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La storia di Mufy intenerisce il web, in poche ore raccolti 8mila euro per salvare le sue zampe malate

Le difficoltà di Mufy sorgono, sin dalla nascita, in una grave displasia alle anche, lussazione alla rotula ed extrarotazione dei metatarsi. Ora la sua famiglia chiede aiuto e il web si mobilita

La storia di Musafa ha fatto il giro del web. Ed è iniziato un tam tam per salvarlo. In poche ore 8.500 euro raccolti e 420 donazioni. A lanciare l’appello Gianfranco e Francesca Gagliani che tramite un lungo racconto hanno spiegato la storia del loro cucciolo di Bovaro del Bernese: Mufasa, soprannominato Mufy, nato il 19 maggio 2021 a Rimini. Da subito la famiglia aveva notato le sue difficoltà motorie nel camminare e, dopo i primi esami, gli sono stati immediatamente diagnosticati gravi problemi agli arti posteriori.

Le difficoltà di Mufy sorgono, sin dalla nascita, in una grave displasia alle anche, lussazione alla rotula ed extrarotazione dei metatarsi. A 5 mesi di vita gli è stata effettuata la prima operazione: la trocleoplastica, al fine di mantenere la rotula in sede ed evitare l'aggravamento rapido delle deformità riscontrate, applicandogli anche delle cambre mediali (tipo placchette). “La ripresa da questa operazione è stata lunga, anche perché la posizione dei punti sulle articolazioni di entrambe le ginocchia hanno reso molto complicata la cicatrizzazione”, raccontano Gianfranco e Francesca.

A questo punto sorge un altro ostacolo, chiamato “metatarsal rotation”, sempre nelle sue zampe posteriori, risolvibile tramite chirurgia correttiva di tibia bilaterale. In parole semplici questa seconda operazione consiste nel taglio di entrambe le tibie per poi ruotarle nel verso corretto, tutto ciò al fine di stabilizzare le ginocchia ed evitare di lesionare il crociato craniale, dato che è già ampliamene posto sotto sforzo.

“Sia le operazioni che le varie terapie di riabilitazione sono molto dispendiose, soprattutto quella per le protesi alle anche – spiegano Gianfranco e Francesca -. Ad oggi ce la stiamo mettendo davvero tutta per concedergli l’opportunità di vivere una vita senza sofferenza, ma iniziamo ad avere qualche difficoltà economica. Non eravamo conviti di chiedere aiuto, in quanto Mufasa è stata una nostra scelta e sempre nostra la decisione di prenderlo in carico, ma ora ci rendiamo conto che da soli facciamo fatica. Per chi volesse darci una mano a sostenere il costo, semplicemente tramite la condivisione della storia oppure con l’importo di un caffè, creiamo un link per accedere alla donazione”.

E in poche ore attraverso la piattaforma GoFundMe sono iniziate a fioccare le donazioni. C’è chi ha rivolto un pensiero a Musafa con 10 euro, ma c’è chi ha anche destinato somme importanti, da 500 e 150 euro.

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