Al Teatro degli Atti "La merda” di Cristian Ceresoli
Sul palco del Teatro degli Atti si propone sabato 29 novembre una performance particolare che ha scioccato e meravigliato il mondo al Festival di Edimburgo 2012 vincendo importanti premi. Lo spettacolo di “La merda” di Cristian Ceresoli ha registrato un successo di pubblico e critica in tutta Europa, nonostante una sottile e persistente censura. Nella sua nudità e intimità pubblica, l’attrice Silvia Gallerano costruisce una maschera fisica/vocale sfidando un testo scandaloso, provocatorio e rabbioso.
iL corpo nudo, non solo e non soprattutto in senso fisico, è al centro del monologo che Silvia Gallerano porterà in scena. Una maschera tragicomica di una ragazza che con ostinazione e coraggio tenta di farsi strada in una società dove il corpo femminile viene spesso umiliato e mercificato. Una nudità non solo corporea - a cui oltretutto non si fa quasi più caso dopo l’impatto necessario di inizio spettacolo - ma che rimanda al vuoto dell’esistenza. Un testo eccezionale che si sposa con la straordinaria interpretazione di Silvia Gallerano, prima attrice italiana ad aggiudicarsi il prestigioso premio The Stage Award for Acting Excellence 2012 come “Best Solo Performer”, il più alto riconoscimento per attori/attrici al Edinburgh Festival Fringe. Al termine dello spettacolo Silva Gallerano dialogherà con in pubblico del Teatro degli Atti. L’incontro sarà coordinato da Laura Gemini, autrice del blog "Incertezza Creativa" e insegnante di Teoria e pratiche dell'immaginario contemporaneo presso l'Università degli Studi di Urbino.
Scheda artistica
L’opera che ha scioccato e meravigliato il mondo al Festival di Edimburgo 2012 vincendo, tra gli altri, il Fringe First Award for Writing Excellence, il The Stage Award for Acting Excellence e l’Arches Brick Award for Emerging Art e registrando il tutto esaurito sia nel 2012 che nel ritorno al festival del 2013; proseguendo con il clamoroso successo di pubblico e critica del tour europeo 2014 con Copenhagen, Bristol, Berlino, Lugano, Glasgow e il celeberrimo West End londinese, e i due anni di tutto esaurito dovunque in Italia nonostante una sotttile e persistente censura.
Scritta da Cristian Ceresoli e incarnata da Silvia Gallerano, La Merda ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango, ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini all’affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo, secondo Pasolini, ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza.
A fine marzo del 2012 la Première Italiana de La Merda al Teatro i di Milano va completamente sold out, con replica straordinaria esaurita in poche ore. Nel maggio 2012 al Teatro Palladium e al Teatro Valle di Roma La Merda registra altri due sold out. Ad agosto la versione in inglese de La Merda viene presentata al Festival di Edimburgo, dove registra un incredibile record di pubblico fino a diventare un Fringe Sell Out Show 2012. Nel frattempo riceve scioccanti recensioni sui maggiori media internazionali e in fine l’opera vince il Fringe First Award 2012 for Writing Excellence (Ceresoli primo scrittore Italiano di sempre), vince l’Arches Brick Award 2012 for Emerging Art, riceve la Nomination per il Total Theatre Award 2012 for Innovation e l’attrice italiana Silvia Gallerano è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence 2012 come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori/attrici al Edinburgh Fringe Festival. In ottobre 2012 La Merda è sold out a Venezia e Torino, in novembre vince il Premio della Critica 2012 come spettacolo dell’anno ed è di nuovo sold out al Primavera dei Teatri Festival e di nuovo tutte le repliche al Teatro Valle Occupato (compresa la replica straordinaria). Da questo momento in poi inizia ad essere programmata in Europa mentre in Italia in ogni città e provincia dove è presentata ottiene sempre il tutto esaurito, un evento raro in un paese dove l’umanità viene invece esclusa dai teatri. (…)
Una prima lettura della traduzione in danese al European Contemporary Playwright Festival di Copenhagen registra il tutto esaurito e viene accolta da una clamorosa standing ovation, mentre brani dell'opera vengono trasmessi in prima serata dalla Radio Nazionale Danese con un'intervista all'autore. A grande richiesta in agosto 2013 viene di nuovo presentata al Festival di Edimburgo dove ognuna della dodici repliche viene accolta da una standing ovation registrando di nuovo il tutto esaurito, mentre la notizia viene soppressa dai servizi dedicati al festival da parte della Radio Televisione Italiana, alla stregua di alcuni quotidiani nazionali che non ne pubblicano il titolo originale. (…)
In Italia, nonostante una sottile e insistita censura, il tour registra il tutto esaurito ovunque l’opera riesca ad essere presentata. Nella primavera del 2014, in occasione del primo tour europeo, La Merda viene presentata a Glasgow, Lugano, Bristol, Berlino, Copenhagen e nel celeberrimo West End londinese, registrando un clamoroso successo di critica e pubblico, con il tutto esaurito in Svizzera, Danimarca e Germania, e le recensioni entusiastiche dei maggiori critici del Times e del Guardian. Nel frattempo sul 2015 si va programmando il tour mondiale. Una versione filmica de La Merda è in fase di realizzazione.
Già tradotta in inglese, danese e ceco, La Merda è in corso di traduzione in francese e portoghese brasiliano. Il testo è pubblicato in edizione bilingue Italiano-Inglese dalla Oberon Books di Londra. Si deve ridere. È una tragedia in tre tempi: Le Cosce, Il Cazzo, La Fama e un controtempo: L’Italia. Nella sua nudità e intimità pubblica, l’attrice costruisce una maschera fisica/vocale sfidando un testo scandaloso, provocatorio e rabbioso. La scrittura è cantabile, ma il canto non emerge mai, ed è invece preponderante la chiave dell’invettiva, del grido, del corpo che sussulta la sua storia personale in un flusso di pensieri/parole raccontati come suoni. Strazianti. Urla assordanti e contratte. Sopite. Implose. La femmina si offre dal vivo come in un banchetto, pronta a venire sbranata da tutti. Una partitura poetica che nasce così dalla carne e alla carne ritorna, pur dentro a una rigidissima confezione estetica. Applausi obbligatori.