticcati di extasy? No caro mio! Se li vuoi vedere devi andare in luoghi ben definiti, perché la definizione "discoteca" non basta!
Svegliatevi, che i genitori non crescono i propri ragazzi per insegnare loro a impasticcarsi o a fuggire dalla realtá! Sveglia!!!"
in Terremoto al Cocoricò, il patron rassegna le dimissioni: "Mi sento solo"
"Giustissimo, non ci possiamo meravigliare! Specialmente quando ogni qualvolta si prova a fare un passo indietro, rispetto la direzione in cui stiamo andando (anche grazie alla logica della tolleranza come religione sociale) c'è sempre qualcuno pronto a dire che la colpa non è dell'imprenditore "x" o dell'imprenditore "y".
Se la "tendenza" è quella che porta un giovane a sfondarsi di sostanze psicoattive per essere in linea, allora la "tendenza" va cambiata. Scommetti che se non trova piú il locale "di tendenza" o l'evento "di tendenza" gli passa il pensiero della "tendenza" e smette di pensare che l'unico modo per essere riconosciuto dal gruppo è quello di seguire la "tendenza" a sfondarsi di pasticche, alcool o tabacchi per sognatori?!?
Il problema è che gli imprenditori "x" o "y" sono capaci solo di importare modelli per sfondarsi le tasche di quattrini, senza perdere tempo a pensare come possono poi gestire i fenomeni associati. Poi si corre davanti al giornalista di turno e si fanno i grandi discorsi. Smettiamola di importare modelli sbagliati. Smettiamola con la logica del "non possiamo demonizzare". Demonizziamo, invece! Perchè tutti hanno diritto di divertirsi, ma le famiglie e la societá non hanno il dovere di sopportarne i costi. Io quando un'impresa chiude mi preoccupo. Ma se per fare "impresa" bisogna mettere l'ambulanza fuori dalle discoteche, come fossero arene per gladiatori (dove si entra camminando, ma si potrebbe uscire stesi), allora per me quell'impresa può chiudere, perchè in discoteca ci siamo andati tutti, ma adesso siamo qui seduti a commentare, non siamo sotto tre metri di terra a concimare!"
in Terremoto al Cocoricò, il patron rassegna le dimissioni: "Mi sento solo"
"Domandiamoci per quale ragione questo "signore", dopo avere preso a calci dei rappresentanti dello Stato, viene processato, condannato e... rimesso in libertá, con la certezza di poter tornare immediatamente a rifare ció che ha fatto. Ma questa é democrazia? Anziché dotare gli agenti di manganelli, facciamo in modo che chi commette simili porcate sconti le pene che gli vengono irrogate! Rendiamo sconveniente la delinquenza! Oppure mandiamoci i giudici in spiaggia a combattere i senegalesi coi manganelli!!!"
in Gli agenti lo controllano, lui li aggredisce: condannato un venditore abusivo
"Mi sembra che il messaggio debba essere letto nel senso che atteggiamenti trasgressivi dei clienti, potrebbero portare, come effetto (ulteriore), sanzioni nei confronti degli esercenti, col rischio di danneggiare soprattutto costoro. Sembra essere più una sensibilizzazione che uno scenario "da Orwell""
in I locali del centro storico allo stremo, Mambelli: "Vogliamo i controlli non la repressione"
"Pare che i controllori abbiano accertato l'infrazione oggettivamente e che, esperita la prova coi tester, l'abbiano contestata. La signora milanese (genitore=educatore), pare replicare alla contestazione pur essendo stata assente all'atto dell'accertamento e sulla sola base delle dichiarazioni dei ragazzi, mettendo in (grave) dubbio l'accertamento e la buona fede dei controllori...."
in La protesta di una turista: "Start Romagna e la sua 'vampiresca' politica delle multe"
"È vero quello che dici. Se ci tieni alla vita, devi essere tu il primo a preservartela, perchè l'automobilista probabilmente penserà maggiormente alla propria, anziché alla tua. Sicuramente. Tuttavia, se ci fai caso, stiamo arrivando a legittimare la trasgressione di ogni regola; l'ammettiamo come "normalità", perchè supinamente accettiamo il distorto teorema secondo cui non sono le regole che la nostra società si è data a dover scongiurare la possibilità che i diritti nostri ed altrui (ivi compreso quello all'integrità fisica e alla salute) vengano calpestati. No. Tutto è legato alla possibilità, fortuita, remota o concreta, che sulla nostra strada possa comparire un soggetto con un livello di maturità (leggi pure "civilizzazione") che trascenda il soddisfacimento dei suoi istinti o bisogni e che rispetti anche la tua esistenza. Qui non è un problema di "avere ragione". Qui si tratta di concepire come "giusto" il fatto che se c'é una regola vada rispettata e che, comunque, se non sono d'accordo con essa, il modo per "riformarla" non é quello di trasgredirla, ma di partecipare ai lavori per farla cambiare o diventare propositivo nei confronti di chi deve occuparsene.
