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Coppa Italia Serie C, in 19 mila al Massimino per Catania-Rimini. Troise: "È un altro sport"

"Il fattore psicologico cambia in un contesto in cui a stento riuscirai a sentire il compagno e l’allenatore, chiederò ai ragazzi di giocarla senza timore"

Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni per la semifinale di ritorno della Coppa Italia Serie C tra Catania e Rimini. Mercoledì alle 20,30 i biancorossi al Massimino partono col vantaggio dell'1-0 ottenuto al Neri nel match d'andata, i tagliandi a disposizione dei tifosi locali sono esauriti da giorni, dalla Romagna sono invece in partenza 150 sostenitori: si viaggia oltre le 19 mila presenze allo stadio. Mentre il Catania nel girone C è quindicesimo con 34 punti, il Rimini (reduce da tre vittorie) è ottavo con 38 lunghezze. Romagnoli che, nella loro storia, non sono mai riusciti a qualificarsi alla finale di questa competizione. "Sono partite che si preparano da sole - attacca mister Troise alla vigilia della gara -, dobbiamo esserci domani perché comunque siamo ancora nella fase di preparazione considerando che abbiamo giocato quattro giorni fa. È una partita da giocare con piacere, con quella mentalità di un evento bello, con una posta in palio storica. Sappiamo l’importanza della partita. Così come siamo consapevoli di andare in uno stadio importante, con tanti tifosi, quindi questo aumenta la difficoltà di una gara, ma allo stesso tempo lo stimolo di affrontare una vera corazzata con le nostre certezza, potenzialità e autostima che continuiamo a coltivare partita dopo partita".

Il Rimini riparte dalla rete segnata da Lamesta all'andata ed è più in forma rispetto al Catania. "È chiaro che a fronte di quello che è il potenziale di questo organico, considerando i risultati e considerando i numeri, qualche problema indubbiamente ce l’ha - commenta Troise -. Noi dobbiamo essere bravi a portarla dalla nostra parte, al di là del gol di vantaggio, che è poca roba perché la partita è lunga. Sappiamo che partiranno molto forte, quindi non dobbiamo entrare in campo con quel condizionamento. Ma è altrettanto vero che siamo una squadra che nel corso di questo periodo riesce anche a concedere poco, quindi dovremo essere equilibrati, solidi, perché abbiamo fatto tante partite con una buona solidità e un buon equilibrio, e allo stesso tempo con quella leggerezza mentale e quel piacere di andare a giocare una sfida, anche per attaccare e utilizzare le nostre caratteristiche per metterli in difficoltà".

Il tecnico biancorosso è consapevole dell'atmosfera che attende i suoi ragazzi al Massimino, con un intero stadio pronto a spingere i padroni di casa alla vittoria. "Il messaggio che cercherò di far passare è che è un altro sport in un certo senso giocare una partita del genere davanti a tanti spettatori perché il fattore psicologico cambia in un contesto in cui a stento riuscirai a sentire il compagno e l’allenatore, chiederò ai ragazzi di giocarla senza timore. Non c’è cosa più brutta del passare degli anni e ricordare partite che non hai affrontato con la giusta mentalità. Spesso si dice che bisogna isolarsi, io dico il contrario: devono farlo loro, anche se per la maggior parte saranno contro, ma deve essere anche quello un elemento di piacere, di sfida, dando tutto il proprio valore sulle conoscenze e sulle nostre competenze”. Non partiranno per la Sicilia Capanni, Marchesi e Oddi per infortunio, mentre Colombo, titolare nella sfida d'andata, è in ballottaggio con il portiere di campionato Colombi.
 

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