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Cronaca

Vandalismo e violenza tra i giovani, l'allarme del sindaco: "Urge una regia nazionale, i fatti si moltiplicano"

Sadegholvaad su quanto avvenuto a Peschiera del Garda: "I blitz corrono sui social, con molte similitudini. In Veneto atti vandalici come avvenuto in Romagna, occorre un coordinamento con il ministero"

Il sindaco Jamil Sadegholvaad torna a parlare del fenomeno baby gang, facendo riferimento agli episodi accaduti a Peschiera del Garda nel corso dell'ultimo fine settimana. Si sono registrati momenti di tensione e di vandalismo, con il coinvolgimento di giovani e giovanissimi. Episodi che trovano le radici di formazione spesso sui social network e con similitudini rispetto a ciò che accade nella riviera Romagnola. "I fatti accaduti in alcune località turistiche del Veneto, epicentro Peschiera del Garda, durante il ponte del 2 giugno meritano una riflessione più ampia dei confini amministrativi perché rappresentano plasticamente l’ampiezza del fenomeno - dice il sindaco di Rimini -. Le modalità di occupazione del territorio, sorta di blitz in trasferta organizzati e promossi dal tam tam social, sono più o meno le stesse di quelle che, dal 2021, hanno preso di mira la riviera romagnola, con punte mediaticamente più rilevanti a Riccione. Credo che non esista una centrale unica di comando per queste forme di vandalismo senza causa; sono spontanee, concentrate soprattutto nei fine settimana, non escludo ormai considerati alla moda e dunque ad alto potenziale di emulazione".

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Il sindaco aggiunge: "Ma il fatto che pare non abbiano una regia comune come altri fenomeni inerenti l’ordine pubblico ne rende paradossalmente più complesso il contrasto. Hanno però alcuni elementi ricorrenti sui quali, a mio avviso, si può e si deve disegnare una strategia omogenea tra tutte le forze di polizia che operano in estate nei grandi luoghi della vacanza italiana. La chiamata alle armi attraverso i social è sicuramente uno di questi elementi, così come il domicilio dei partecipanti a questi raid che solitamente risiede nel hinterland metropolitano o, come si è registrato per i fatti accaduti lungo la riviera romagnola, in alcune città del’Emilia. Quindi la frequenza, concentrata nei fine settimana,  gli spostamenti, in maniera quasi esclusiva lungo linee ferroviarie, e l’età, a cavallo tra adolescenza e età adulta. Il contrasto, che non può essere solo locale ma quantomeno infraregionale, va fondato su questi dati, oltre ad analisi sociologiche che devono essere più e meglio approfondite rispetto alla sterile e scontata polemica politica".

E Sadegholvaad conclude: "Ci sono diversi livelli che devono cooperare. Quello locale: nelle scorse settimane, in sede di Cosp, si sono stabilite le linee operative di intervento. Poi quello nazionale, che deve essere approcciato e coordinato dal Ministero dell’Interno. Quindi occorre la collaborazione delle Ferrovie Italiane. Tutto questo per significare che a questi accadimenti bisogna accostarsi con strategie organizzative coordinate. La sicurezza è qualità di vita ed ha davvero poco senso dividersi politicamente su un tema così importante per i cittadini e le imprese".

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