“Brindare con gli occhi” in mostra le eccellenze dei vini riminesi
Nelle sale delle teche del Museo della Città di Rimini, dal 4 settembre al 3 ottobre, è possibile visitare la mostra dal titolo: “Brindare con gli occhi. Comunicare/Degustare le eccellenze dei vini del Riminese. Etichette e cartoline”. La mostra sarà inaugurata il 4 settembre alle ore 17.30. L’ingresso è gratuito. L’esposizione, ideata da Giorgio Conti ed Elia Barbiani degli Archivi della Modernità di Venezia, con la collaborazione di Patrizia Poggi, ha tre dimensioni: retrospettiva, prospettiva e propositiva.
Retrospettiva, in quanto intende ricostruire tramite oggetti, opere d’arte e documentazioni, a volte inedite, la storia della viticoltura e delle cantine eccellenti del territorio riminese, dal ‘900 ai nostri giorni. In particolare risalto l’attività produttiva di un protagonista del vino sangiovese, Isaia Sancisi di Santarcangelo, la cui produzione riscosse notevoli successi in Italia e nel mondo. Un percorso di eccellenza che ha ricevuto un riconoscimento internazionale dall’Associazione Nazionale Città del vino, avendo inserito il Rebola e il Sangiovese, tra i vini premiati al XIX concorso enologico internazionale Città del Vino 2021. L’ideazione del premio è stata promossa da Alfredo Monterumisi, referente dell’Ambasciata delle Città del Vino d’Europa, sede di Rimini, per celebrare il centesimo anniversario della nascita di Federico Fellini (1920-2020), slittato di un anno a causa della pandemia, come lo stesso concorso enologico. La premiazione avverrà sabato 4 settembre, alle 16,30, presso il Museo della Città alla presenza di rappresentanti nazionali dell’Associazione.
La prospettiva cerca di rispondere alla domanda: “Come si comunicano le eccellenze dei vini tramite le etichette?” Grazie alla collaborazione di LABA Libera Accademia di Belle Arti, sede di Rimini e la docente Maria Cristina Serafini, gli studenti del corso di Graphic Design si sono cimentati nel dare immagine alle tipologie dei vini più importanti del Riminese. Le bottiglie sono state collocate in teche, a mo’ di “teatrini”, dove gli oggetti vintage e opere d’arte dialogano con le bottiglie con le nuove etichette progettate ad hoc. Sempre le etichette, ma in questo caso quelle d’artista, d’autore, curiose o con materiali inediti dalla ceramica ai ricami, dal Pop up al green, sono le protagoniste di una sezione speciale della mostra.
Conclude l’esposizione la dimensione propositiva quella che riflette sulla progettazione di una Wine Land della Romagna che, in maniera consortile, sappia valorizzare le potenzialità e le diversità della viticoltura e della vinificazione che vanno dal territorio Ferrarese al Riminese, passando per l’entroterra romagnolo. Un progetto che dovrà confrontarsi con le sfide dei cambiamenti climatici, della sostenibilità integrata (ambientale, economica e socio-culturale) e con le opportunità finanziarie offerte dalla PAC (Politica Agricola Comunitaria). Un progetto che intende promuovere altri turismi, come ad esempio l’enoturismo, soprattutto tramite la valorizzazione dei paesaggi eco- culturali rurali, che dovranno essere studiati, tutelati e “fotografati” al pari di quelli naturali. Una nuova strategia eco-economica Glocal (Globale e Locale assieme). Un progetto come la Wine Land dovrà far parte anche di un piano strategico ad hoc regionale, partecipato e condiviso sia dagli Enti Locali, sia dai produttori e dai cittadini.
Il 16 settembre, alle 16,30, al Museo della città di Rimini, ci sarà un evento, gratuito su prenotazione, dal titolo: “Come si degustano i vini? Dall’apprezzamento al prezzo.” Il docente Francesco Angelini dell’Università di Bologna, sede di Rimini, in collaborazione con l’enoteca Fermenta di Rimini, guiderà i partecipanti ad esplorare le valutazioni virtuose o fallaci tra sensazioni emotive (le etichette), quelle argomentative - oggettive di un sommelier e quelle soggettive - gustative, nel determinare la relazione tra apprezzamento e prezzo “virtuale” dei vini eccellenti offerti gratuitamente alla degustazione.