La denuncia sulla crisi climatica si fa corpo e movimento con la danza del brasiliano Bruno Freire
È il coreografo e danzatore originario di São Paulo in Brasile Bruno Freire a chiudere la prima edizione di Krakk, programma di residenze artistiche promosso da Santarcangelo Festival che in più di un anno ha accolto al Lavatoio 13 compagnie italiane e internazionali in fase di creazione e ricerca. Freire, dopo due settimane di studio, presenta al pubblico giovedì 16 febbraio alle ore 21:00 l?indagine coreografica per ?Life is not useful or It is what it is?: il lavoro dell?artista, che riattraversa le parole dell'attivista indigeno Krenak ? una delle voci politiche più importanti del Brasile contemporaneo insieme ad altri intellettuali indigeni come David Kopenawa e Daniel Munduruku ? si traduce in una conferenza danzata in cui la denuncia della crisi climatica si fa corpo e movimento intrecciando suono, testo e carne. Freire, che da anni vive in Europa, decide di restituirci tutta la violenza delle politiche estrattiviste e colonialiste che tutt'oggi vengono perseguite nella sua terra d?origine: un grido che dalle foreste amazzoniche sembra riecheggiare fino a qui.
?Bruno Freire
Bruno Freire è un artista, coreografo e performer di São Paulo, Brasile. Dopo aver studiato comunicazione e semiotica ed essersi laureato in danza e performance alla PUC-SP (Brasile), è partito per l?Europa per seguire il programma di master coreografico ex.e.r.ce a Montpellier (2013-2015). Durante la sua formazione si è dedicato all?architettura, al video, al teatro, alla fotografia, alla poesia, alla performance e all?essere semplicemente un viaggiatore. Vive tra Brasile, Francia e Belgio. In Brasile lavora principalmente con Sheila Ribeiro, Cristian Duarte e Thelma Bonavita, e recentemente ha collaborato con Mette Ingvarsten e Radouan Mziriga.
Krakk
Krakk è stata l?occasione per gruppi, artiste e artisti di realizzare un periodo di sviluppo e ricerca su progetti in fase di creazione. Il programma è stato lanciato nel novembre 2021 tramite una open call pubblica e, a fronte della quantità e della qualità delle proposte ricevute (284 in tutto), è stato deciso di espanderne il periodo di apertura, pensato inizialmente per 6 artisti in 3 mesi, allargato poi a 13 compagnie fino a coprire la prima parte del 2023. Gli ospiti della prima edizione: Camilla Montesi, Elena Bastogi, Emilia Verginelli, Davide Valrosso, Maria Luigia Gioffrè, Massimo Monticelli, Virginia Landi e Tajana Motta, CollettivO CineticO, Elisabetta Consonni, collettivo Cantieri / Coulon / Primultini, Karina Pino, Manzoni / Cherchi, Bruno Freire.
L?ingresso è gratuito.