Io sono maggiormente "automobilista", piuttosto che "pedone", ma mi rendo conto che sulle nostre strade vige l'ancestrale principio che "il più forte" possa campare di prepotenza... Allora se sei alla guida di un autobus o di un autoarticolato o di un fuoristrada o di un SUV, puoi permetterti di arrogarti ogni precedenza sui veicoli più piccoli ed il "sacrosanto" diritto di abbandonare ovunque il tuo, senza seguire alcun principio, sia che esso provenga dal codice della strada, sia che derivi dall'imitazione di semplici "luoghi" geometrici.
Se hai un'autovettura, invece, puoi rassegnarti a soccombere ai primi, ma poi puoi rifarti su motociclisti, ciclisti e pedoni, che ovviamente si dovranno fermare loro, se non vogliono misurare la resistenza dei loro corpi nell'impatto con la tua carrozzeria.
Questa non é civiltá; questo non é ragionamento; é la legge del più forte, che vige da sempre nel regno animale. Ma noi dovremmo essere evoluti ed essere mossi dal raziocinio, non dall'istinto. Tuttavia hai ragione: se ci tieni alla pelle, allo stato attuale non ti deve bastare l'attraversare sulle strisce, all'interno di un centro abitato (da esseri umani); devi assicurarti di essere solo o di confrontarti con qualcuno più debole di te."
in Dramma sulle strade, donna perde la vita investita sulle strisce pedonali
"Hai perfettamente ragione! Negli Stati Uniti non solo si fermano tutti, ma finchè il pedone in attraversamento non ha raggiunto il marciapiede opposto (leggi "finchè non è in sicurezza"), non se lo immaginano neanche di ripartire! Abbiamo voglia, tanta voglia, di essere un Paese civile; ci manca solo la volontà..."
in Dramma sulle strade, donna perde la vita investita sulle strisce pedonali
"Ma il nome dell'"operazione", che così scritta richiama punture alle "parti basse", non avrebbe dovuto più correttamente scriversi "punchball"?!?! "
in Feroce pestaggio per convincerlo a pagare i debiti di droga, due arrestati
"Bah... Dopo avere intentato il ricorso giurisdizionale al TAR, quello "gerarchico" al Prefetto non era ammissibile, quindi quest'ultimo poteva anche non entrare "nel merito". Ció nonostante ora, siccome in sede giurisdizionale non sono ammessi ricorsi "nel merito", il curriculum pare peggiorare... Serviva?"
in Nuova bocciatura per il Cocoricò: il Prefetto di Rimini rigetta il ricorso sulla chiusura
"Giustamente, uno gira con un coltello da caccia, siccome presagisce di poter restare vittima di soprusi "razzisti" e non esita a farne uso, colpendo l'avversario ALLE SPALLE, "al solo fine di difendersi"...!!!! D'altro canto una versione doveva pur fornirla, ma questa è davvero insostenibile!!!"
in Da aggressore a vittima, la verità dell'accoltellatore del Beky Bay
""Con le elezioni cambia tutto"??? Ma quanti "eletti" dobbiamo ingrassare ancora, prima di realizzare che non cambierá mai nulla finché c'é una torta da spartire?
Le "risorse", signori, lo sono per davvero! Sono risorse per le tasche degli "eletti"!
Illudiamoci pure che cambi qualcosa con le elezioni, ma la realtá é che il prossimo "eletto" sará un italiano e, come tutti noi italiani" non appena avrá raggiunto lo scranno, inizierá a fare gli interessi suoi e quelli delle sue cerchie... Loro sono "risorse", é vero, ma noi siamo italiani, non ce lo dimentichiamo!"
in A Coriano in arrivo 17 profughi, il sindaco: "Piccoli comuni in difficoltà"
"Le spiagg(i)e sono giá chiuse, se non sbaglio... da tre ordinanze balneari... una regionale, una provinciale ed una comunale... Io chiuderei la polemica e proverei a diventare propositivo."
in Turista violentata sulla spiaggia, ritrovata semincosciente da un passante all'alba
"Adesso, al di lá del chiudere o non chiudere, Cocoricó o non Cocoricó, io mi domando se il sig. Luxuria quando si affaccia su un terrazzo, non al trentesimo, ma al primo piano di un edificio, si sentirebbe piú sicuro di aggirarsi spensieratamente su terrazzo stesso, magari voltando tranquillamente le spalle al precipizio mentre fa altro, grazie alla presenza di una ringhiera o di una balaustra che gli impedisca una caduta accidentale nel vuoto, oppure se si sentirebbe comunque sicuro di aggirarsi sul medesimo terrazzo, sempre dedicandosi a varie attivitá, magari arrivando in prossimitá del bordo, potendo contare esclusivamente sulla sua attenzione e sul suo equilibrio...
Sig. Luxuria, sicuramente coi ragazzi bisogna parlare; ed a parlare devono essere le famiglie, la scuola, le associazioni, le istituzioni e chiunque sia in grado, utilizzando il codice comunicativo piú appropriato, di veicolare il messaggio che assumere sostanze psicoattive puó tramutarsi in una condizione altamente rischiosa. Ma se contemporaneamente non si adotta qualche precauzione per arginare il pericolo che taluno "sfugga" a questa campagna informativa; se non si collocano "ripari" per contenere il fenomeno, caro sig. Luxuria, é come se dessimo per scontato che a questo mondo, per impedire il verificarsi di eventi dannosi, basta parlarne..."
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