Cantiere Trc: a Riccione ricomincia la protesta, in 200 per bloccare le ruspe

Sono ricominciati venerdì mattina i lavori nel tratto riccionese del Trc e, immediatamente, è scattata la protesta di cittadini e residenti di via Portovenere per cercare di bloccare le ruspe. Dalle 10, un capannello sempre più fitto di persone, circa 200, si sono riunite a ridosso delle recinzioni e, come lo scorso 17 giugno, hanno cercato di entrare nell'area del cantiere. Le forze dell'ordine sono intervenute immediatamente sul posto e, al momento, non si segnalano tensioni tra i due schieramenti anche se, i cittadini, stanno cercando di fare di tutto per evitare l'abbattimento degli alberi. Anche questa volta, via Portovenere è stata chiusa al traffico ed è intervenuto il sindaco di Riccione, Renata Tosi, per cercare di convincere gli operai a bloccare il cantiere.

Secondo i carabinieri, arrivati per riportare la calma, i partecipanti alla protesta erano circa una 40ina e, quattro di questi, sono stati identificati in quanto entrati all'interno del cantiere. I partecipanti alla protesta, infatti, quando hanno visto le ruspe iniziare ad abbattere le fronde dei pini di via Portovenere sono entrati in scena danneggiando una parte della recinzione per accedere nella zona dei lavori. In tutto, sono state abbattute le chiome di 3 alberi mentre i rami di una quarta pianta sono stati parzialmente tagliati. Solo quando era oramai evidente che i lavori sarebbero stati sospesi la situazione è ritornata alla calma ma, in via Portovenere, è rimasto un sit-in di cittadini pronti a dare l'allarme qualora gli operai riprendessero l'abbattimento. I cittadini presenti hanno fatto notare che è prematuro procedere con i lavori dal momento che, il prossimo 2 luglio, il comitato avrà un incontro a Roma con il ministro Lupi.