All'Astra luci su Dostoevskij con Silvano Petrosino
Venerdì 23 marzo salirà sul palco dell'Astra di Misano, alle 21, Silvano Petrosino accompagnato dall'attrice Alessia Canducci con La leggenda del grande inquisitore Dostoevskij, uno dei vertici della letteratura mondiale.
Millecinquecento anni dopo la sua morte, a Siviglia, Cristo torna sulla terra. Cammina per le strade della città spagnola dove, alla presenza di tutti i cittadini, il cardinale Grande Inquisitore sta consegnando al rogo un centinaio di eretici. Il suo arrivo è silenzioso, eppure il popolo lo riconosce, lo circonda, è pronto a seguirlo. Ma in quel momento il Grande Inquisitore attraversa la piazza, si ferma a guardare la folla, incupito. Poi ordina alle sue guardie di catturare Cristo e rinchiuderlo in prigione. Nell'oscurità del carcere, il vecchio e potente ministro della Chiesa pronuncia contro il Messia un fortissimo atto d'accusa, condannandolo a morte. In questo episodio, dalla dignità autonoma, dei Fratelli Karamazov Fëdor Dostoevskij afferma il proprio pensiero filosofico-religioso: la libertà dell'essere umano si basa su una fede senza dogmi e miracoli, senza gerarchie e autorità, contrapposta alla dottrina che in nome di un mandato superiore e indiscutibile sottrae agli uomini la consapevolezza di sé e il libero arbitrio.
Petrosino studioso di filosofia contemporanea, si è occupato prevalentemente dell’opera di M. Heidegger, E. Lévinas e J. Derrida. Oggetto dei suoi studi sono la natura del segno, il rapporto tra razionalità e moralità, l’analisi della struttura dell’esperienza con particolare attenzione al rapporto tra la parola e l’immagine. Insegna Semiotica presso l’Università Cattolica di Milano. Tra i suoi scritti piu' recenti: L'idolo: teoria di una tentazione dalla Bibbia a Lacan (Mimesis, 2015) Le fiabe non raccontano favole : credere nell'esperienza (Il melangolo, 2013); Soggettività e denaro : logica di un inganno (Jaca book, 2012); Cercare il vero. Beati quelli che non costruiranno templi senza mura (edizioni San Paolo, 2014); Emmanuel Lévinas.. Le due sapienze (Feltrinelli, 2017).