Due giornate con gli studenti e a teatro per non dimenticare
Il Comune di San Leo propone due iniziative dedicate all’importante commemorazione della “Giornata della Memoria”.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 Gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
Per non dimenticare, conoscere e capire quella follia ideologica, culturale e storica, l’Amministrazione Comunale di San Leo, in collaborazione con IC Battelli di Novafeltria, giovedì 25 gennaio alle ore 10,30 presso il Teatro di Pietracuta Cesare Moisè Finzi incontrerà i ragazzi della scuola e racconterà le testimonianze della sua infanzia.
Cesare Finzi, cardiologo, è nato a Ferrara nel 1930e vive a Faenza. Attivamente impegnato nella vita della comunità ebraica ferrarese, è autore di alcune pubblicazioni scientifiche di argomento ebraico e del volume uscito nel 2006, presso Il Ponte Vecchio, “Qualcuno si è salvato”, che ricostruisce la propria vicenda familiare attraverso una attenta documentazione storica. Dall’istituzione della “Giornata della memoria”, è impegnato a portare, specialmente nelle scuole, presso i ragazzi di tutte le età, la sua testimonianza di vita.
La seconda iniziativa è invece in programma per domenica 28 Gennaio, alle ore 16.30, presso il Teatro del Palazzo Mediceo, con la testimonianza di un ex-deportato e la proiezione del film "l'Uomo che verrà" di Giorgio Diritti.
Inverno, 1943. Martina, unica figlia di una povera famiglia di contadini, ha 8 anni e vive alle pendici di Monte Sole. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare. La mamma rimane nuovamente incinta e Martina vive nell'attesa del bambino che nascerà, mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile, stretti fra le brigate partigiane del comandante Lupo e l'avanzare dei nazisti. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il bambino viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.
Le iniziative, ad ingresso libero, sono rivolte a tutti gli interessati.
Per informazioni: Ufficio Turistico I.A.T. Numero Verde Gratuito 800/553800; Tel. 0541/926967;