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Economia Riccione

Estate 2015, il caldo ha premiato gelaterie e spiagge. Penalizzati pub e negozi

"I dati emersi, grazie al contributo di 53 associati Cna, fanno pensare ad una stagione di luci ed ombre", viene evidenziato da Cna Riccione

Come ogni anno al termine della stagione turistica, Cna Riccione ha presentato un questionario agli associati per avere riscontri attendibili sull’andamento e fare un bilancio della stessa. "Destinatari del sondaggio sono le attività di artigianato di servizio - esordisce Daniela Angelini, responsabile della sede di Cna di Riccione -. come gelaterie, rosticcerie, piadinerie; gli stabilimenti balneari, le attività commerciali, i pubblici esercizi; le attività maggiormente coinvolte nel turismo. I dati emersi, grazie al contributo di 53 associati Cna, fanno pensare ad una stagione di luci ed ombre".

Il fattore clima ha inciso in modo positivo sui fatturati delle attività legate all’Artigianato di Servizio ma soprattutto per gli stabilimenti balneari - afferma Angelini -. Le attività di questo settore che maggiormente hanno beneficiato sono le gelaterie, yogurterie e frutterie che hanno registrato un aumento medio di fatturato del 15%. Più statica la situazione per le rosticcerie, che rispetto all’anno precedente denunciano una flessione dei consumi dei loro prodotti, che imputano alla minor capacità di spesa dei clienti, alla diminuzione della clientela giovanile ed in parte al caldo".

Continua Angelini: "Alla domanda di un giudizio sul tema dell’abusivismo commerciale e dell’ordine pubblico in città, le risposte sono omogenee nel riconoscere che entrambi i fenomeni sono sotto controllo. Il giudizio sugli eventi organizzati sul territorio sia da parte dell’Amministrazione che dei Comitati d’Area è positivo. Alla domanda se avessero avuto suggerimenti da dare, la risposta in parte è stata di investimenti maggiori sulla promozione all’estero e la richiesta di una maggiore elasticità all’Amministrazione Comunale tenendo presente che Riccione è una città turistica a cui non è possibile mettere troppi vincoli".

Il gran caldo ha permesso agli stabilimenti balneari di registrare un aumento del volume d’affari del 15%. "Anche per loro il tema dell’abusivismo e dell’ordine pubblico è sotto controllo e il giudizio sugli eventi è tutto sommato positivo. Il problema serio per loro è il fenomeno erosione e si appellano all’Amministrazione Comunale per la ricerca di una soluzione attraverso interventi strutturali, in considerazione delle importanti somme messe attualmente a disposizione dalla Regione e dal Governo", chiarisce Angelini.

E' il commercio ad essere il settore con il primato del segno negativo, con percentuali variabili e nella media del -20%. "Gli operatori interpellati, buona parte della zona centrale, imputa il dato ad una molteplicità di cause: il caldo che ha trattenuto i turisti in spiaggia, minor capacità di spesa propria del target turistico che si è abbassato - osserva Angelini -. Nella zona centrale questo abbassamento viene imputato alla complessiva diminuzione di qualità dell’offerta commerciale di Viale Ceccarini, dove vanno scomparendo marchi prestigiosi lasciando posto a marchi rivolti ad un target basso".

"A questo si aggiunge una diminuzione del pubblico giovanile (che tende a consumi maggiori) e non ultimo per importanza la situazione ancora problematica dell’aeroporto che ha ridotto drasticamente la presenza di turisti russi - prosegue la responsabile di Cna -. Positivo il giudizio sugli eventi, anche se non di tutti gli intervistati; alla domanda sui suggerimenti molti propongono una strategia turistica (secondo loro mancante) che prenda in considerazione tutte le componenti della struttura economica riccionese, non solo gli albergatori e senza demonizzare il pubblico giovanile".

Quello dei pubblici esercizi è il settore, tra i 53 esercizi che hanno risposto, più critico del sondaggio. "Tendenzialmente ha registrato un calo di fatturato che si aggira tra il 5% nei ristoranti e che arriva ad un meno 15% nei bar e pub - osserva Angelini -. Tra le motivazioni apportate dai ristoratori vi sono il calo di presenze (dato però non confermato dall’Osservatorio Turistico Provinciale), la bassa capacità di spesa, il caldo che ha fatto preferire i locali in spiaggia A queste cause che hanno creato criticità si è aggiunto il nuovo regolamento comunale sullo spegnimento della musica alle 00,30 che ha anticipato il deflusso dei clienti con la conseguente perdita di incassi".

"Il giudizio sugli eventi da parte di questi operatori è discreto - conclude la responsabile di Cna -. Tra le problematiche riscontrate durante l’Estate vi è l’introduzione a stagione in corso da parte dell’amministrazione comunale di provvedimenti dell’ultima ora (il regolamento comunale di cui sopra), l’abbassamento del target turistico e la mancanza di una strategia turistica".

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