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Cronaca

L'untore cacciava le proprie prede sul web poi sesso non protetto nonostante fosse sieropositivo

I carabinieri hanno attivato un numero dedicato per le potenziali vittime dell'uomo e che potrebbero essere state infettate dall'Hiv

Una fitta rete di relazioni sui siti web dedicati agli incontri e numerose chat sui social network con donne. Un lavoro difficile per gli inquirenti dei carabinieri di Rimini chiamati a ricostruire l'attività sessuale di un brasiliano 39enne arrestato, lo scorso 20 ottobre, con l'accusa di aver infettato con l'Hiv la sua compagna e di aver fatto sesso non protetto con altre tre donne esponendole al rischio del contagio. Il sudamericano, accusato di lesioni personali gravissime e tentate lesioni, secondo quanto emerso aveva un'intensa attività sessuale cercando le proprie amanti su internet per poi avere con loro dei rapporti sessuali senza usare il preservativo nonostante fosse consapevole di essere ammalato e di poter trasmettere la malattia alle proprie partner. Gli inquirenti dell'Arma, proprio per ricostruire le relazioni del 39enne, hanno sequestrato il computer dell'uomo per analizzare i siti di incontri frequentati dal brasiliano e capire quante possano essere le donne finite a letto con lui. Allo stesso tempo, il Comando provinciale dei Carabinieri ha messo a disposizione un numero di telefono dedicato, 0541/768528, al quale le possibili vittime possono rivolgersi anche in forma anonima per avere maggiori delucidazioni in caso di dubbi sul possibile contagio.

L'indagine dei carabinieri era partita alla fine dello scorso agosto quando una donna, residente nel riminese, si era presentata in caserma disperata raccontando che il proprio compagno con il quale aveva una relazione da circa un anno le aveva nascosto non solo di essere sieropositivo ma anche di non seguire in maniera corretta la terapia antiretrovirale per tenere bassa la carica virale dell'Hiv. Un comportamento incosciente, che avrebbe potuto far ammalare anche la ragazza, unito al fatto che la donna aveva anche scoperto delle numerose scappatelle del 39enne e dei rapporti sessuali non protetti avuti con altri partner. E' così partita l'inchiesta dell'Arma che ha permesso di accertare come, il sudamericano, fin dal 2012 era risultato essere sieropositivo e seguito dai medici. All'epoca conviveva con un'altra donna la quale, inconsapevole della malattia dell'uomo, era stata a sua volta contagiata dall'Hiv. Il brasiliano, inoltre, non seguiva alla lettera la terapia medica sospendendo l'assunzione dei farmaci per poi riprendere la cura saltuariamente. Nel frattempo, però, la sua attività sessuale continuava tranquillamente con rapporti sessuali non protetti.

Altre due donne, amiche di quella che ha denunciato per prima l'uomo, ascoltate dai carabinieri hanno raccontato di aver fatto sesso senza preservativo col 39enne ma, fortunatamente, dopo essersi sottoposte alle analisi del sangue sono risultate essere negativa. Il brasiliano è stato quindi arrestato su ordinanza del gip e sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari mentre sono in corso ulteriori indagini dei carabinieri per individuare altre donne finite a letto con l'uomo e che sono state esposte al rischio di contagio.

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