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Cronaca

Violenta rapina in villa, chiuso il cerchio: la Mobile inchioda altri due banditi

Assicurati alla giustizia due dei tre rapinatori che nell'ottobre 2012 si infiltrarono in una villa di Marina Centro, prendendo in ostaggio l'anziana proprietaria e la sua badante

Assicurati alla giustizia due dei tre rapinatori che nell'ottobre 2012 si infiltrarono in una villa di Marina Centro, prendendo in ostaggio l'anziana proprietaria e la sua badante, ripulendo la cassaforte che all'interno conteneva denaro contante, orologi Rolex e altri oggetti preziosi per un valore complessivo stimato intorno ai 50mila euro. L'accusa è di rapina aggravata in concorso e sequestro di persona.

Il primo dei tre rapinatori, il siracusano 24enne A.B. (le sue iniziali) era già stato arrestato il 18 dicembre a Torino, in un campo nomadi dell'etnia dei Camminanti alla quale l'uomo appartiene, e ora si trova ai domiciliari. Nell'abitazione rapinata, di proprietà di una nota famiglia di albergatori riminesi, il 24enne aveva lasciato un'impronta digitale che risultava negli archivi Afis.

Dal ragazzo, gli inquirenti della Mobile, in collaborazione con i colleghi di Torino, sono risaliti agli altri due complici anche loro appartenenti all'etnia dei Camminanti: A.C di 52 anni e C.S di 33. I tre uomini erano già intercettati per via di una serie di rapine in banca nelle quali erano sospettati di essere coinvolti. La mattina della rapina e la sera precedente le loro celle telefoniche erano state localizzate proprio nell'area della villa rapinata.

Casella è stato arrestato a Torino e Sole ad Alessandria. Nella ricostruzione di quella mattina di terrore é poi emerso che il 24enne e il 52enne erano i due entrati in casa con la scusa di essere due dipendenti delle poste. Il 33enne era rimasto in auto ad aspettarli e poi aveva fatto da 'corriere' portando il bottino a Torino nel campo nomadi dove vivono.

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