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Promozione, il S. Ermete debutterà a Bellaria. Mister Pazzini: "Siamo più forti dello scorso anno"

"Spero di cuore di concludere questa stagione perché significherebbe parlare di calcio ma soprattutto comporterebbe il ritorno alla normalità”

Un’occhiata al campo e una al fuori: perché, e vale per tutti, prima di giocare, conviene informarsi, sugli arrivi, sugli eventuali ritardi di stagione, sulle coincidenze. Ancora tutto o quasi in stallo, tanti giocatori dei venticinque si sono allenati agli ordini del tecnico Pazzini, ma altri sono alle prese con la stagione balneare ancora da concludere. Non avendo a disposizione una bottiglia di spumante per festeggiare il primato dello scorso anno, en plein di successi ma senza la possibilità che l’oro valesse qualcosa -causa pandemia-,  il S. Ermete si è ritrovato ad assaporare la gloria perduta prendendo e mettendo il pallone al centro del proprio vissuto provando nuovamente a dare un senso alla nuova stagione: “Ho voluto allenare la squadra seguendo un programma di cinque settimane intenso. Non siamo ancora al completo, tanti giocatori stanno finendo la stagione balneare, quindi per lavoro non possono allenarsi, altri pur facendo parte dei venticinque, ancora non hanno avuto l’occasione di presentarsi al campo”.

Esordisce così il tecnico del S. Ermete Gianluca Pazzini, alle soglie della stagione ufficiale che vedrà la sua squadra debuttare nel torneo di Promozione Romagna, domenica prossima al Nanni di Bellaria: ”Lo scorso anno ottenemmo il successo di misura, sarebbe bello ripetersi. Luca Fusi è un grande tecnico, il Bellaria Igea Marina è una squadra molto giovane, ma gioca un calcio aggressivo e ben organizzato. Facondini e Bellavista sono i giocatori più temibili, in quanto sono in grado di finalizzare e inventare la giocata in ogni momento. Qualcosa dietro concedono, ma è normale, è una squadra formata e basata sulla crescita dei giovani, possiamo solo applaudire il lancio dei giovani nel calcio, sperando che qualcuno possa arrivare lontano.”

Il S.Ermete ha perso qualche pedina fondamentale, l’ex centrocampista del Rimini Ferrari, passato in estate al Pietracuta è sicuramente un duro colpo da digerire: “Quest’anno ritengo che la squadra sia più forte dello scorso anno. La dirigenza ha dovuto accontentare le esigenze dei ragazzi, lasciando partire qualcuno a malincuore, ma prontamente è intervenuta sul mercato piazzando i colpi giusti per un rafforzamento che ritenevamo necessario”.

Pazzini si sofferma, medita ed infine si lascia andare: ”Non posso negare che alcuni giocatori come Castiglioni, Molari e Zavattini mi mancheranno. Ho sempre creduto che in ogni spogliatoio ci fossero degli uomini in grado di fare da esempio e da chioccia per gli altri e devo dire che la loro importanza era notevole per me ma credo che altri potranno sentire maggiormente il peso della responsabilità venendo fuori da subito. E’ arrivato il loro momento!”.

L’intervista diviene ancora più interessante nei tratti finali quando il tecnico prosegue nel discorso della ripartenza: ”Questo è il mio quinto anno a S. Ermete. Posso dirti che il peso della borsa si sente eccome(!). Molti dei ragazzi che alleno devono tornare a quel clima abitudinario per affrontare una vita divisa tra lavoro  e calcio. Vedo i giovani in difficoltà ma anche tra i più esperti viene a mancare quel sapore che gli anni addietro si respirava senza neppure usare il linguaggio: oggi è tutto più difficile perché c’è ancora paura e mancano le certezze causa una pandemia che continua a caratterizzare il nostro vissuto. Spero di cuore di concludere questa stagione perché significherebbe parlare di calcio ma soprattutto comporterebbe il ritorno alla normalità”.

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