Night La Perla di Riccione, scatta un nuovo sequestro della struttura
Il provvedimento arriva dopo la raffica di arresti da parte dei carabinieri per un giro di prostituzione nel locale
Nuovo stop ai balli a luci rosse del night "La Perla" di Riccione che, già in amministrazione giudiziaria, era finito nuovamente protagonista delle cronache per un vasto giro di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il Tribunale Civile di Rimini, su richiesta dell'amministratore giudiziario, ha infatti emesso un provvedimento di sequestro della struttura e dell'azienda. Il loccale, quindi, è stato chiuso nonostante nella mattinata di mercoledì, quando il provvedimento è stato eseguito, ci siano state numerose proteste da parte dei dipendenti. Il futuro de "La Perla", adesso, appare molto incerto e non si sa se verrà indetta una nuova asta giudiziaria per farlo riaprire come night. Molto peseranno anche le indicazioni del sindaco di Riccione, Renata Tosi, che già in un caso analogo, quello del "Pepenero", aveva spinto per riaprire il locale come dancing.
Il night era al centro dell'inchiesta "Ubris" dei carabinieri di Rimini che, lo scorso ottobre, aveva visto finire agli arresti domiciliari Vittorio De Leo, faentino 33enne, e Rodolfo Luciani, 68enne originario di Comacchio, gestori di fatto de 'La Perla'. Marco Cappelli detto 'Pucci', riminese 60enne direttore di sala del locale, Luca Lombini, 30enne tuttofare, e l'albanese Aurel Mekuli, 38enne ritenuto essere il pusher che riforniva di cocaina il gruppo. Per gli italiani le accuse sono di sfruttamento della prostituzione mentre, lo straniero, deve rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti. In seguito a quella vicenda, "Pucci" Cappelli aveva patteggiato 1 anno e 8 mesi così come Vittorio De Leo mentre per gli altri indagati, compresa la cassiera del locale, è iniziato il processo per sfruttamento della prostituzione tranne Lombini che deve rispondere anche di detenzione di stupefacenti.
