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Economia

La supplica del presidente Indino. "Chiunque vinca le elezioni abbassi subito le bollette o sarà la fine"

Gianni Indino (Confcommercio): "Le nostre imprese sono sull’orlo del collasso, abbiamo previsto che nel Terziario (Turismo, Commercio e Servizi) 120 mila aziende chiuderanno e 370 mila lavoratori resteranno a casa"

"Non sarò certo io ad infrangere la regola del silenzio preelettorale ma ritengo doverosa una supplica alla coalizione o alla parte politica che vincerà le elezioni", così il presidente di Confcommercio Gianni Indino a poche ore dalle elezioni politiche. "Mi auguro abbiate messo a fuoco la condizione del Paese, tra le tante situazioni di difficoltà che un po' da tutte le latitudini vengono evidenziate, mi permetto di chiedere che il primo problema da affrontare e risolvere immediatamente sia il caro bollette e il caro energia e carburanti nel suo insieme".

"Tra poche settimane i cittadini saranno costretti a scegliere tra mangiare o pagare le bollette per il riscaldamento, vestirsi o pagare le bollette, concedersi una pizza con la famiglia o pagare le bollette, pagare le tasse o pagare le bollette, pagare i mutui o pagare le bollette, e potrei accostare la spesa energetica a molte situazioni. Se lo Stato non interverrà immediatamente accollandosi la parte eccedente dei costi dell’energia rispetto alle bollette pagate da ognuno lo scorso anno, saranno guai seri. Le nostre imprese sono sull’orlo del collasso totale, come Confcommercio abbiamo previsto che solo nel Terziario (Turismo, Commercio e Servizi) 120.000 aziende chiuderanno e 370.000 lavoratori resteranno a casa" questa la stima di Gianni Indino.

Che conclude: "Non c’è più tempo da perdere, e quindi rinnovo la mia supplica a chiunque risulterà vincitore di intervenire presto, subito, immediatamente. Non c’è più tempo. Dovete salvaguardare i lavoratori, le imprese e le famiglie italiane".

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