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VIDEO | Lo stadio gremito per dare l'ultimo addio ai sette angeli di Riccione

Il sindaco Angelini: "Nei prossimi giorni pianteremo sette alberi in ricordo dei nostri sette cari nel parco di via Limentani, a fianco della sede del Centro 21"

Erano tutti occupati i 5mila posti allestiti allo stadio di Riccione e sono state quasi altrettante le persone che hanno trovato posto tra gli spalti o sono rimaste impedì per dare l’ultimo saluto ai 7 angeli che hanno perso la vita nella strage sull’A4. Una folla composta e segnata dal dolore per una tragedia che ha colpito un’intera città che si è stretta  intorno ai parenti, agli educatori e ai ragazzi del Centro 21, l'associazione di volontariato formata da familiari di persone con sindrome di Down, e da Cuore 21, la cooperativa collegata.  Accanto a loro, oltre alle famiglie delle persone scomparse nell’incidente, gli ospiti e gli educatori del centro, diversi esponenti delle istituzioni, tra cui la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Emma Petitti e il sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser. Le bare di Maria Aluigi, Romina Bannini, Alfredo Barbieri, Francesca Conti, Rossella De Luca, Massimo Pironi e Valentina Ubaldi hanno ricevuto l’ultimo saluto nella messa celebrata dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, che ha ricordato una per una le vittime.

Lo stadio gremito per dare l'ultimo addio ai 7 angeli di Riccione

“Il primo grazie  - ha detto il vescovo nella sua omelia - lo vorrei rivolgere ai nostri indimenticabili “fratellini e sorelline” che noi diciamo, con parola incespicante, ‘scomparsi’, perché non li vediamo. Eppure non sono né dispersi né si sono resi latitanti, perché Gesù è risorto e li ha messi in grado di vederci e di ascoltarci.  Sì, grazie a te, Massimo carissimo, che hai mostrato con fatti di vita che si è veramente ‘politici’ se ci si spende senza se e senza ma, per il bene di chi ne ha più bisogno.  Grazie a te, generosa e gentile Romina, che hai fatto dono del tuo tempo e delle tue doti per il bene degli ospiti del Centro 21 e ti sei spinta perfino a fare dono dei tuoi organi per altri fratelli e sorelle che ne potranno trarre vantaggio. Grazie a voi due, Alfredo e Rossella, che sognavate di sposarvi l’anno prossimo. A te, Alfi, per le tue passioni: dal volley alla buona cucina, alla musica italiana. Ma soprattutto grazie per l‘amore per i tuoi genitori, che nel tuo ultimissimo messaggio hai definito “fantastici, strepitosi”. E, in cima a tutti, grazie per l’amore tuo bellissimo, per la tua Regina, la tua dolce Rosellina, così affettuosa e materna nei modi, dal cuore immenso, che adorava gli smalti dai colori intensi. Grazie a te, Maria, che la tua cara mamma ha descritto come “una ragazza dolce, sensibile, ma anche molto determinata. Ti esprimevi attraverso la danza e il teatro, le tue grandi passioni, che condividevi anche con le amiche. Sul palco ti trasformavi e riuscivi a dare libero sfogo alla tua straripante creatività”. Grazie a te, Francesca, la più giovane della comitiva. Un’amica ti racconta come “allegra e chiacchierona. Ti piaceva condividere ciò che ti capitava, mentre i tuoi interessi ruotavano attorno alla musica e al ballo. Esuberante, piena di energia, sorridente, e con un cuore grande grande”. Grazie anche a te, Valentina. Ti sentivi la sorella maggiore delle amiche con cui vivevi e ti offrivi sempre come punto di riferimento in ogni situazione. Tutto il tuo mondo era il Centro 21, e non vedevi l’ora di partire con la programmazione invernale dopo due settimane di stop".

