Dopo il "no" alla fusione la Banca Popolare Valconca finisce in amministrazione straordinaria
Nominati dalla Banca d'Italia i commissari, si tratta del dottor Francesco Fioretto e dell’avvocata Livia Casale. La clientela e i depositanti possono continuare ad operare presso gli sportelli
Spetterà ai commissari decidere ora il futuro della Banca Popolare Valconca. L’annuncio dell’azzeramento dei vertici è arrivato attraverso una nota pubblicata nelle scorse ore sul sito Internet della banca. La manovra della Banca d’Italia arriva a seguito del “no” dell’assemblea dei soci alla proposta del progetto di fusione con Blu Banca.
“Nell’esercizio dell’azione di vigilanza, la Banca d’Italia ha adottato una misura di intervento precoce nei confronti di Banca Popolare Valconca Spa, con sede legale in Morciano di Romagna – si legge nella nota -, con l’obiettivo di assicurare un adeguato presidio dell’operatività della banca e di ripristinare condizioni di sana e prudente gestione”.
“E’ stato disposto lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca Popolare Valconca, che dal 3 dicembre 2022 è in amministrazione straordinaria – prosegue il documento -; sono stati altresì nominati il dottor Francesco Fioretto e l’avvocata Livia Casale, quali Commissari straordinari; l’avvocato Andrea Grosso, l’avvocato Dino Donato Abate e la dottoressa Simonetta Di Simone, quali componenti del Comitato di Sorveglianza”.
La gestione di Banca Popolare Valconca Spa rimane oggetto di supervisione nell’ambito dell’azione di vigilanza ordinaria svolta dalla Banca d’Italia. Banca Popolare Valconca Spa, prosegue la propria attività e, pertanto, la clientela e i depositanti possono continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia.
Questo era stato il responso dalla votazione dell’assemblea: il 50,44% contrario alla fusione, pari a 3.586.255 azioni. Avevano invece votato a favore il 46,74%, pari a 3.323.169 azioni. Gli astenuti risutvano pari a 1,86% e i non votanti lo 0,95%.
