Torna Itinerari letterari, tra gli ospiti Dacia Maraini
Per il terzo anno a San Giovanni in Marignano tornano gli Itinerari Letterari. A fare da filo conduttore, quest’anno, degli esseri quasi mitologici che ci porteranno alla scoperta di Storie di umani quasi comuni perché ciò che accomuna i cinque incontri che si succederanno, è la presenza, nei romanzi di cui si parlerà e non solo, di storie apparentemente comuni, appunto, come quasi le storie di ognuno di noi, che, però, nel momento in cui si fanno letteratura diventano quasi comuni, dove tutto l’accento è sulla parola quasi.
Si parte l'8 marzo con Dacia Maraini che parlerà del suo ultimo libro "Corpi felici", dove l’autrice ripercorre alcune tappe della sua vita, da quell’infanzia in Giappone, terribile e mitologica ad un tempo, fin dentro i suoi sogni e le sue paure più profonde, le stesse da cui sgorgano le incessanti rivoluzioni che la Maraini ha vissuto. Il 15 marzo arriverà Fabio Geda per portarci da una domenica all’altra: da quella in cui lo incontreremo a Una Domenica di novembre, quella che dà il titolo al suo ultimo libro, in cui si racconta la storia di un giorno, ciò che in un giorno può avvenire. È una storia dei nostri giorni. Il 22 marzo Giampaolo Simi ci porterà in più di una “storia quasi comune”, guidandoci nelle vite di sei giudici popolari che il caso ha fatto incontrare per dirimere le fitte trame di un atroce duplice omicidio. Un giallo per raccontare l’essere umano.
Più generazioni quasi comuni si dispiegano invece nel nuovo romanzo di Giorgio Fontana, una delle penne più mirabolanti nella letteratura italiana contemporanea che si è cimentao in un romanzo storico e corale con cui «ha voluto affrontare con le armi della letteratura la povertà e il riscatto, la fede e la politica, il coraggio dei deboli e la violenza dei forti». A chiudere questa rassegna, Andrej Longo e il suo libro dal titolo L’altra madre dove racconta Napoli con uno sguardo obliquo lontano dai canoni con cui di solito viene raccontata. Una storia di intrecci in cui un ruolo importante è affidato alle donne, madri in questo caso, come a chiudere alla perfezione il cerchio che si aprirà a partire dall’8 di marzo.