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Cala il sipario sul Bellaria Film Festival: premio alla carriera a Gianni Amelio

Durante la serata di premiazione del #BFF32, è stato consegnato a Gianni Amelio, grande maestro del cinema italiano, il Premio Casa Rossa alla carriera, riconoscimento nato in occasione del trentennale del Festival e attribuito nelle precedenti edizioni a Toni Servillo e Daniele Vicari

Cala sil sipario sul Bellaria Film Festival. La giuria del concorso Italia Doc, composta da Mario Balsamo (presidente), Martha Capello, Agostino Ferrente, Pinangelo Marino e Giovanno Piperno, assegna il premio per il miglior documentario italiano a Centoquaranta. La strage dimenticata di Manfredi Lucibello con la seguente motivazione: «Per la sua capacità di trasformare con originalità e forza uno dei tanti misteri d’Italia nell’incubo, più universale, dell’impossibilità di raggiungere la verità. La giuria premia quindi l’alto livello della regia, oltre al valore civile del documentario».

Oltre al premio Italia Doc, la giuria del concorso assegna ben due menzioni intitolate alla memoria di Gianni Volpi, organizzatore, studioso e critico cinematografico militante, indimenticato direttore artistico del Bellaria Film Festival fino al 1992. La menzione Gianni Volpi va a Il segreto di Cyop&Kaf «per l’immediatezza della narrazione e dello sguardo su un gruppo di ragazzini napoletani, mossi dal desiderio di identità e spirito di appartenenza alla loro città» e inoltre a Dal Profondo di Valentina Zucco Pedicini «per la costruzione della narrazione e la potenza delle scelte espressive, capaci di raccontare l’orgoglio e la fatica del lavoro dei minatori, con la forza delle immagini e dei suoni».
 
La giuria del concorso Casa Rossa Art Doc, composta da Marco Antonio Bazzocchi (presidente), Ermanno Cavazzoni, Chiara Lagani, Cesare Malfatti e Valentina Vannicola, assegna il premio per il miglior documentario dedicato all'arte a My name is Janez Janša di Janez Janša con la seguente motivazione: «Per la costruzione del documentario, continuamente sorprendente, per l’originalità del tema, trattato in forma narrativa con un valore filosofico molto ampio, ma che riguarda al contempo casi particolari. La giuria ha riconosciuto e apprezzato lo sguardo ironico sull’arte contemporanea e i suoi paradossi; sulla politica e le sue vulnerabilità e sul modo in cui una performance esce dai confini dell’arte e si allarga alla sfera sociale».
 
Oltre al premio Casa Rossa Art Doc, la giuria del concorso assegna una menzione intitolata alla memoria di Paolo Rosa, artista multimediale, creatore di Studio Azzurro e vincitore del Gabbiano d’Oro alla terza edizione del Bellaria Film Festival.
La menzione Paolo Rosa va a The Column di Adrian Paci perché è «un film pulito, nitido come la colonna di marmo che ne è protagonista; un documentario sulle radici artigianali dell’arte che è al contempo un film d’arte di alta ricercatezza formale».
 
Durante la serata di premiazione del #BFF32, è stato consegnato a Gianni Amelio, grande maestro del cinema italiano, il Premio Casa Rossa alla carriera, riconoscimento nato in occasione del trentennale del Festival e attribuito nelle precedenti edizioni a Toni Servillo e Daniele Vicari. Al termine della cerimonia - madrina Giorgia Wu?rth - è stato proiettato Felice chi e? diverso, film presentato nella sezione Panorama Dokumente della recente Berlinale 64, sull’inedita Italia del mondo omosessuale. Il Bellaria Film Festival è realizzato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Bellaria-Igea Marina, Verdeblu srl.
 

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