"Ce ne andiamo per non darvi preoccupazioni" al Festival di Santarcangelo
Ultimo weekend per il Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna. Venerdì e sabato luglio in scena lo spettacolo "Ce ne andiamo per non darvi troppe preoccupazioni" di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini: la storia di quattro anziane suicide schiacciate dal peso della crisi greca. All’Hangar Nero fino a sabato le repliche di Vita agli arresti di Aung Saan Suu Kyi del Teatro delle Albe: un ritratto tra l’intimo e il politico della Premio Nobel per la Pace birmana.
Venerdì , alle ore 20 e sabato alle ore 22,30 (al Supercinema) Daria Deflorian e Antonio Tagliarini presentano" Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni", spettacolo di stringente attualità sulla crisi economica in Grecia.“Abbiamo capito che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e a tutta la società, quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre pensioni e vivrete meglio”: questo il disincantato messaggio lasciato dalle quattro anziane suicide del romanzo L’esattore di Petros Markaris, che ha ispirato il lavoro di Deflorian e Tagliarini. Autori, registi e performer, Deflorian e Tagliarini cominciano dal 2008 un’intensa collaborazione e la formulazione di una serie di importanti progetti teatrali, tra cui Reality (2012), lavoro per il quale Daria Deflorian vince il Premio Ubu 2012 come miglior attrice protagonista. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (2013) ha vinto il Premio Ubu (2014) Novità italiana o ricerca drammaturgica.
Venerdì alle 21.30 e sabato alle 19,30 all’Hangar Nero il Teatro delle Albe con "Vita agli arresti" di Aun Saan Suu Kyi rivisita la vicenda della birmana Aung Saan Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace nel 1991. Marco Martinelli e Ermanna Montanari, fondatori nel 1983 del Teatro delle Albe, si avvicinano alla storia di Aung San Suu Kyi a partire da un’immagine, quella di lei, vista su una rivista durante un volo verso New York, e ne ripercorrono le tracce, ne approfondiscono le vicende. Nasce un’opera teatrale che racconta, scrive Martinelli, “una vita incastonata nel mosaico di una dittatura durata cinquant’anni, elaborando la drammaturgia su un doppio registro: la casa-cella, come quella di una mistica, e la Nazione vittima della ferocia dei dittatori. L’intimo e il politico. La vita agli arresti di Suu è stata un pendolo tra i fantasmi: primo tra tutti quello del padre, Aung San, il padre di Suu e il padre della patria, una limpida figura di combattente per l’indipendenza della Birmania dagli inglesi, un politico che voleva democrazia e pluralismo, il presidente appena incaricato e subito assassinato, poco più che trentenne, quando la figlia aveva solo due anni. Insieme a Ermanna abbiamo pensato a una scena onirica, una scena capace di essere allo stesso tempo luogo di fantasmi e antro della Storia, che potesse accogliere le maschere grottesche dei generali e gli spiriti malvagi della tradizione animista che impaurivano Aung San Suu Kyi da bambina…”.
Alle 23 al Teatrino della Collegiata i Motus e Silvia Calderoni inscenano la labilità e la transitorietà dei confini di genere in MDLSX, un’anteprima assoluta per Santarcangelo. Ultima replica sabato alle 18,30.
Per il secondo weekend vengono riproposti fino a domenica il progetto coreografico Piattaforma della Danza balinese (ore 17-19) nella Sala del Consiglio comunale e all’arco di Piazza Ganganelli Il grande rifiuto (ore 19) del collettivo Ligna, riflessione su un congresso della Seconda Internazionale Socialista previsto per il 1914 a Vienna e mai convocato.
Un appartamento in Piazza Ganganelli ospita ancora Muta Imago con Antologia di S. (ore 10-2), ricerca di una voce perduta dell’adolescenza, mentre Cristian Chironi con Audio Guide (ore 10.30-12.30, 17-21) propone una rivisitazione e rilettura del mercato di Santarcangelo. La Biblioteca A.Baldini risuona nuovamente delle voci dei libri viventi di Mette Edvardsen e del suo Time has fallen asleep in the afternoon sunshine (ore 10.30-12.30, 15-18). Le voci di sei attrici (Isadora Angelini, Mette Edvardsen, Sara Masotti, Muna Mussie, Irena Radmanovic, Kristien Van den Brande) offrono un intimo ed inedito ascolto dei libri Il Fucile da caccia di Inoue Yasushi, Lessico Famigliare di Natalia Ginzburg, L’Analfabeta. Racconto autobiografico di Agota Kristof, Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno di Friedrich Nietzsche, I am a Cat di Soseki Natsume, Bartleby the Scrivener di Herman Melville.
In Sala di Porta Cervese (fino a domenica) proseguono le giornate performative di Veridiana Zurita e del suo lavoro Host me and cook for you: offrendo la cena a 17 famiglie santarcangiolesi, l’artista è entrata nella dimensione intima e privata della sfera domestica e in una installazione restituisce i frutti dei suoi incontri/conversazioni avute a tavola.
Numerose anche per questo venerdì le proposte ad ingresso libero. In Piazza Ganganelli il film Piattaforma della danza balinese (ore 15), alla Scuola Elementare Pascucci le mostre DET/una frazione di secondo di Strasse (ore 10-13, 16-23), la videoinstallazione Capture Practice di Arkadi Zaides (ore 10-13, 18-23), 1 place and 14400 seconds di Maria Lucia Cruz Correia (ore 10-13, 18-23),Aula 2B (ore 10-13, 16-23, ore 00.30 performance notturna) di Anna Biagetti, Margherita Morgantin, Filippo Tappi e Italo Zuffi, nel cortile della Scuola Elementare Pascucci l’incontro“Precarious Conditions On Work, processes and Exceptions” con Bojana Kunst (ore 18) e il progetto The Political Party di Michiel Vandevelde (ore 17-20), in via Saffi DET. di Strasse (ore 18, 18.30, 19), a Mutonia la mostra Vertigo Truth (ore 17-22).
Alle ore 21.30 gratuito in Piazza Ganganelli Una nobile rivoluzione di Simone Cangelosi, ritratto di Marcella Di Folco, fondatrice della sezione bolognese del MIT (Movimento Italiano Transessuali).
A conclusione della giornata il programma di concerti Chiamatemi Ismaele Suoni in attesa di ascolto in Piazza delle Monache dalle 22.30 e il dj set/live set per il Dopofestival nel cortile della Scuola Elementare Pascucci dalle 23.30. Per il penultimo concerto di venerdì 17 in Piazza delle Monache si esibirà Patrick Ruffino, cantante, bassista e compositore del Benin divenuto uno dei musicisti di riferimento dell’afrofunk e della musica africana contemporanea.
La biglietteria è aperta in piazza Ganganelli. Prevendita telefonica fino a sabato 18 luglio dalle 10.30 alle 13.00 telefonando al numero 0541 622665.