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Sicurezza e tagli, "serve riforma profonda delle autonomie locali"

"Viene a cadere definitivamente il principio che dovrebbe essere alla base della revisione della spesa pubblica: l'invarianza dei servizi ai cittadini". E' quanto afferma il segretario provinciale riminese, Emma Petitti

"La bozza di regolamento messa a punto dal Viminale sulla revisione di Prefetture, questure e commissariati è l'ennesimo atto calato dall'alto da un Governo che sta affrontando il tema della riorganizzazione del territorio semplicemente in termini di tagli. Viene a cadere definitivamente il principio che dovrebbe essere alla base della revisione della spesa pubblica: l'invarianza dei servizi ai cittadini". E' quanto afferma il segretario provinciale riminese, Emma Petitti.

"Sin da questa estate abbiamo più volte affermato che la razionalizzazione delle Province non può essere affrontata per decreto, e che è impensabile che il riordino non sia legato ad una contestuale riforma di tutte le funzioni dello Stato sul territorio - chiosa Petitti -. Allo stesso modo non può essere un regolamento calato dall'alto a decidere di una questione cruciale per il nostro territorio quale è la sicurezza. Altro che invarianza dei servizi ai cittadini. In nome di un risparmio di un quinto della spesa si rischia di perdere l'intero sistema che oggi tutela l'ordine e la sicurezza di cittadini e ospiti di 27 comuni sulla costa e nell'entroterra".

"Di fronte ad un Governo che affronta il riordino in maniera contabilistica difendiamo la specificità e i numeri del territorio riminese, fatto di 17 milioni di presenze, di un sistema sociale, economico e turistico su cui in questi anni abbiamo investito rendendolo un'eccellenza - continua l'esponente democratica -. Chiediamo una riforma vera e profonda delle autonomie locali che superi i limiti dell'impianto delineato dal Governo con la legge attuale e porti a una riorganizzazione funzionale seria dello Stato, che vada di pari passo con il riordino degli enti locali. Sollecitiamo e siamo accanto ai rappresentanti del nostro territorio nelle sedi appropriate (dall'Upi, all'Anci alla Lega delle autonomie) perché si adoperino con forza per cambiare provvedimenti che rischiano di annullare quanto realizzato a Rim! ini e ne lla sua provincia in questi anni".

Marco Lombardi, consigliere regionale del Pdl, si è detto preoccupato per "la questione sicurezza con l’allocazione di Questura e Prefettura e per questo sottoscrivo l’appello del Prefetto Palomba. Questi Professori al Governo, non possono da un lato spingersi fino al limite della costituzionalità per proporre una riforma innovativa anche se inutile delle province e poi rimanere ancorati al conservatorismo di un vecchio Regio Decreto per legare la Questura e la Prefettura al capoluogo".

"Se il Governo vuole veramente essere innovativo e “tecnico” deve considerare attentamente e con i numeri alla mano, dove c’è più necessita di sicurezza e conseguentemente rivedere la distribuzione sul territorio di uomini e presidi in base  alle effettive esigenze - chiosa Lombardi -. In caso contrario, avremmo la prova provata  che la questione del riordino delle Province è una bufala mediatica che Monti ha voluto proporre per vendere fumo, mentre metteva le mani nelle tasche degli italiani. Della futura carriera politica di qualche Ministro tecnico non ci interessa nulla ma di offrire sicurezza ai cittadini della attuale provincia di Rimini ed ai milioni di nostri ospiti ci interessa eccome e quindi  saremo al fianco del Prefetto e del Presidente Vitali  per difendere le nostre giuste ragioni".
 

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