La delusione di un papà: "A Riccione fare il biglietto del bus è un'impresa, ragazzini multati ingiustamente"
Riceviamo la seguente segnalazione e pubblichiamo:
"Buongiorno, scrivo dalla provincia di Pesaro. Invio la presente per mettervi al corrente di una situazione spiacevole che, a quanto pare, si verifica sistematicamente nell’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico nel Comune di Riccione gestiti dalla società Start Romagna. Sono il padre di una ragazzina di 15 anni che questa estate si è recata 2 volta al parco acquatico Aquafan. In data 15 luglio mia figlia e un amico, scesi dal treno alla stazione di Riccione, si sono recati presso una tabaccheria lì in zona per acquistare 2 biglietti per l’autobus che li avrebbe portati all’Aquafan, ma il negoziante dice di aver terminato i biglietti ma che è possibile farli sull’autobus. Sull’autobus è presente una macchinetta ma, per una ragazzina di 15 anni non della zona, risulta non chiaro che tipo di biglietto acquistare (zona 1, zona 2) ed erroneamente il biglietto non viene fatto. Al momento dell’uscita, entrano dei controllori e vengono emesse delle multe".
"Vengo avvisato da mia figlia della multa e, senza polemiche ma costatando una difficoltà nel reperire i biglietti, tento di risolvere il problema cercando di acquistare online il biglietto per il ritorno. La cosa si rivela impossibile perchè, nonostante riesca a pagare 2 biglietti tramite app (“Roger”), non riuscirò ad utilizzarli perché potranno essere validati esclusivamente se acquistati dallo stesso smartphone che poi salirà sul mezzo. Nel frattempo mia figlia e il suo amico escono dall’Aquafan, prendono l’autobus e fortunatamente c’è una macchinetta funzionante per poter fare i biglietti di ritorno".
"I giorni successivi paghiamo la multa e finisce lì. Curioso che in posta mi venga detto che era l’ennesima multa che vedevano per lo stesso tipo di verbale e che era una situazione alquanto “strana” che decine e decine di multe venissero fatte a ragazzini per la stessa tratta. Ieri, 8 agosto, mia figlia con un gruppo di amici torna all’Aquafan. In tabaccheria fuori dalla stazione anche questa volta i biglietti risultano terminati. Decidono quindi di acquistarli direttamente sull’autobus, come l’ultima volta… ma trovano una macchinetta che accetta solamente bancomat. E’ chiaro che in un gruppo di 15enni nessuno abbia un bancomat. Quindi si trova per la seconda volta a ricevere una multa di 67 euro per un mancato pagamento (non per sua volontà) di un biglietto di €. 1.50! E con lei tutto il gruppo di altri 18 ragazzi".
"Appena informato dell’accaduto, ho chiamato la Start Romagna per contestare la cosa e mi viene risposto che i ragazzi dovevano acquistare i biglietti a Piazzale Curiel. Ora, Piazzale Curiel è in zona mare, a quasi 1 Km dalla stazione: è fattibile e logico che un gruppo di 8 ragazzi di 15 anni girino mezz’ora per una cittadina che non conoscono per andare ad acquistare un biglietto da €. 1.50 per prendere una navetta che parte direttamente dalla stazione? Evidenzio che i controllori saliti contemporaneamente sul bus erano 6, con il palese intento di fare cassa (evidentemente già sicuri di trovare tante persone sprovviste di biglietto) e non hanno sentito ragione pur trovandosi di fronte ragazzi minorenni, con un netto atteggiamento da “sceriffi metropolitani” come qualcuno gli ha già precedentemente definiti sulla stampa".
"Questi ragazzi partono con la voglia di passare una bella giornata in un parco acquatico, comprano il biglietto del treno (10 euro), il biglietto dell’Aquafan (31 euro), e perché non dovrebbero pagare €. 1.50 di autobus? E’ chiaro che non c’è cattiva intenzione e che vogliono che la giornata passi tranquilla. Al rientro in serata i biglietti sono stati acquistati presso una piadineria vicino al parcheggio dell’Aquafan e la signora che ha venduto i biglietti ha detto che erano fortunati ad averli trovati e che mediamente i controllori fanno almeno 20-30 multe al giorno. E’ evidente che ci sia una grande mancanza di efficienza, per non dire una volontà ben precisa di battere cassa sulle spalle di ragazzini minorenni che non sanno bene chiaramente come gestirsi in una situazione di poca chiarezza. E’ corretto che non sia possibile acquistare a distanza dei biglietti online? Come mai in una tratta che porta prevalentemente dei ragazzini ad un parco acquatico non c’è una macchinetta a bordo che accetti i pagamenti in contanti? E’ normale che in posta mi dicano che è una cosa inusuale una quantità di multe così elevata per la stessa tratta e per lo stesso tipo di “trasgressore” (ragazzini)? Come mai è così difficile acquistare un biglietto dell’autobus per una tratta così turistica e frequentata? Come mai ci sono decine di segnalazioni con le stesse motivazioni? Chi risponde di questa gestione “predatoria” fatta alle spalle di onesti cittadini e ancora peggio approfittando dell’inesperienza di ragazzini minorenni?"
Lettera firmata