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Economia Riccione

Fino a sabato Riccione ‘capitale’ dell’artigianato

Dal 19 al 21 aprile 700 persone tra Segretari, Direttori e funzionari delle 120 Associazioni territoriali e 20 Federazioni regionali di Confartigianato di tutta Italia parteciperanno alla Convention dei Servizi associativi

Riccione sarà per tre giorni la ‘capitale’ dell’artigianato. Dal 19 al 21 aprile 700 persone tra Segretari, Direttori e funzionari delle 120 Associazioni territoriali e 20 Federazioni regionali di Confartigianato di tutta Italia parteciperanno alla Convention dei Servizi associativi. Quest’anno il tema della Convention è “Per le imprese: una nuvola di idee per sviluppare condivisione e crescita”. Che significa: sfruttare le potenzialità della tecnologia, delle opportunità offerte dalle applicazioni di cloud computing e dai social media per aiutare lo sviluppo e il rilancio delle piccole imprese”.

“La scelta di Riccione per la nostra Convention – spiega Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato – non è casuale. Questo territorio è un esempio virtuoso di operosità e di intraprendenza, in cui proprio l’artigianato e la piccola impresa esprimono molte eccellenze”. “E su questi elementi di valore – aggiunge Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato - Confartigianato punta per dare risposte alla crisi e per offrire speranze ai giovani, ai quali bisogna insegnare che nell’artigianato c’è un futuro di lavoro e di gratificazione economica”.

 La Convention Servizi è l’appuntamento che Confartigianato organizza ogni anno per fare il punto sulle attività di servizio per gli imprenditori svolte presso le 1.215 sedi della Confederazione attive in tutto il Paese. Servizi che vanno dal fisco al credito, dalla contrattazione alla semplificazione amministrativa, dalla green economy e energia all’export e all’innovazione tecnologica, fino ad arrivare alle attività dei Caf e alle iniziative per i pensionati e le persone anziane.

“Confartigianato – fa rilevare Cesare Fumagalli - aiuta gli imprenditori a costruirsi soluzioni ‘su misura’, ad esempio per risolvere i problemi di finanziamento, oppure per pagare meno l’energia, oppure, ancora, per gestire al meglio i rapporti contrattuali”. In pratica, Confartigianato è impegnata a sostenere e migliorare la competitività delle imprese, offrendo loro servizi che non siano soltanto quelli di mero aiuto a rispettare obblighi e a pagare oneri allo Stato.

Si tratta di un salto di qualità imposto dai nuovi bisogni degli imprenditori e dai drammatici effetti della crisi. “La nuova frontiera dei servizi associativi – sostiene Fumagalli - consiste nel sostenere e rilanciare iniziative di mutualità, solidarietà, di sussidiarietà rispetto alle carenze dei servizi pubblici segnalate dagli imprenditori”. “Non possiamo – sottolinea il Segretario Generale di Confartigianato - aspettarci sempre e soltanto una risposta pubblica a tutto. Si tratta di spingere sulla responsabilizzazione e sull’autoorganizzazione per proporre le soluzioni più adatte alle diverse esigenze dei cittadini e degli imprenditori”.

Il messaggio che uscirà dalla Convention è chiaro: meno Stato e più società. Per far fronte alle carenze del sistema pubblico, ci si associa dal basso per gestire servizi, per correggere e controllare meglio ciò che fa lo Stato, i privati si organizzano per dare risposte ai bisogni dei cittadini e alle esigenze di sviluppo della comunità imprenditoriale. Insomma, quello che Confartigianato fa da oltre 60 anni. Ed è una sfida che viene  rilanciata alla Convention dei servizi associativi con l’obiettivo di fornire risposte sempre più efficaci alle esigenze di sviluppo della comunità imprenditoriale e delle persone che guidano le imprese.

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