La vocazione turistica della Riviera “mette in mostra” come si è evoluta nel tempo l’idea di villeggiatura
La suggestiva cornice della Torre Saracena (via Torre, 75), mercoledì 26 luglio alle ore 20:30 inaugura la nuova mostra dal titolo “Dettagli di una vacanza. Percorso visivo tra miti, riti e figure della villeggiatura a Bellaria Igea Marina”. Un progetto espositivo che racconta la trasformazione di un territorio, alla scoperta della sua vocazione turistica: come si è sviluppata l’idea della villeggiatura prima e della vacanza poi, i cambiamenti dei costumi e delle abitudini legate al tempo libero, alle ferie.
Nel percorso, Bellaria Igea-Marina è presa come esempio emblematico delle trasformazioni che hanno investito l’Italia a partire dalla fine dell’Ottocento, quando piccole comunità dedite all’agricoltura e alla pesca scoprono una vocazione turistico balneare che ne avvia la trasformazione. Nel secolo scorso, il mare, ma soprattutto la spiaggia, non erano considerati luoghi in cui villeggiare, fino a quando la medicina esaltò le proprietà terapeutiche dei bagni di mare. Da qui, la nascita dei primi capanni sulla spiaggia e dei villini, poi divenute pensioni. Ma è nel secondo dopoguerra che si consolidò il fenomeno delle vacanze di massa legato al boom economico, al diffondersi del benessere e del consumismo. La riviera romagnola diventò così il luogo in cui riposarsi, divertirsi, scoprire la spiaggia e il mare: una vacanza per tutti, con il fondersi ritualmente nella folla dei turisti, nelle spiagge fitte di ombrelloni, che diventerà fattore identificativo di un’epoca. “Dettagli di una vacanza”fa dunque appello alla memoria collettiva della vacanza bellariese – e in generale tipica della riviera romagnola - in un percorso di avvicinamento che chiama in causa il visitatore, la sua curiosità, il desiderio di scoprire e di riconoscersi.
Il visitatore della mostra si potrà imbattere ad esempio in una fotografia scattata nella metà degli anni Sessanta, la quale ritrae giovani che corrono sul bagnasciuga tenendosi per mano: non modelli, né influencer, ma ragazzi come tanti che si divertono in vacanza. L’invito è quindi quello di osservare, con o senza lente d’ingrandimento, la complessità dei piani e dei campi, le azioni che si svolgevano in spiaggia, la partecipazione di massa. Cosa è cambiato in questi anni? Come si sono evoluti i costumi e le abitudini? Sono le domande a cui l’esposizione cerca di dare una risposta, invitando alla scoperta, all’avvicinamento e all’osservazione.
L’allestimento sarà visitabile tutte le sere (tranne il lunedì), dalle ore 20:30 alle ore 22:30 e fino a domenica 13 agosto; un percorso progettato per adattarsi alle caratteristiche di un ambiente atipico e originale quale è la Torre Saracena, edificio eretto nel 1673 dalla Camera Apostolica per difendere la popolazione della costa dalle invasioni provenienti dal mare.
Due le visite guidate in programma, entrambe della durata di un’ora: la prima, nella serata di mercoledì 26 luglio durante il corso dell’inaugurazione, mentre la seconda martedì 8 agosto alle ore 20:30.