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Cronaca

Torna la voglia di comprare casa, i notai fanno registrare un +54% nei rogiti

Le maggiori compravendite si registrano nella macroarea della Riviera Sud, comuni di Cattolica, Misano Adriatico e Riccione

Torna la voglia di comprare casa. Di investire nel mattone e nel settore immobiliare. Nel primo semestre 2021 nella provincia di Rimini si sono registrati 2.138 rogiti, con un incremento del 53,8% rispetto al primo semestre 2020, in linea con gli incrementi regionali (53,4%) e nazionali (55,8%). Lo svela uno studio sull'Osservatorio del mercato immobiliare diffuso da Confcommercio.

“I dati elaboratati da gennaio a giugno 2021 nella nostra provincia per quanto riguarda il settore residenziale – dice il presidente di Fimaa Rimini (Federazione italiana mediatori agenti d'affari) Nello Salvati – indicano la ripartenza delle compravendite, che registrano un rialzo dei numeri, ritornando al trend positivo pre-pandemia. Sale in maniera importante il numero delle transazioni effettuate, dunque dei rogiti, rispetto allo stesso semestre del 2020, quando anche sul nostro settore incombeva il lockdown e tutto si era sostanzialmente bloccato".

È dunque tornata la voglia di comprare casa. L’area del Comune di Rimini rappresenta la quota del 42,1% del mercato immobiliare provinciale residenziale e nel primo semestre 2021 ha fatto registrare 900 rogiti (+41,6% sul primo semestre 2020), ma l’exploit maggiore lo ha avuto la macroarea Riviera Sud (Cattolica, Misano Adriatico e Riccione) con 569 (+81,85% sullo stesso periodo 2020).

"Registriamo anche un calo dei valori degli immobili su tutta la provincia - rivela Confcommercio -. Ma anche qui si tratta di un calo fisiologico, che prosegue da diversi anni e fa ancora parte dello sgonfiamento progressivo della bolla immobiliare partita nel 2010. Nel nostro settore ci sono infatti fenomeni che si risolvono a stretto giro, ovvero nei 6-12 mesi, altri ad ampio raggio che proseguono per molti anni". Le percentuali di questo calo dei prezzi sono comunque risibili. La quotazione media provinciale si attesta in 2.241 euro al metro quadrato e risulta in discesa del -1,64% rispetto al 2°semestre 2020. A scendere maggiormente sono le quotazioni delle case in Valmarecchia (Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio) che registrano un -2,62% e in Alta Valmarecchia (-2,45%), seguite da Rimini capoluogo (-1,89%) per una contrazione dei prezzi media sul territorio provinciale a -1,64%. La zona Riviera Sud, con i suoi 3.170 euro al metro quadrato si conferma la più costosa, nonostante il -1,18% sul semestre precedente.

Nell’ambito del Comune di Rimini, le transazioni numericamente maggiori si sono registrate nell’area periferica “Corona urbana” (201 nel semestre, con un +42,5% sul secondo semestre 2020) mentre in percentuale, la zona in cui si sono firmati più rogiti è stata quella del lungomare Di Vittorio, tra piazzale Toscanini e piazzale Croce (+233,1%). Tutte le zone di Rimini portano il segno più, tranne le flessioni di Torre Pedrera monte (-40,7%), San Vito e Corpolò, entrambe a -16.,7%, Viserba e Viserbella (-15,3%), Borgo San Giuliano (-0,3%). In sintesi, nel Comune di Rimini nel primo semestre 2021 ci sono state il 41,6% in più di rogiti sullo stesso semestre del 2020 e i prezzi delle case, in generale, sono scesi del 2,1%.

"Non nascondo che nonostante i numeri non esaltanti del primo semestre 2021, i cali delle quotazioni sono infinitesimi e dunque mostrano che nonostante il periodo di grande incertezza che stiamo vivendo, il mattone tiene e le persone credono ancora in questo tipo di investimento - conclude il presidente Nello Salvati -. Sulle transazioni la dinamicità del mercato è un po’ frenata dai bonus e dagli incentivi per efficientamento energetico e ristrutturazioni che portano i proprietari a mantenere il bene. Rimaniamo comunque fiduciosi per il prossimo periodo, sperando di non dovere fare i conti con ulteriori restrizioni emergenziali".

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