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Lungomare Carrà, Chiaiese: "Asfalto già sfaldato e materiali inadeguati, il Comune dia spiegazioni"

Il candidato sindaco del Partito democratico. "È già comparso l'ennesimo cantiere per i rappezzi del fondo stradale. L'impressione è che la progettazione sia stata carente e la scelta dei materiali inadeguata"

"Sul lungomare Carrà, tra i bagni 15 e 23, nei giorni scorsi è comparso l'ennesimo cantiere per i rappezzi del fondo stradale. Quel tratto di opera era stato consegnato nell'estate 2022 e presenta vistosi ammaloramenti, come peraltro era già avvenuto nel primo tratto consegnato nell'estate 2021". Così in una nota il candidato sindaco del Partito democratico, Francesco Chiaiese, in merito ai lavori sul lungomare intitolato a Raffaella Carrà.

Lavori sul lungomare intitolato a Raffaella Carrà

"Il Comune, committente dei lavori eseguiti grazie a un finanziamento della Regione e a un cospicuo contributo dei bagnini, deve spiegare il motivo di una così rapida vulnerabilità del fondo stradale - dice Chiaiese -. L'impressione è che la progettazione sia stata carente e la scelta dei materiali inadeguata. La strada 'rigida', in un contesto 'morbido' come la spiaggia, mostra tutti i suoi limiti. Ben altra scelta era stata fatta a cavallo del secolo per la riqualificazione della spiaggia di Bellaria Centro, con la maggior parte dei materiali posati a secco, ben più adattabili e facili da manutenere. A distanza di quasi 25 anni quella specifica riqualificazione di spiaggia appare ancora in ottimo stato". 

"Nel lungomare Carrà, invece, l'asfalto si è sfaldato in svariate decine di punti e l'impresa esecutrice lo sta scarnificando per tentare il ripristino. Il fondo è multicolore e realizzato con una base di granella di pietra. Riprendere, com'erano in origine, colore e granulometria appare, a ogni evidenza, pressoché impossibile. Per dirla come il proverbio, la pezza è peggio del buco - prosegue -. A ciò si deve aggiungere, purtroppo, che le sedute di pietra presentano numerose scheggiature, fin dalla loro posa. In pratica sono stati messi a disposizione delle cittadine e dei cittadini degli arredi rotti. Grave che sia stato permessa l'installazione di oggetti non sani".

"Inoltre - conclude - appare molto discutibile la scelta di impiegare manufatti con angoli accentuati e dunque fragilissimi.
Il Comune ha il dovere di fornire alla cittadinanza e agli operatori di spiaggia, che anche con il loro contributo hanno permesso la realizzazione dell'opera, una credibile spiegazione sui motivi di una debacle costruttiva che è sotto gli occhi di tutti".

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