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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Cento studenti alla cerimonia della “Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità”

Durante la commemorazione diversi sono stati gli interventi finalizzati al coinvolgimento dei ragazzi nella memoria “di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane"

Quasi un centinaio di studenti riminesi hanno partecipato alla cerimonia per la “Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità”, con la deposizione della corona di fiori al “Giardino dei Giusti”, il monumento nel Parco XXV Aprile. Un momento particolare, molto sentito e partecipato, a cui hanno partecipato anche: l’artista Vittorio D’Augusta, accompagnato dalla moglie Patrizia Sacchini, parente di Virgilio Sacchini, uno dei Giusti citato nella targa del monumento; l’assessora Francesca Mattei; lo storico Daniele Susini; Fabio Cassanelli, per lo staff di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini, alcuni parenti dei Giusti i cui nomi sono incisi nella targa del monumento e diversi cittadini.

Una cerimonia a cui hanno preso parte gli studenti della III^ “G” e della III^ “E” dell’Istituto Comprensivo Fermi di Viserba che, insieme alle loro insegnanti recentemente hanno partecipato al progetto coordinato dallo storico Daniele Susini  - con la collaborazione dell’Ass. Naz. Vittime Civili di Guerra Sez. Rimini e dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della provincia di Rimini. Un’iniziativa che fa parte dell’attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini. A loro si sono aggiunti i ragazzi della I^ “S” e della II“O” dell’Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato "L.Battista Alberti” che, accompagnati dalle  loro insegnanti, hanno voluto essere presenti alla cerimonia come momento conclusivo di un percorso educativo, fatto in aula in memoria dei Giusti.

Durante la commemorazione diversi sono stati gli interventi finalizzati al coinvolgimento dei ragazzi nella memoria “di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani”. Come cita la Legge del 2017, che ha istituito in Italia "Giornata dei Giusti dell’umanità".

“L’esempio die Giusti - ha ricordato ai ragazzi l’Assessora Francesca Mattei - deve servirci per riuscire a compiere quelle scelte coraggiose che anche oggi sono necessarie, anche fra i i più giovani, per stare dalla parte dei più deboli e dare un segnale di solidarietà verso chi rimane indietro. Da loro abbiamo imparato a prestare attenzione a ciò che accade intorno a noi e decidere autonomamente, senza seguire la massa, andando anche contro corrente se necessario, che non significa infrangere le leggi a prescindere, ma significa sviluppare un senso critico che ci permetta di distinguere cosa è veramente giusto. Una cosa che non è sempre semplice e che  quella volta i nostri concittadini,  i cui nomi sono incisi su questa targa, hanno pagato personalmente anche con la propria vita”.

Sono seguiti anche altri interventi importanti tra cui quello di Milena Giorgetti, (figlia di Luigi e nipote di Ezio, i cui nomi sono incisi nella targa del monumento riminese) che ha ricordato la figura del nonno e in particolare il coraggioso episodio del soccorso, prestato a chi scappava da quelle atrocità, fornendo loro i documenti personali necessari per raggiungere la propria terra e mettersi in salvo.

“Abbiamo il dovere di scegliere, sempre - ha dichiarato l’artista Vittorio D’Augusta che ha ricordato due episodi della sua infanzia, legati alle deportazioni degli ebrei -. Questi incontri così partecipati anche dai più giovani, hanno oggi un’importanza fondamentale per rinnovare il senso di umanità e di giustizia di cui c’è bisogno per fare memoria. Una memoria che appartenete a tutti, senza distinzioni”.

Gli eventi organizzati per la “Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità”, proseguiranno poi anche il giorno successivo - martedì 7 marzo alle ore 17 - nella sala degli Arazzi al Museo della Città, con l’incontro “Non posso fare diversamente”, la vita di Fernanda Wittgens tra solidarietà e arte (dal 2014 Giusta dell'Umanità). Un incontro inserito nel cartellone delle iniziative per il mese dedicato alla giornata internazionale della donna, guidato da Patrizia Di Luca, Università degli Studi Repubblica di San Marino e Francesca Panozzo, MEB-Museo Ebraico di Bologna.  L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini (Informazioni al 054124730 - Ingresso libero, fino ad esaurimento posti disponibili).

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