Nuovo appuntamento con la rassegna filosofica misanese, ospite Paolo Ercolani
Prosegue la rassegna filosofica Libertà. Domani sera il Cinema Teatro Astra accoglierà il filosofo Paolo Ercolani che porterà sul palco della kermesse misanese una riflessione dal titolo "Il mito della libertà: ciò che l’uomo non vuole”.
“L'uomo - sostiene Ercolani - non ha la libertà di nascere, stabilita dalla natura e dai genitori. Né quella di morire, decisa in un giorno oscuro e imprevedibile dal destino. Che cos’è dunque la libertà? Un ideale regolativo che l’uomo ha sempre declamato, senza mai realizzarlo appieno. L’esempio dei giorni nostri è lampante: un’epoca in cui l’uomo sta consegnando mani e piedi alle nuove tecnologie digitali. Crede di possederle ma in realtà queste stanno trasformando gli individui in "docili robot”. Siamo sempre meno pensanti e sempre più funzionanti”.
Ecco, allora, la domanda che Ercolani pone: “E se fosse che l’uomo non l’ha mai voluta davvero, la libertà, cercando piuttosto ogni pretesto per illudersi di delegare a qualcun altro la responsabilità e la fatica di vivere?”.
Tutti gli incontri della rassegna "Libertà" hanno inizio alle ore 21:00. L’ingresso è libero, fino esaurimento posti.
Paolo Ercolani (Roma 1972) insegna filosofia dell’educazione all’Università di Urbino «Carlo Bo». Allievo di Domenico Losurdo, studia da molti anni le evoluzioni della società liberale, con particolare riferimento alle tematiche tecnologiche e pedagogiche. È tra i fondatori e membro del comitato scientifico dell’Associazione internazionale «Filosofia in Movimento». Dopo aver collaborato per anni con «il Manifesto» e «MicroMega», oggi scrive per le pagine culturali del «Corriere della sera» e per «Il Fatto Quotidiano». È editorialista de «Il Resto del Carlino» e autore costante per «Rai Scuola», «Rai Filosofia» e «Rai Educazione». Partecipa a trasmissioni televisive sulla Rai e su La7. Fra i suoi ultimi lavori, tutti ampiamente recensiti e che hanno suscitato un vivo dibattito a livello nazionale: «La Storia infinita. Marx, il liberalismo e la maledizione di Nietzsche» (Napoli 2011); «L’ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una società post-umana», prefazione di Umberto Galimberti, (Bari 2012); «The West Removed. Economics, Democracy, Freedom: A Counter-History of Our Civilization», prefazione di Santiago Zabala (London – New York 2016); «Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio» (Venezia 2016, vincitore del Premio Nazionale Com&Te); «Figli di un Io minore. Dalla società aperta alla società ottusa», con la prefazione di Luciano Canfora (Venezia 2019).