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Economia

Il Codacons lancia l'allarme: "Le tariffe assicurative tornano a crescere"

L'associazione dei consumatori segnala un rincaro, a livello regionale, del +2,3% rispetto al trimestre precedente

Brutte notizie per gli automobilisti dell’Emilia Romagna. Dopo anni di flessione tornano infatti a crescere le tariffe rc auto praticate in regione, nonostante la minore incidentalità registrata sulle strade e quindi i minori costi a carico delle compagnie di assicurazione. Lo denuncia il Codacons, che diffonde oggi un rapporto elaborato dall’associazione sulla base dei dati Ivass e Istat. Assicurare un’auto in Emilia Romagna costa oggi mediamente 422,4 euro all’anno (contro una media nazionale di 420 euro) con una crescita delle tariffe del +2,3% rispetto al trimestre precedente, spiega l’associazione. Un rincaro che non appare giustificato, considerato che nella regione, in base agli ultimi dati Istat disponibili e riferiti al 2016, rimangono sostanzialmente stabili gli incidenti stradali, mentre il numero di vittime della strada si riduce sensibilmente con un decremento del -5,8% e cala anche il numero di feriti (-0,8%).

A livello provinciale Bologna è la città dove l’Rc auto costa di più (465,5 euro), seguita da Rimini (452,8 euro), Ravenna (439,0 euro), Reggio Emilia (420,2 euro), Modena (411,1 euro), Parma (399,8 euro), Forli-Cesena (399,5 euro), Piacenza (388,9), Ferrara (376,8), a dimostrazione delle forti differenze che si registrano all’interno della stessa regione.

Il comparto assicurativo rimane uno dei settori più delicati per i consumatori, sia perché incide in modo evidente sui bilanci delle famiglie, sia perché è assai difficile districarsi nel caos di tariffe, offerte, condizioni, contratti e clausole e far valere le proprie ragioni di fronte ai colossi assicurativi. In soccorso degli utenti il Codacons ricorda che è ancora possibile usufruire dello “scudo legale” messo a disposizione dall’associazione: una copertura assicurativa che difende anche dalle stesse compagnie di assicurazioni, perché copre le spese per l’assistenza giudiziale e stragiudiziale, senza alcuna franchigia né numero massimo di sinistri, per controversie che includono una moltitudine di settori, tra cui telefonia, banche, energia e le stesse assicurazioni

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