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Cronaca

La MotoGp ricorda Nicky Hayden, ritirato il numero del pilota scomparso

"Kentucky Kid" ricordato alla vigilia del Red Bull Grand Prix delle Americhe, il 69 non scenderà mai più in pista

Venerdì sera, al Red Bull Grand Prix delle Americhe, si è tenuto un altro incredibile tributo al "Kentucky Kid". Il Motomondiale si è fermato per ricordare Nicky Hayden, il pilota statunitense tragicamente scomparso dopo un incidente stradale a Misano Adriatico. L'intero paddock si è riunito sulla "Hayden Hill", alla curva 18 del circuito delle Americhe, per una storica opportunità fotografica. L'omaggio è stato il finale perfetto nella giornata in cui il numero 69 è stato ritirato dalla classe regina delle competizioni del Grand Prix. In precedenza, una cerimonia si è tenuta per ritirare formalmente il numero alla presenza dei famigliari, della fidanzata, degli amici, degli ex rivali e compagni di Hayden per celebrare la vita e la carriera della leggenda della MotoGp.

La MotoGp ricorda Nicky Hayden

Il numero 69, infatti, è sinonimo di Nicky Hayden e adesso rimarrà per sempre così per onorare il campione del mondo MotoGp del 2006. Una cerimonia commovente, quella che si è tenuta ad Austin, per ritirare dalle gare il numero del pilota scomparso alla quale hanno partecipato il presidente della FIM, Jorge Viegas, e l'amministratore delegato della Dorna, Carmelo Ezpeleta, insieme al padre di Hayden, Earl e il fratello Tommy, che si sono uniti a loro sul palco per condividere alcune parole sul ritiro del numero e del compianto campione, così come sul significato del numero 69 all'intera famiglia Hayden, poiché ha una storia che risale a più di due generazioni.

La stanza era gremita, con la famiglia di Hayden e la sua fidanzata Jackie Marin insieme ad amici, ex rivali ed ex compagni di squadra per celebrare i successi e onorare l'eredità di uno dei veri grandi del paddock. Hayden vinse tre Gran Premi, conquistò 28 podi e vinse il Campionato del Mondo nel 2006 durante il suo periodo in MotoGP e ricevette spesso il soprannome di "l'uomo più simpatico nelle gare del Gran Premio". Inoltre, alla sua partenza dal paddock alla fine del 2015 in occasione del suo passaggio al WorldSBK dove ha portato il numero 69 sul gradino più alto del podio, il "Kentucky Kid" è stato nominato MotoGp Legend.

"Prima di tutto vorrei solo ringraziare tutti per esserci uniti qui, tutti quelli che si sono presentati per festeggiare questa speciale occasione con noi - ha detto Tommy Hayden a nome della famiglia. - Di sicuro vorremmo ringraziare Carmelo e tutta Dorna per questo evento e per tutto il loro supporto. Nicky adorava la MotoGp e penso che l'abbia amato per una ragione, perché ci sono molte persone buone, iniziando dal vertice, e vogliamo ringraziare tutti per tutto. Nicky ha avuto molto successo in pista, ma penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che ha fatto altrettanto fuori dal circus. Nella vita di tutti; quelli dei suoi amici e familiari e tutti i suoi fan. È qualcosa di cui, come famiglia, siamo più orgogliosi".

"Il numero 69 è un numero speciale nella nostra famiglia - ha proseguito Tommy. - Prima che i miei fratelli e sorelle fossero nati, mio ​​padre ha corso con quel numero e c'erano altri membri della famiglia ancora prima di noi, mio ​​padre ha aiutato e sostenuto chi ha sempre gareggiato con il numero 69. Mia sorella ha corso quando era più giovane, mio ​​fratello Roger, io stesso, abbiamo sempre gareggiato con il numero 69 durante la nostra infanzia e crescendo nelle corse. Nicky ha portato il numero durante tutta la sua carriera, è molto speciale e come ho detto ha un sacco di significato, quindi è stato ritirato dalla MotoGp, l'apice dello sport. Come ai può immaginare... significa molto per noi. Quindi, ancora una volta vorrei solo ringraziare tutti per essere qui, per il vostro supporto e per aiutarci a mantenere vivo il lascito di Nicky".

"Non mi piacciono queste cerimonie e vorrei che cose del genere non accadessero mai - ha esordito il presidente della FIM, Jorge Viegas. - Quando Dorna ha proposto di ritirare questo numero magico, non abbiamo esitato. Perché ci sono alcuni riders, indipendentemente dal numero di titoli, che significano qualcosa di speciale. Tutti noi soffriamo della malattia di amare le corse motociclistiche e alcuni rimarranno nei nostri cuori per sempre. Nicky è uno di loro."

"È un grande piacere avere la famiglia di Nicky qui, dal momento che lo abbiamo perso abbiamo pensato che fosse qualcosa che dobbiamo fare - ha detto il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta. - Stavamo parlando di quando abbiamo elevato Nicky a Legend a Valencia, e questa volta, da quando abbiamo perso Nicky in Italia, pensavamo di dover fare qualcosa perché era qualcosa di speciale per tutti noi durante il suo tempo trascorso con noi. Ha toccato tutto qui, il suo rapporto con tutti noi è stato fantastico. Ne abbiamo parlato, abbiamo parlato con la FIM, e per noi avere l'onore di ritirare il numero 69 è qualcosa di molto importante e sono molto orgoglioso di farlo oggi. È un grande onore per il Campionato avere qualcuno come Nicky come parte della nostra storia".

I primi successi di Hayden arrivarono nel 2003 quando conquistò il podio come esordiente e nel 2005 vinse il suo primo Gran Premio. Questo ha creato un trampolino di lancio perfetto per la stagione successiva e ha messo insieme una campagna impressionante per diventare campione del mondo MotoGp nel 2006, conquistando la corona nel finale di stagione. Nonostante i numerosi successi, Hayden non ha mai perso la sua miscela unica di etica del lavoro, umiltà e talento sia nella vita privata che quella pubblica. Il pilota americano è stato una pietra angolare del paddock fino alla sua partenza alla fine del 2015, anno in cui cui è stato nominato MotoGp Legend.

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