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Sanità, la Lega: "Non è vero che il Cau si aggiungerà agli altri servizi senza comportare tagli"

Elena Raffaelli, segretaria provinciale della Lega: "Il personale medico del locale servizio di Continuità assistenziale (l’ex guardia medica) sarà dimezzato: rimarrà un solo medico per le visite domiciliari"

“Non è vero che a Novafeltria il Cau si aggiungerà agli altri servizi sanitari senza comportare tagli. A quanto è dato di sapere il 3 febbraio prossimo il personale medico del locale servizio di Continuità assistenziale (l’ex guardia medica) sarà dimezzato: rimarrà un solo medico per le visite domiciliari. Sono stati sufficienti otto giorni per smascherare le rassicurazioni sbandierate il 17 gennaio scorso, in un incontro a Novafeltria, dall’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini e dal direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori". Così in una nota Elena Raffaelli, segretaria provinciale della Lega a Rimini.

"Lo hanno riferito il sindaco Stefano Zanchini e il presidente dello Snami di Rimini Pietro Pesaresi. Le preoccupazioni aumentano. I Cau non rappresentano un servizio aggiuntivo e quella dell’Ausl è solo propaganda per nascondere una riorganizzazione che non rinforza ma depotenzia la sanità pubblica e la medicina di prossimità. Ha sempre avuto ragione la Lega a sostenere che i Cau sarebbero stati lo strumento per sostituire i Pronto soccorso attualmente operativi, depotenziando contestualmente i punti di continuità assistenziale (le ex guardie mediche) presenti capillarmente sul territorio. Un vero errore strategico della Regione a guida Pd che penalizzerà tutti gli utenti, in particolare in Romagna”.

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