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Cronaca

Accusato di aver stuprato l'amica della figlia si difende: "Non ho abusato di lei, l'ho svegliata e me ne sono andato"

Ribatte punto su punto agli addebiti che gli vengono mossi il 47enne arrestato dai carabinieri per delle molestie sessuali su una 20enne ospite nella sua abitazione

Interrogatorio di garanzia, nella mattinata di mercoledì, per il 47enne accusato di aver abusato di una 20enne amica della figlia e ospite nella sua abitazione. L'uomo, residente in Valconca, era stato arrestato dai carabinieri lo scorso 30 aprile in seguito alla denuncia dettagliata sporta dalla presunta vittima ma che è stata ribattuta punto su punto dall'accusato difeso dall'avvocato Gianmaria Gasperoni. Nel corso dell'interrogatorio davanti al gip Raffaella Ceccarelli, infatti, il 47enne ha spiegato che quella domenica nella tarda mattinata stava pranzando con parte della famiglia quando la moglie lo ha informato della presenza della ospite. La 20enne, amica di lunga data della figlia dell'uomo, aveva trascorso la notte tra sabato e domenica con la sua coetanea e all'alba avevano fatto ritorno nell'abitazione andando a dormire.

Secondo quanto riferito dall'indagato, la famiglia si era riunita a tavola e lui ha deciso di andare a svegliare le ragazze per sapere se volevano mangiare tutti insieme. Mentre la figlia era già sveglia, e sotto la doccia, l'uomo si è affacciato nella camera dove dormiva la presunta vittima. "Mi sono sporto sul letto dove lei dormiva a bocconi - ha spiegato al magistrato - e l'ho toccata sulla spalla. Quando ho visto che si stava svegliando me ne sono andato". Una storia del tutto diversa da quanto denunciato dalla 20enne che, ai carabinieri, aveva raccontato di come il 47enne le avesse dapprima palpato il seno per poi stendersi su di lei e mimare un atto sessuale. La ragazza si era quindi alzata e corsa in cucina dove, secondo lei, ci sarebbero stati degli altri palpeggiamenti. Una ricostruzione respinta con forza dall'uomo che, invece, ha spiegato di essersi allontanato subito dalla stanza tornando da solo in cucina dove poco dopo sarebbe stato raggiunto dai famigliari e dall'amica della figlia che gli chiedevano conto di quanto accaduto.

Nell'abitazione erano poi intervenuti i carabinieri che, ascoltato il racconto della ragazza, avevano poi arrestato l'uomo con l'accusa di violenza sessuale. Portato in caserma per le pratiche di rito, era stato poi trasferito nel carcere dei "Casetti". Al termine dell'interrogatorio il gip si è riservata sulla decisione se convalidare o meno l'arresto.

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