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Cronaca

I fratelli marocchini interrogati a Bologna puntano il dito su Butungu

Davanti al Gip del Tribunale per i Minori confermano la loro prima versione sul duplice stupro di Rimini

E' durato quasi due ore l'interrogatorio dei due fratelli marocchini, di 14 e 16 anni, ritenuti far parte del branco di stupratori che, a Rimini, hanno violentato una turista polacca 26enne e un transessuale peruviano 42enne. Davanti al Gip del Tribunale dei Minori di Bologna i ragazzini, assistiti dall'avvocato Paolo Ghiselli, hanno confermato le dichiarazioni rese ai pubblici ministeri sabato scorso, dopo che si erano presentati spontaneamente ai carabinieri di Montecchio di Vallefoglia. Secondo le indiscrezioni, quindi, hanno puntato il dito su Guerlin Butungu, il congolese 20enne accusato di essere il capo del branco di stupratori minorenni, attribuendogli l'esecuzione della duplice violenza sessuale. "Hanno tenuto un comportamento collaborativo - ha dichiarato il loro legale all'uscita dal Pratello - e al momento non ci sono richieste da parte nostra". Il gip, al momento, si è riservato la decisione sulla convalida ma, entro oggi, scioglierà le riserve.

Seguono aggiornamenti sull'interrogatorio del nigeriano minorenne

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