"Basta una scintilla negli occhi di un parroco di campagna e mio figlio mi chiede di andare in chiesa"
La segnalazione di un cittadino
Quando ero ragazzo il mio parco giochi era il cortile della nonna o la strada. C’erano la polvere o le macchine. Ho masticato polvere dando calci a qualsiasi cosa potesse rotolare, ero avvezzo e non avevo tanto bisogno di condividere le mie giornate con i miei simili. Oggi è diverso, la pandemia ha generato ansie e malessere e i nostri ragazzi hanno bisogno di stare insieme come non mai. Giocare, socializzare, condividere. Non è certo con lo smartphone che si sopperisce a questa mancanza ma c’è bisogno di centri di aggregazione, parchi e spazi aperti. Io abito a San Martino dei Mulini, una piccola frazione di Santarcangelo di Romagna e da qualche tempo mio figlio di undici anni mi chiede spesso “Papà posso andare alla chiesa?”. Alla chiesa di San Martino c’è un parco favoloso con campi da calcio, basket, tennis, tavoli e panchine, tutto illuminato e pulito.
Recintato e curato nei minimi dettagli, è un vero e proprio centro sportivo. Nel periodo estivo i volontari della parrocchia organizzano tornei di calcetto per i piccoli e per i grandi. Non è solo un giocare, ma è anche un educare a stare insieme, a fare i conti con gli avversari, le sfide, le vittorie e le perdite. Le famiglie stanno a guardare nell’immenso verde che circonda il parco e i ragazzi crescono insieme. Grazie a questo parco molte famiglie, anche da periferie limitrofe, si ritrovano a festeggiare insieme i piccoli eventi mangiando e giocando. Certo il merito di un parco così non è solo dei volontari ma dietro tutto questo c’è l’amore incondizionato di un parroco che è riuscito a mettere insieme un gruppo di persone a cui sta a cuore il viver bene del prossimo. Grazie a don Stefano un bel gruppo di volontari si è messo in gioco e ha contribuito a rendere il parco un vero centro di aggregazione. Don Stefano ha fissato le basi e alcuni lo hanno seguito, è qual è uno dei fondamenti cristiani se non il seguire. A volte senza accorgercene siamo come quei pescatori di duemila anni fa che hanno visto la fiamma e l’hanno seguita. Basta una scintilla, come quella che ho visto negli occhi di questo piccolo parroco di campagna. Quando mio figlio mi dice “Papà posso andare alla chiesa” io mi illumino di gioia.