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Cronaca

Quando la vacanza diventa un incubo, in 500 truffati dall'hotel. "Avviata la Class Action, denunciate"

Hotel prenotato, caparra pagata, ma le camere non esistono. La testimonianza di due turisti bolognesi: "Ci hanno annullato la prenotazione senza possibilità di rimborso dei 480 euro che abbiamo bonificato"

Quando la vacanza si trasforma in un incubo. L'hotel è prenotato, la caparra pagata, ma all'arrivo nella struttura alberghiera la stanza non c'è. I casi continuano a sommarsi, dopo le numerose segnalazione che erano giunte già durante gli scorsi giorni. E ora scatta un’azione di classe per tutelare i consumatori. Ad annunciare l’iniziativa è l'associazione Codici, dopo aver già raccolto le denunce di numerosi turisti. "Stanze e pensioni complete prenotate a prezzi allettanti, ma all’arrivo, nulla di tutto ciò. È quanto sta accadendo a Rimini, nell’hotel Gobbi - spiega l'associazione - albergo a due stelle nella frazione Marebello. Il numero dei turisti raggirati continua a crescere, borse e valigie alla reception dell’hotel ad accumularsi. Da quanto emerso, molti i turisti che hanno pagato in anticipo la caparra, alcuni addirittura il saldo dell’intero soggiorno, e di rimborsi neanche l’ombra".

Molti turisti scoprono di non avere la stanza solo all'arrivo a Marebello. Altri vengono avvisati con una mail. Codici Emilia-Romagna sta monitorando la situazione per fare maggiore chiarezza su quanto accaduto "oltre ad aver mandato in fumo le vacanze di circa 500 cittadini, il caso offende gli industriosi albergatori della riviera romagnola". L’associazione sta raccogliendo adesioni al fine di incanalare le legittime richieste dei consumatori coinvolti nella vicenda per avviare un’azione di classe nei confronti dei proprietari della struttura per recuperare i soldi versati e il danno da vacanza rovinata.

“Abbiamo deciso di avviare un’azione di classe – spiega Fausto Pucillo, segretario regionale del Codici – perché riteniamo che i consumatori danneggiati dal comportamento scorretto della struttura alberghiera debbano essere risarciti, anche per la vacanza rovinata”.

Poche settimane fa, oltre 150 le persone raggirate dalla stessa struttura ricettiva che ha fatto incetta di clienti e caparre per poi sparire nel nulla. “Io e mio marito abbiamo prenotato ad inizio giugno per un breve soggiorno dal 2 all’8 agosto - dichiara una socia bolognese di Codici, che ha aderito alla Class Action -, ma il 31 luglio abbiamo ricevuto un’email in cui ci veniva annunciato l’overbooking e l’annullamento della nostra prenotazione senza possibilità di rimborso dei 480 euro che abbiamo bonificato alla struttura a saldo dell’intero soggiorno, in pensione completa. Oltre alla perdita economica e allo stress di dover riorganizzare i nostri pochi giorni di ferie, con nostra figlia di 5 anni, abbiamo dovuto spendere dell’altro denaro, molto più del previsto, per una vacanza di più corta durata. Un’estate da dimenticare”.

Il Comune di Rimini aveva provveduto a emettere un’ordinanza di chiusura per questa struttura, per via di numerose irregolarità, ma senza successo in quanto il titolare dell’attività si sarebbe reso irreperibile. I sigilli saranno posti entro la conclusione di questa settimana, assicurano le autorità, con le associazioni degli albergatori al lavoro per trovare un'alternativa per quei turisti che attualmente occupano le stanze dell'albergo.

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