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Bonus mobili 2021: come ottenere la detrazione per spese fino a 16mila euro

Confermato il bonus mobili per il 2021 con una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per una spesa massima di 16mila euro. Scopriamo come funziona, chi può richiederlo, quali sono i requisiti e le regole per accedere al bonus

Come ogni anno, i bonus fiscali dedicati alla ristrutturazione degli edifici esistenti verranno prorogati di ulteriori 12 mesi. Ma con una novità: l’innalzamento del tetto di spesa per il bonus mobili che nel 2021 passa da 10mila euro a 16mila euro. Ecco che ristrutturare casa diventa l’occasione per dare un nuovo look all’appartamento, renderlo più efficiente e più di tendenza con un arredamento all’ultima moda. Grazie al Bonus mobili ed elettrodomestici 2021 è, inoltre, possibile ottenere una detrazione Irpef del 50% in caso ristrutturazione edile.

Scopriamo come usufruire del bonus e come ottenere la detrazione

In cosa consiste la detrazione

Confermato anche nel 2021 il bonus mobili, ma cambia e sale a 16mila euro Iva inclusa. Accedendo al bonus mobili, previa ristrutturazione edilizia, è possibile ottenere una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A o superiore per forni e lavasciuga), per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, per una spesa massima di 16mila euro. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Il bonus mobili può essere cumulato con il bonus ristrutturazione 2021.

I requisiti per accedere al bonus

Il bonus si ottiene se si hanno i giusti requisiti. Il primo è che i mobili e gli elettrodomestici devono essere acquistati a seguito di una ristrutturazione e devono essere nuovi. Inoltre, per quanto riguarda gli elettrodomestici, la classe energetica non deve essere inferiore alla A+, eccetto i forni che possono appartenere anche alla classe A. Nella detrazione sono comprese anche le spese di trasporto e montaggio.

Mentre non è importante il momento del pagamento, è fondamentale che gli acquisti dei mobili ed elettrodomestici vengano effettuati dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione.

I lavori di ristrutturazione possono interessare sia gli immobili che gli edifici. Per quanto riguarda gli appartamenti, il bonus ha validità in caso di interventi straordinari in abitazioni, ville o mansarde e nello specifico:

  • opere destinate al risanamento o al restauro conservativo;
  • ristrutturazione;
  • ricostruzione di un immobile danneggiato a seguito di una calamità solo se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Nel caso di edifici, il bonus si può ottenere a seguito di lavori di:

  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione da parte di imprese edili o cooperative edilizie dietro l’assicurazione di vendere o assegnare l’immobile entro e non oltre 18 mesi dal termine dei lavori;
  • manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo indirizzato a parti comuni del condominio.

Per rientrare nell’agevolazione i lavori di ristrutturazione devono essere stati avviati dopo il 1° gennaio 2019 e dichiarati tramite Cila, Scia o Dia oppure con autocertificazione se interessano l’edilizia libera.

I documenti per ottenere il bonus

Insieme alla dichiarazione dei redditi è necessario allegare: 

  • scontrino o fattura d’acquisto: su ogni documento deve essere presente il codice fiscale dell’acquirente, inoltre deve essere indicata la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti;
  • ricevuta del bonifico o della carta di credito: i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale in cui dovrà essere inserita la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico. In alternativa si può pagare anche con carta di credito o di debito. Il pagamento può essere anche rateizzato a patto che la società finanziatrice effettui il pagamento della merce con con bonifico o carta di credito e l’acquirente deve avere una copia della ricevuta del pagamento;
  • dichiarazione di ristrutturazione: che consiste nella comunicazione al Comune in cui è situato l’immobile tramite Cila, Scia o Dia;
  • titolo abilitativo comunale: indica la data di inizio dei lavori o una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Un’altra novità del 2019 è l’introduzione dell’obbligo di dichiarazione all’Enea dei dati relativi all’acquisto di grandi elettrodomestici per il quale si chiede il Bonus, questo perché assicurano un risparmio energetico.

La comunicazione deve essere fatta entro 90 giorni dalla data dell’acquisto mediante il sito dell’Enea.

Mobili ed elettrodomestici che rientrano nella detrazione

È possibile richiedere il bonus acquistando mobili che possono essere inseriti anche all’interno di stanze diverse rispetto a quelle sottoposte alla restaurazione e sono:

  • divani
  • poltrone
  • armadi
  • letti
  • materassi
  • comodini
  • sedie
  • tavoli
  • mensole
  • librerie
  • scrivanie
  • cassettiere
  • apparecchi di illuminazione
  • mobili per il bagno

Gli elettrodomestici che permettono di chiedere la detrazione sono:

  • frigoriferi
  • congelatori
  • lavatrici
  • asciugatrici
  • lavastoviglie
  • forni
  • forni a microonde
  • grandi elettrodomestici necessari per la cottura dei cibi
  • apparecchi elettrici di riscaldamento
  • ventilatori elettrici

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