Gli educatori del Centro21 ricordano le 7 vittime

"Ma vorrei ancora aggiungere un grazie a tutti voi, babbi e mamme, di questi nostri splendidi ragazzi - ha proseguito monsignor Lambiasi. - Grazie per aver dato una mano decisiva a Dio, perché i vostri figli potessero venire alla luce, nella certezza incrollabile che la vita è un bene infinitamente più grande della non-vita. E nella lucida consapevolezza che far nascere questi ragazzi è stato un miracolo che Lui, il Creatore, da solo non poteva e non può mai, né mai vuole realizzare senza dei veri ‘pro-creatori’ di buona volontà, come voi. Grazie per l’amore con cui li avete accolti e avvolti, battezzati, coccolati, accompagnati, educati. Grazie per non aver trattenuto per voi soli il loro bene, ma per averlo condiviso con altri familiari e amici, tessendo una rete infrangibile, che non si spezzerà mai. Mai più. Sentitevi accompagnati anche dalla nostra preghiera, perché la speranza di poter riabbracciare un giorno i vostri dolcissimi figlioli non si spenga dal vostro cuore mai. Mai più. Da ultimo, ma non ultimo, un grazie a tutti voi del Centro 21: ospiti e responsabili. Ricevete la nostra stima più sincera e ammirata. Sì, noi ammiriamo, grati e incantati, la vostra generosità, il vostro invincibile coraggio, la vostra inesauribile creatività, la vostra inossidabile passione nel portare avanti quella che papa Francesco chiama la “rivoluzione della tenerezza”. E infine, grazie a te, Gesù crocifisso, risorto e vivente, mite e umile pellegrino di Emmaus, che continui a farti compagno delle nostre strade e vicino nelle nostre ‘strane’ vicende, per rivelarti in ogni frammento di amore, in ogni semino di bontà, in ogni brano di vera umanità. Grazie. Grazie di vero cuore".

Al termine della cerimonia religiosa è stato il sindaco di Riccione, Daniela Angelini, a salire sul pulpito per ricordare i suoi concittadini scomparsi. "Ci sono eventi che segnano in maniera indelebile una comunità - ha detto il primo cittadino. - Il 7 ottobre del 2022 resterà per sempre nella nostra memoria cittadina. Sarà un ricordo di dolore estremo, personale e collettivo,  tra i momenti più laceranti della nostra storia recente. Ma, ne sono sicura, il 7 ottobre del 2022 sarà archiviato nella memoria di Riccione come un momento di grande resilienza per la nostra comunità, che sin da subito ha saputo stringersi per intero attorno ai parenti delle vittime.  Maria, Alfredo, Francesca, Rossella, Valentina, Romina e Massimo ci hanno insegnato, ce lo stanno insegnando ora  e ce lo insegneranno in futuro, a essere migliori. Ognuno a proprio modo, sono stati l’esempio vivente di cosa significhi realizzarsi attraverso la condivisione, l’esserci per l’altro, nutrendosi di quella gioia e quell’amore che consentono di superare ogni difficoltà e sofferenza. La nostra città vi deve tantissimo: grazie! Lo stesso esempio ce lo stanno dando ora i loro congiunti. Pur travolti da una tragedia che ha portato loro via ciò che avevano di più prezioso al mondo, hanno reagito da grande famiglia, unendosi, cercando di farsi forza l’uno con l’altro. Riccione, non serve che ve lo dica, non vi abbandona. Anzi, Riccione continuerà ad avere bisogno di voi. Abbiamo perso il nostro ex sindaco Massimo Pironi, un caro amico, che ha donato la sua vita alla propria città, alla propria provincia e alla propria regione".

Ed ancora il sindaco: " Ha regalato la sua vita agli altri, contagiando migliaia di persone con la sua passione e gettando tantissimi semi durante la sua lunga carriera politica. Il più pregiato lo ha tenuto per la sua Riccione, facendo sbocciare, prima come sindaco e poi come volontario, insieme a un gruppo di persone straordinarie, il Centro 21, una struttura di eccellenza per il supporto, l’integrazione e l’autonomia dei ragazzi con la Sindrome di Down. Oggi piangiamo Romina, una ragazza fantastica, generosa, solare e una grande professionista. Ci mancheranno tremendamente il sorriso dolce di Maria; Francesca che quando andavo a prendere il caffè mi riempiva di attenzioni, Alfredo e la sua Rosellina, come amava chiamarla, innamoratissimi con il cuore immenso e poi Valentina, dai modi così gentili. Cinque angeli che ogni giorno, semplicemente danzando, cantando, recitando, lavorando con grande impegno nei locali della nostra città hanno saputo renderci migliori. Nei prossimi giorni pianteremo sette alberi in ricordo dei nostri sette cari nel parco di via Limentani, a fianco della sede del Centro 21. Anche simbolicamente, oltre che attraverso il loro splendido esempio, continueranno a vivere con noi. Sono certa che il loro polline, trasportato dal vento, continuerà a contaminare la nostra comunità. A nome della città di Riccione ringrazio davvero di cuore tutte le autorità civili, militari e religiose intervenute oggi. Ringrazio il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza, che oggi non è potuto essere presente ma che ci ha rivolto un meraviglioso messaggio di cordoglio e vicinanza. Tantissimi rappresentanti delle associazioni, enti, organizzazioni di volontariato  religiose e laiche avrebbero voluto dedicare un pensiero ai nostri magnifici sette in questo momento: comprensibilmente, per motivi di tempo, oggi non è possibile. Vi ringrazio a nome di tutti loro. Grazie infine a tutti coloro che in questi giorni hanno impiegato ogni energia per l’organizzazione di questo funerale". 

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