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Psoriasi, cos'è, sintomi e rimedi per questa “malattia sociale”

Sintomi, cause e rimedi di questa patologia cronica

La psoriasi è una patologia cronica infiammatoria, riconosciuta dal Ministero della Salute come malattia sociale, sia per la sua significativa diffusione che per le limitazioni che comporta nelle sue forme più gravi. Questa patologia, infatti, affligge oltre due milioni e mezzo di italiani non solo dal punto vita fisico ma anche emotivo, sociale ed economico.

Per alcuni la psoriasi può costituire poco più che un fastidio, mentre per altri può arrivare a compromettere seriamente la qualità di vita.

Nelle sue forme più gravi può arrivare a influenzare pesantemente la qualità della vita e la salute emozionale di chi ne soffre, provocando forti ansie riguardo al proprio aspetto fisico, fino ad arrivare a stati depressivi, tanto che il Ministero della Salute ha classificato la psoriasi come malattia sociale, sia per la sua significativa diffusione che per le limitazioni che comporta nelle sue forme più gravi.

Cerchiamo di capire cos’è la psoriasi, quali sono i sintomi con cui si manifesta e i suoi possibili trattamenti

Che cos'è la Psoriasi

La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle che assume solitamente carattere cronico e recidivante e che tende a seguire un corso ciclico con fasi acute (periodi in cui i sintomi sono manifesti e severi) e fasi di remissione (quando i sintomi sono leggeri o inesistenti).

La psoriasi è una patologia non contagiosa e abbastanza comune che, secondo le stime, interessa circa il 2-5% della popolazione italiana. Inoltre, tende ad avere la stessa incidenza nei due sessi, può comparire a qualsiasi età (con una maggiore incidenza tra i 16 e i 22 anni o tra i 57 e i 60 anni d’età) e tende a colpire maggiormente le persone con la pelle chiara.

I sintomi della psoriasi

La psoriasi può manifestarsi sotto diverse forme: la psoriasi pustolosa (nella quale compaiono piccole bollicine piene di pus), la psoriasi a placche (che rappresenta circa l'80% delle forme di psoriasi), la psoriasi guttata (chiazze molto numerose e di piccole dimensioni), la psoriasi inversa e la psoriasi eritrodermica (dove l’eritema interessa tutta la pelle, accompagnandosi a stati febbrili e una maggiore infiammazione e desquamazione).

Nella sua forma più comune, ovvero la psoriasi a placche, questa patologia si manifesta con aree ispessite (placche eritematose e rotondeggianti, chiaramente delimitate ai bordi) molto desquamate di colore rosso o biancastro, che possono essere ricoperte da squame argentate. Le placche psoriasiche possono essere di diverse dimensioni, possono provocare prurito e compaiono in genere su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e zona lombare della schiena, ma possono essere estese anche a tutto il corpo. 

Tra i sintomi più frequenti della psoriasi possiamo quindi trovare:

  • placche e papule;
  • eritema (arrossamento);
  • desquamazione;
  • prurito;
  • sensazione di tensione;
  • bruciore.

È importante sapere, inoltre, che la psoriasi non è in alcun modo contagiosa: proprio per questo, stare vicino o toccare una persona che ne è affetta non comporta in alcun modo una trasmissione della malattia.

Le cause della psoriasi

La psoriasi è una patologia della pelle che rientra nella macro-categoria delle dermatiti, termine con il quale vengono definite tutte le infiammazioni della pelle. Ad oggi non è ancora del tutto chiaro quali siano le cause specifiche della psoriasi, ma si ritiene che sia una malattia multifattoriale, che deriva quindi dall'interazione di numerosi fattori predisponenti.

Nella maggior parte dei casi sembra che la componente genetica e lo stress svolgano un ruolo importantissimo nello sviluppo di questa patologia, soprattutto in quei soggetti con attitudine a somatizzare a livello cutaneo (skin reactors), come anche un sistema immunitario indebolito e diversi fattori ambientali. 

Le possibili cause della psoriasi possono essere:

  • predisposizione genetica, 
  • stress
  • problemi del sistema immunitario, 
  • traumatismi della pelle
  • infezioni streptococciche e processi infettivi 
  • assunzione di alcuni farmaci – tra cui corticosteroidi sistemici, beta bloccanti, il litio, i sali d'oro e gli antimalarici di sintesi.

La psoriasi, inoltre, tende a seguire un corso ciclico, con fasi di remissione, in cui non è presente alcun sintomo, e fasi di riacutizzazione, dove la malattia si ripresenta o peggiora. Le riacutizzazioni sono più comuni nelle persone in sovrappeso, fumatrici, o con infezione da HIV, e possono essere scatenate da:

  • lesioni cutanee
  • ustioni solari
  • infezioni, come raffreddori e faringite
  • clima invernale
  • consumo di alcol
  • elevati livelli di stress
  • l’assunzione di alcuni farmaci.

Trattamento: come curare la psoriasi

Anche se, ad oggi, non è possibile guarire completamente dalla malattia, sono disponibili diversi farmaci e terapie in grado di evitare il peggioramento della psoriasi e di mantenere sotto controllo la fase attiva dell'infiammazione, determinando periodi di remissione.

Il trattamento della psoriasi prevede l'utilizzo di emollienti, farmaci topici (analoghi della vitamina D, retinoidi, catrame, antralina e corticosteroidi), assunzione di probiotici e/o integratori specifici, fototerapia e, nelle forme più gravi, terapie sistemiche (metotrexato, ciclosporina o farmaci biologici).

L'estrema varietà delle forme cliniche presuppone iinfatti interventi terapeutici diversi e personalizzati in base al tipo di psoriasi ed alla gravità dei sintomi. Non è quindi possibile stabilire a priori l'efficacia di una cura, poiché dipende dalla risposta individuale: ciò che può risultare efficace in un paziente, potrebbe risultare poco utile in un altro. 

Inoltre, dato il suo carattere cronico, la psoriasi necessita di una cura costante e regolare, esattamente come avviene per altre malattie quali il diabete e l'ipertensione. È quindi utile effettuare controlli specialistici dermatologici periodici, sia per individuare immediatamente la presenza di eventuali complicanze, sia per accertarsi che le misure terapeutiche intraprese siano efficaci e prive di effetti collaterali.
Infine, non bisogna dimenticare che, oltre alle terapie mediche, può giovare moltissimo al paziente lavorare anche sulla riduzione dello stress. Proprio per questo, è bene concedersi dei momenti di relax, dedicarsi alla cura dei propri hobby e svolgere regolarmente attività fisica, così da scaricare le tensioni quotidiane.

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