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Cronaca

Disposta l'autopsia sul cadavere della donna annegata in mare

Tragedia nella mattinata di giovedì, anche il compagno della vittima ha rischiato di venire sommerso dalle onde nel tentativo di salvarla

Il pubblico ministero di turno ha disposto l'autopsia sul cadavere della 37enne che, nella mattinata di giovedì, è deceduta in seguito a un bagno nello specchio di mare davanti al Bagno 136 di Miramare. La tragedia si è consumata intorno alle 10 quando la vittima, nota alle forze dell'ordine per i suoi problemi di tossicodipendenza e residente nel milanese ma di fatto senza fissa dimora, è scesa in spiaggia insieme a un uomo di nazionalità tunisina. Mentre la donna si è spogliata per entrare in mare, il compagno è rimasto sulla battigia. E' stato proprio lui che, quando si è reso conto che la 37enne ha iniziato ad annaspare in circa mezzo metro d'acqua a 50 metri dalla riva, si è tuffato a sua volta per soccorrerla rischiando a sua volta di annegare.

Ad assistere alla scena alcuni bagnini, impegnati per sistemare la spiaggia nei pressi del Bagno 126, che hanno dato l'allarme alla Capitaneria di Porto e sul posto è stato inviato il gommone dei militari e allo stesso tempo è accorsa l'ambulanza del 118. Entrambi sono stati portati a riva e, la più grave, è risultata essere la donna che esanime è stata sottoposto alle manovre di rianimazione ma nonostante l'utilizzo del defibrillatore il suo cuore non ha ripreso a battere. Il tunisino, invece, in ipotermia a causa della bassa temperatura dell'acqua è stato portato d'urgenza in pronto soccorso dove non sarebbe comunque in pericolo di vita. Il medico ha dichiarato il decesso della 37enne e, sulla spiaggia, è intervenuta la Polizia di Stato e il personale della Squadra Mobile per gli accertamenti di rito.

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