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VIDEO | Stefano Accorsi ci accompagna alla ricerca dell’anima felliniana di Rimini

Un omaggio al genio del regista e alla magia della sua città natale che aveva sempre definito "un pastrocchio confuso, pauroso, tenero"

“Fellini e Rimini, tra memoria e sogno " è il nuovo videoracconto con cui Stefano Accorsi - testimonial dell’Emilia Romagna – torna sui suoi canali social (seguiti da oltre 1 milione di followers), per rendere omaggio al genio del regista Federico Fellini e alla magia di Rimini, sua città natale. Quella Rimini che il Maestro stesso aveva definito “pastrocchio confuso, pauroso, tenero”, filtrata nei suoi film dal suo sguardo sognatore e visionario e dalla sua nostalgica memoria. La città da cui si è allontanato da ragazzo, ma da cui non si è mai separato affettivamente, perché per lui era “la terra dove si desidera sempre ritornare”.  Così la voce di Accorsi descrive, nel filmato di poco più di 2 minuti, alcuni dei luoghi tanto cari al regista, frutto di memorie a volte trasfigurate dalla sua immaginazione: il Grand Hotel, la favola del lusso e dello sfarzo orientale, il ponte di Tiberio, sul quale le auto della Mille Miglia sfrecciavano verso Piazza Cavour, il Cinema Fulgor, dove Fellini vide il suo primo film e scoprì la magia della settima arte (immortalato nel suo celebre film “Amarcord”), il molo di Rimini e il mare d’inverno - “Rimini, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare”, come lui stesso la definiva - una presenza fissa in quasi tutti i suoi film, a testimonianza dei suoi malinconici ricordi. E infine, il neonato Fellini Museum, museo diffuso con le sedi di Castelsismondo e Palazzina Valloni “cucite” insieme dallo spazio aperto di Piazza Malatesta con la panca circolare, il velo d’acqua e il Bosco dei nomi, citazioni da alcune delle più celebri pellicole del Maestro, da 8 e 1⁄2 ad Amarcord (https://www.fellinimuseum.it/). 

“Fellini, attraverso i suoi film, ha fatto di Rimini una regione dell’anima, una dimensione della memoria” – racconta Accorsi nel filmato. “Intorno alla sua città e ad alcuni luoghi magici Fellini costruisce un’idea universale di bellezza, un luogo ideale, filtrato dai suoi ricordi e dalle sue visioni”, prosegue l’attore.  “Una Rimini sognata, spesso non del tutto fedele alla realtà, ma come si può mettere a freno la fantasia di un mago abituato a maneggiare i sogni, un inventore dell’irreale? Perché nulla si sa, tutto si immagina”. E poi conclude: “Siamo andati a cercare Rimini in Fellini e Fellini in Rimini, perché tutto nel cinema di Fellini è un’evocazione della città e tutto, nella città di Rimini, ci parla ancora oggi di Federico”. 

Uno dei luoghi più evocativi e rappresentativi del cinema e del genio di Federico Fellini è il Fellini Museum (https://www.fellinimuseum.it/), terminato nel dicembre 2021. Un museo diffuso che si sviluppa su tre punti cardine del centro storico di Rimini: Castel Sismondo, rocca del XV secolo al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzina Valloni, sede del celebre cinema Fulgor, un edificio di origine settecentesca, e Piazza Malatesta, una grande area urbana, con installazioni artistiche, un velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di “8½”, vuole essere un inno alla vita e alla voglia di stare assieme. 

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