Una travolgente vita da Arlecchino
Il 21 febbraio, al Salone Snaporaz di Cattolica, Ferruccio Soleri – interprete per Giorgio Streheler di ‘Arlecchino servitore di due padroni’ - si racconta a metà tra vita vissuta e palcoscenico in Una vita da Arlecchino di Yannis Hott con la regia di Mario Mattia Giorgetti, un appuntamento imperdibile per gli amanti del grande teatro italiano che vede, in questo attore, uno dei suoi più importanti testimoni.
Era un giovanotto magro e agile quando nel ‘63, due anni dopo la morte di Marcello Moretti, Giorgio Streheler diede la parte di Arlecchino a Ferruccio Soleri che ha portato quella maschera incessantemente, eccetto qualche sporadica parentesi, in tutta la sua lunga carriera: 54 anni di repliche, quasi 3mila rappresentazioni in 40 paesi del mondo e per oltre due milioni di spettatori.
Ancora oggi, a 87 anni d’età, il ruolo di Arlecchino nel mitico spettacolo del Piccolo è suo: Ferruccio Soleri racconta la sua acrobatica maschera, dominata da fame, astuzia, paura e poesia, sul solco della sua vita privata, svelandoci l’ambiente fiorentino in cui si è formato e gli artisti che sono stati suoi compagni di strada. Un incontro ravvicinato con un grande attore in una sorta di conferenza-spettacolo tra proiezioni, autobiografia, aneddoti e ricordi. Un appuntamento in cui Arlecchino finalmente mostra il volto dell’attore.
La tournèe, iniziata nei teatri gestiti da ATER circuito regionale dell’Emilia Romagna, dal teatro “Laura Betti” di Casalecchio di Reno, prosegue giovedì 22 febbraio alle 21 all’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola (MO).