Compleanno del museo di Saludecio e del Beato Amato
"IL DUCENTO. L’ARTE AL TEMPO DI SANTO AMATO DA SALUDECIO (1226-1292)". Conferenza del prof. ALESSANDRO MARCHI
Gli anni della nascita -1226- e della morte -1292- di Amato Ronconi coincidono perfettamente con la data della scomparsa di San Francesco d’Assisi e la creazione delle prime opere pittoriche di Giotto. In questo lasso di tempo si forma nel territorio italiano una sensibilità verso l’Arte, che nel recupero delle forme classiche, tende a rendere umana la raffigurazione di Dio e dei Santi e realista la rappresentazione della vita quotidiana.
Amato Ronconi uomo del suo tempo si è sicuramente inginocchiato di fronte alle immagini di carattere bizantino, ma non è da escludere che (specialmente durante i suoi pellegrinaggi) si sia confrontato con frammenti di età antica od opere innovative come i Crocifissi blu di Longiano, Faenza e Bologna, le creazioni provenzali e quelle spagnole. Rare sono le testimonianze pittoriche del duecento in Romagna (nel 1995 è stato rivenuto un piccolo ciclo di affreschi nell'ex Chiesa di San Michelino in Foro a Rimini, databili all'ultimo quarto del XIII secolo), sono invece senz'altro molto più numerose le sculture, le decorazioni lapidee, le miniature; tuttavia questo insieme racconta di un’epoca lontana, di trapasso da un’Arte verso un’altra Arte che, come ricalca la letteratura fiorentina, s’identifica col termine “Ducento”.
Al “Ducento” è dedicata la conferenza che il prof. Alessandro Marchi illustrerà a Saludecio venerdì 17 novembre e che si terrà nella sala polivalente della Biblioteca Comunale P.F. Modesti di Saludecio.
Alessandro Marchi è attualmente il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina, della Casa natale di Giovanni Pascoli a San Mauro Pascoli e della Fortezza rinascimentale di San Leo, è stato ispettore della Soprintendenza per i Beni Storici ed Artistici di Urbino (dove era responsabile delle sezioni del Trecento, del Quattrocento e dei capolavori della Galleria Nazionale nel Palazzo Ducale di Urbino ed inoltre responsabile del Montefeltro e di alcune zone purtroppo recentemente terremotate nelle Marche), è stato inoltre docente di Storia dell’Arte medioevale presso l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Marchi è un profondo conoscitore anche delle opere del Museo di Saludecio e del Beato Amato: a lui si deve l’importante mostra tenutasi a San Leo nel 1999 “Seicento Eccentrico: Pittura di un secolo da Barocci a Guercino tra Marche e Romagna” e nella quale furono esposte le celebri tele di Guido Cagnacci e del Centino, quando ancora il Museo saludecese non esisteva.
La conferenza “Il Ducento. L’Arte al tempo di Santo Amato da Saludecio (1226-1292)”, è inserita nel calendario delle attività per la celebrazione del XVI compleanno del Museo di Saludecio e del Beato Amato (inaugurato il 10 novembre 2001).
Al termine della conferenza il Direttore del Museo -arch. Marco Musmeci- insieme al prof. Marchi presenteranno un dono che il Museo ha ricevuto da un visitatore: la copia anastatica in due volumi della Bibbia di Borso d'Este.
Tra le altre iniziative dedicate all'anniversario, è in programma una conferenza sul Patrimonio Demoetnoantropologico romagnolo (che prende spunto da un dipinto raffigurante il Martirio di Santa Colomba) e inoltre come si può notare visitando il Museo, la prosecuzione dell'esposizione delle di Francesco Nonni e di Luigi Pasquini che già facevano parte della mostra "Confronti d'Arte", quale segno di continuità alla mostra "Xilografia" che in questo momento si tiene a Rimini e vede proprio in Francesco Nonni il suo artefice.
Il Museo di Saludecio e del Beato Amato è aperto la domenica dalle 15 alle 18 con ingresso libero e gradito (ultimo accesso alle ore 17.30).
Per informazioni ed eventuali altri orari di visita: museo.santo.amato.saludecio@gmail.com