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Cronaca San Giuliano / Viale Tiberio

L'assessora Frisoni: "Il ponte di Tiberio non riapre alle auto. Attiviamo la Ztl e avremo una nuova viabilità"

Dopo la mozione bocciata in consiglio comunale: "Il Tiberio è un simbolo della città con oltre duemila anni di storia, la cui tutela rappresenta un punto fermo di ogni programmazione"

Lo stato di fatto, i progetti e le prospettive della mobilità cittadina sono stati i temi al centro del confronto del Consiglio Comunale tematico che si è svolto martedì sera. Il Consiglio si è riunito per discutere la mozione presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi, su “La paralisi della mobilità veicolare dopo la chiusura del ponte di Tiberio. Quali alternative?”, respinta a termine del dibattito con 17 voti contrari, 9 favorevoli e 2 astenuti.  

La relazione dell’assessora alla mobilità Roberta Frisoni è partita dagli obiettivi della pianificazione strategica di mobilità e urbanistica. “Non è certo la soluzione quella proposta dal consigliere Renzi di riaprire, anche temporaneamente, al traffico il ponte di Tiberio – sottolinea l’assessora –. Un simbolo della città con oltre duemila anni di storia, la cui tutela anche attraverso la pedonalizzazione rappresenta un punto fermo di ogni programmazione".

Con riferimento al centro storico, “nelle strategie del Pums sono contenute linee di azione per lo spostamento del traffico di attraversamento dal mare e dal centro storico verso assi più a nord”, a partire dalla creazione di una nuova viabilità alternativa al Ponte di Tiberio - che non attraverserà il quartiere Ina Casa – e altri interventi come la fluidificazione dell’attuale Statale 16 con le rotatorie e i sottopassi in corso di realizzazione e il progetto di competenza nazionale della nuova SS16.

“Ci sono poi altre azioni da mettere in campo, a partire dall’estensione della Ztl del centro storico, con varchi video controllati – aggiunge l’assessora Frisoni – e la riorganizzazione della rete di trasporto pubblico attraverso l’estensione del servizio di Metromare fino a fiera, rendendo la fermata in stazione ferroviaria un nodo centrale per la mobilità da nord a sud verso il centro storico, e riorganizzando le linee centrali a servizio del centro storico da effettuarsi in modalità elettrica. A questo si aggiunge il complessivo miglioramento della rete dei percorsi ciclabili in arrivo al centro storico. Molti di questi interventi sono stati attuati, in altri casi l’Amministrazione è stata in grado di portare avanti progettazioni preliminari e ottenere il finanziamento, come nel caso della viabilità alternativa al Ponte di Tiberio (finanziata con risorse Fsc) e l’estensione del Metromare, anch’essa già finanziata”.

“La realizzazione dei progetti ha via via fatto emergere anche ulteriori affinamenti da portare al disegno iniziale per cercare di evitare il più possibile situazioni di traffico e congestionamento all’interno della città – continua l’assessora – È emersa l’esigenza di fluidificare ulteriormente via Flaminia attraverso la realizzazione di una nuova rotonda all’altezza della pizzeria “Bigno”, che è in corso di progettazione. L’obiettivo è quello di creare un asse di collegamento parallelo alla via Tripoli grazie alla cessione ottenuta recentemente della viabilità connessa all’intervento della ex nuova questura in via Ugo Bassi, mentre sarà realizzata all’interno del cantiere dell’area Fox una nuova rotonda tra via Bramante e via Melozzo da Forli".

Sono inoltre allo studio alcuni interventi migliorativi necessari per fluidificare i percorsi nel quadrante che va dall’Arco d’Augusto, Settebello, via Roma. "Mi riferisco ad una diversa organizzazione nell’immissione tra via XX Settembre e i Bastioni, ad una migliore separazione tra flussi veicolari, pedonali e del trasporto pubblico; all’opportunità di realizzare un sottopasso ciclopedonale di fronte al Settebello per completare la separazione dei flussi pedonali da quelli carrabili sull’asse di via Roma", prosegue l'assessore.  

"La viabilità alternativa al Ponte di Tiberio, la fluidificazione della SS16, il miglioramento del funzionamento interno della viabilità locale, l’asse parallelo alla via Tripoli e il sottopasso Settebello, il miglioramento delle connessioni pedonali e ciclabili e del trasporto pubblico locale e la messa a regime della Ztl del centro storico sono tutte azioni che si tengono insieme, in questo imponente lavoro in corso in questi anni per valorizzare le parti pregiate della nostra città. L’intenzione dell’amministrazione, è quella di accompagnare questo disegno e arrivarne al suo compimento. In questo percorso siamo i primi ad approfondire e seguire l’evoluzione dei cantieri in corso e l’implicazione delle soluzioni temporanee adottate in questa fase di trasformazione. Ci stiamo relazionando da mesi con Arpae per approfondire gli effetti che i cambi di viabilità hanno portato su via Ducale e sull’intero quadrante. Già da fine cantiere rafforzeremo, anticipatamente rispetto al resto del centro storico, la Ztl notturna per via Ducale con display elettronico che accompagnano le telecamere".

E conclude: "Da ultimo e in estrema sintesi: prima del fila dritto e dei lavori che hanno portato alla pedonalizzazione del ponte di Tiberio avevamo una situazione molto più problematica, sotto tutti gli aspetti. Pensiamo solo come l'attraversamento della città mare-monte avvenisse praticamente in via esclusiva lungo l'asse corso Giovanni XXIII e via Verdi, con carichi di traffico consistenti nel bel mezzo di Rimini, tra centinaia di abitazioni residenziali e altrettante attività commerciali. Qualcuno ancora ricorda investimenti di pedoni o di ciclisti all'incrocio tra corso Giovanni XXIII e Corso d'augusto. Tutti gli interventi che abbiamo messo in essere, e che andranno completati via via nell'arco di un triennio, configurano una viabilità più equilibrata in cui l'accesso dall'esterno al centro e alla zona mare avvenga a cerchi concentrici, con vie di sfondamento in entrata e in uscita capaci di decrementare il passaggio di veicoli e di conseguenza carichi di smog e di rumore".

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