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Cronaca

Omicidio a Misano durante il festino a base di cocaina, condannata la killer

Ritenuta colpevole la prostituta 37enne che, nell'agosto del 2013, sgozzò con tre coltellate il suo compagno in una villetta del Villaggio Argentina, frazione di Misano Adriatico

Ritenuta colpevole di omicidio volontario Clara Ines Mesa Calzada, la prostituta 38enne colombiana che, lo scorso 18 agosto, aveva ucciso a coltellate il compagno e connazionale 49enne Angel De Jesus Herrera Sanchez. Nella giornata di venerdì, con rito abbreviato, è stata condannata dal Tribunale di Rimini a 10 anni e 6 mesi di reclusione oltre al pagamento di 45mila euro a testa ai tre figli della vittima. Clara Ines Mesa Calzada ed Angel De Jesus Herrera Sanchez vivevano a Fano, in un appartamento nella zona dell'ex zuccherificio. Non erano molto conosciuti dai vicini e lei, in particolare, frequentava per lo più, per motivi di “lavoro”, la provincia di Rimini mentre lui faceva il muratore. Entrambi colombiani, la sera del 18 agosto erano arrivati insieme dalle Marche al Villaggio Argentina, frazione di Misano Adriatico, per trascorrere alcune ore con alcuni connazionali che avevano organizzato una grigliata condita dal consumo di alcolici e cocaina.

Sesso-party finisce nel sangue (foto Torri)

Questo è stato lo sfondo sul quale si è consumato l’efferato omicidio di un colombiano 49enne residente a Fano, Angel De Jesus Herrera Sanchez, ucciso con tre fendenti alla gola, uno dei quali ha reciso la carotide, da Clara Ines Mesa Calzada, connazionale 38enne. Il delitto era avvenuto verso l’1 di lunedì quando, al 112, è arrivata la telefonata di una donna che ha raccontato di trovarsi in una casa di via Errani, a Misano Adriatico, e di aver assistito a una lite tra un uomo e una donna e che erano partite alcune coltellate. Nella villetta a schiera erano arrivate, a sirene spiegate, le pattuglie dei carabinieri con i militari dell’Arma che, appena entrati in casa, si sono trovati davanti il cadavere dell’uomo riverso in una pozza di sangue e, poco lontano, un coltellaccio da cucina. Dai primi accertamenti era emerso subito che a uccidere l’uomo era stata la 38enne, anche lei residente a Fano e nota negli ambienti della prostituzione, che era stata portata in caserma insieme agli altri testimoni. Nel corso della notte gli uomini dell'Arma avevano ricostruito la dinamica dell’omicidio e, per gli inquirenti, nella serata si erano ritrovati in quella villetta un gruppo di colombiani per una grigliata. Alla festa, oltre a marito e moglie che abitavano nella casa, si erano uniti alcuni parenti di questi oltre al De Jesus e alla Mesa Calzada entrambi residenti a Fano.

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