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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Bollette dell'acqua, il 39% va per fognature e depurazione. Hera: "Costo tra i più bassi d'Europa"

Secondo operatore nazionale del comparto per volumi di acqua fornita, il Gruppo Hera pubblica per il 15° anno consecutivo il report "In buone acque"

Secondo operatore nazionale del comparto per volumi di acqua fornita, il Gruppo Hera pubblica per il 15° anno consecutivo il report "In buone acque", unico esempio in Italia, dedicato alla qualità dell’acqua. La multiutility eroga questo servizio ogni giorno a 3,6 milioni di persone, garantendo qualità e continuità di una fornitura essenziale grazie a investimenti significativi in impianti e manutenzione: nel solo 2022 il Gruppo Hera ha destinato al ciclo idrico integrato circa 208 milioni di euro e gli investimenti totali sul territorio sono il 16% in più rispetto alla media italiana. Nel solo territorio di Rimini, in particolare, il piano industriale al 2026 prevede investimenti nell’idrico per quasi 150 milioni di euro e solo nel 2023 saranno investiti 25 milioni di euro.

Il riuso delle acque

Per non sprecare e rimettere in circolo l’acqua, Hera, da anni si impegna a con lavoro continuo di ricerca di ambiti di miglioramento nell’utilizzo della risorsa idrica, di ottimizzazione dei sistemi, di realizzazione di interventi di riuso e recupero della risorsa. Nello specifico, tra i principali interventi che nel 2022 hanno permesso di raggiungere questo risultato c’è anche il riutilizzo delle acque reflue depurate grazie alla nuova linea a membrane per le sezioni di ispessimento e disidratazione fanghi presso l’impianto di Rimini.

Una nuova vasca di prima pioggia

Sono partiti a Cattolica i lavori per la realizzazione di una vasca di prima pioggia da cinquemila metri cubi, intervento che si integra nel più ampio progetto di riqualificazione del lungomare. L’opera comporta un investimento di oltre 10 milioni di euro e si pone a salvaguardia del mare, intervenendo sul sistema fognario per ridurre le criticità legate alla balneabilità della costa, e della città, in caso di eventi meteorologici intensi.

Piano di Salvaguardia della Balneazione

Il Psbo è la più grande opera di risanamento idrico attualmente in corso in Italia; un piano che, oltre a intervenire sul sistema fognario depurativo a tutela della balneabilità della costa, si concentra anche sulla salvaguardia idraulica, con l’obiettivo di incrementare la resilienza del sistema idrico anche in vista di eventi meteorologici estremi. Dopo Piazzale Kennedy, opera simbolo e in assoluto la più rilevante del Psbo per la sua complessità ingegneristica per la riqualificazione architettonica della città, lo scorso luglio è stato raggiunto un altro traguardo del progetto con la fossa Roncasso a Miramare: completamente riqualificata, è tornata alla sua funzione originale, quella di convogliare a mare le acque piovane. Durante la stagione balneare 2023 non ci sono stati divieti di balneazione in quella porzione di battigia.

Servizio idrico e i suoi costi

Avere le idee chiare in fatto di acqua non è semplice e proprio per questo il report fornisce alcune indicazioni.
Ad esempio, secondo il Libro bianco 2023 – Valore Acqua per l’Italia (The European House – Ambrosetti), oltre il 40% delle persone non sa che il servizio idrico comprende anche fognatura e depurazione, indispensabili per restituire all’ambiente un’acqua dalle caratteristiche idonee per esservi reimmessa: nelle bollette il 39% dell’importo va a coprire proprio questi costi.

Inoltre, solo il 12% delle persone conosce il costo del servizio per un metro cubo di acqua del rubinetto mentre la restante parte degli intervistati lo sovrastima o ignora del tutto. Nei territori Hera il costo medio per 1.000 litri di acqua è 2,3 euro, tra i più bassi d’Europa, poco più di 0,2 centesimi di euro al litro. Il suo utilizzo, al posto di quella in bottiglia, permetterebbe a una famiglia di tre persone un risparmio di oltre 570 euro all’anno.

A questo beneficio economico se ne aggiunge anche uno ambientale, costituito dal mancato consumo di plastica: il 53% dei clienti Hera beve acqua di rubinetto (sempre o a volte), evitando così l’utilizzo di circa 477 milioni di bottiglie di plastica e il loro trasporto. Se lo facesse il 100%, se ne eviterebbero oltre 1 miliardo. Ma chi non beve acqua di rubinetto perché lo fa? Sempre dallo studio Ambrosetti emerge come primo timore un livello di sicurezza basso. L’Italia però è tra i Paesi europei con la qualità più elevata.

Operazione trasparenza

Nei territori serviti dalla multiutility vengono effettuate oltre 2.800 analisi al giorno, un milione all’anno, dai laboratori del Gruppo Hera ma anche da Romagna Acque e dalle Asl territoriali, e tutte confermano che l’acqua è buona e sicura, a basso tenore di sodio, ricca di oligoelementi e con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia.

A questo proposito, nel report è possibile leggere l’etichetta dell’acqua con i valori, per ogni provincia, dei principali parametri analizzati, messi a confronto con i limiti di legge. Tra l’altro, è possibile verificare l’etichetta dell’acqua anche del proprio comune: è riportata nella bolletta e sul canale web di Hera dedicato all’acqua (gruppohera.it/acqua), dove si scoprono anche consigli su come risparmiare l’acqua corredati da una stima del risparmio per ognuno di essi, curiosità e risposte alle domande più ricorrenti.

Inoltre, con l’app gratuita l’Acquologo è possibile, tra le altre cose, essere avvisati sulle interruzioni programmate ed effettuare l’autolettura, mentre il Diario dei consumi - già disponibile per il 35% dei clienti di Hera e in graduale estensione - permette di confrontare i propri consumi di acqua con quelli di altri e potersi così migliorare.
Perché l’acqua è una risorsa preziosa e come tale occorre impegnarsi per risparmiarla e non sprecarla.

“L’acqua è un bene primario, come tale richiede operatori solidi, competenti e trasparenti. Come Gruppo Hera da anni diamo evidenza della nostra attività nel servizio idrico attraverso una rendicontazione chiara e completa – commenta Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera –. Il cambiamento climatico impone una gestione moderna della risorsa idrica, che ha un impatto decisivo sui cittadini e sull’intero ecosistema territoriale. La qualità e la sicurezza della risorsa idrica sono i due valori che il Gruppo persegue con risultati ancora al top nel settore grazie agli investimenti più alti della media italiana (nel 2022, 208 milioni destinati al ciclo idrico integrato, e gli investimenti totali sul territorio sono ben il 16% in più rispetto alla media italiana) che vanno nella direzione dell’innovazione e della resilienza. Uno per tutti il progetto di riuso delle acque depurate, in prevalenza a scopo irriguo, con l’obiettivo di riutilizzare almeno il 18% delle acque reflue depurate entro il 2030. Il patrimonio infrastrutturale del ciclo idrico gestito dal nostro Gruppo è inoltre caratterizzato da un alto tasso di innovazione: la digitalizzazione della rete è a buon punto, l'innovativa gestione dei processi operativi è poi caratterizzata da un elevato tasso di automazione e dall’intelligenza artificiale applicata alla manutenzione predittiva delle reti. Questo è il nostro modo di fare impresa, in piena coerenza con il nostro purpose, ovvero lo scopo, e in senso più ampio, la ragion d'essere del nostro Gruppo che racchiude i nostri valori, i nostri obiettivi ed esprime il ruolo "sociale" che vogliamo ricoprire sulle 3P Pianeta, Persone e Prosperità”.

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