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Domenica, 28 Aprile 2024
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Erbe aromatiche: come coltivare e conservare le odorose piante

In città o in campagna, le erbe aromatiche non dovrebbero mai mancare in casa

Le piante aromatiche hanno il potere di arricchire i nostri piatti con sapori intensi, ma non esagerati. Alcune di queste piante presentano caratteristiche naturali benefiche per la nostra salute e l’ambiente e sono molto semplici da coltivare, anche per chi abita in città e vuole creare un piccolo orticello sul balcone. Coltivare e prendersi cura di una o più piante, inoltre, fa bene al nostro equilibrio interiore ed è un’attività considerata simile alla meditazione.

Erbe aromatiche, quali sono e come coltivarle

  • Basilico: tra le erbe aromatiche più utilizzate ed apprezzate in cucina. Il basilico è un tipo di erba che teme il freddo. Il momento giusto per la semina del basilico è a partire da marzo se si ha intenzione di utilizzare il semenzaio (consigliato per chi abita nelle zone più fredde), oppure da aprile in campo aperto. È importante tenere circa 20/30 cm di distanza tra una pianta e l’altra, per la buona riuscita della coltivazione del basilico. Il momento migliore per la raccolta è durante la prima fioritura, quando l’erba aromatica contiene più sostanza oleosa e l’aroma è più intenso. Per la conservazione, non riporre il basilico in frigorifero, ma conservarlo avvolgendolo in un panno umido.
  • Prezzemolo: anche il prezzemolo teme il freddo, perciò il momento migliore per la semina è tra metà aprile fino a fine luglio, in una temperatura ideale tra i 15 e i 20 gradi. Il prezzemolo può essere seminato in vasetti e poi trapiantato. I semi vanno interrati a meno di un centimetro di profondità e dopo la semina si raccomanda una moderata innaffiatura a pioggia.
  • Origano: quest’erba aromatica dal sapore rustico, leggermente piccante e molto aromatica viene usata prevalentemente secca. I terreni migliori per coltivare l’origano sono quelli secchi e calcarei, con poca irrigazione. Si può seminare in semenzaio a metà marzo e poi trapiantare a maggio. Un’alternativa per la coltivazione dell’origano può essere per talea: viene tagliato un frammento della pianta, poi sistemato nel terreno o in acqua affinché si possano rigenerare le parti mancanti. Il momento migliore per coltivare l’origano utilizzando la tecnica della talea (tecnica di moltiplicazione vegetativa con la quale si possono ottenere piantine in modo più rapido rispetto alla semina. Si tratta di recidere delle piccole porzioni da una pianta prescelta che desideriamo propagare, di solito rametti, e metterli a radicare finché non si trasformano in piantine autonome) è in primavera o in autunno.
  • Erba cipollina: molto versatile, è molto amata per ravvivare i piatti, oltre a insaporirli. Non teme il freddo né i climi umidi e i fiori sferici di colore rosato tanto amati per decorare i piatti compaiono nella bella stagione. Il momento migliore per la semina è in marzo e in aprile anche tramite semenzaio, per poi trapiantarla a fine primavera. L’erba cipollina ha bisogno costantemente di acqua, quindi va innaffiata abbondantemente e concimata con sostanze organiche ogni mese. Se viene coltivata accanto alle rose, l’erba cipollina funge da repellente per afidi e acari.
  • Salvia: le proprietà di questa pianta aromatica sono racchiuse anche dal suo nome. La parola deriva dal latino salvere - star bene, godere di buona salute. La salvia ha proprietà disinfettanti e antibatteriche quindi meglio averla in casa. Le foglie sono ricoperte da una specie di peluria, che le conferiscono l’aspetto del velluto. La salvia ama il caldo e i terreni soffici. Si può coltivare dal seme, ma è più frequente la sua diffusione per talea in un terriccio sabbioso; va annaffiata con moderazione.
  • Menta: la menta si può coltivare da seme o da talea. Se si sceglie di coltivare la menta da sempre il momento per piantare i semi è tra marzo e aprile. I semini devono essere messi sotto il livello del terreno e si vedranno germogliare rapidamente. Se si sceglie la coltivazione da talea, il periodo ottimale sono i mesi di marzo, aprile, maggio e settembre. La salvia attecchisce facilmente; basta prelevare un ramo di almeno 20 centimetri da una pianta esistente e piantarne un’estremità nel terreno finché non si radica. Come l’erba cipollina anche la menta allontana gli afidi dalle rose.
  • Rosmarino: dall’odore molto intenso, il rosmarino ha un sapore legnoso, leggermente amaro e può essere usato sia fresco che essiccato. Il rosmarino si può seminare in primavera in terreni asciutti e ben drenati oppure per talea in autunno, dopo la fioritura. Non necessita di cure particolari: rami e foglie si possono raccogliere in ogni periodo dell’anno e sono molto più aromatici da freschi. Per mantenere la pianta sempre forte, andrebbe potata ogni anno in primavera.
  • Aneto: simile al finocchio selvatico, il suo sapore ricorda l’anice. L’aneto presenta un fusto sottile e rigido, alto dai 30 cm ad un metro, con foglie verdi e sottili. I semi di questa aromatica si spargono in primavera su un terreno ben concimato. Le foglie possono essere raccolte fresche dopo un periodo di circa un mese e mezzo dalla semina e d è possibile conservarle anche essiccate. I semi destinati alla semina invece vanno conservati durante l’inverno in sabbia umida così da mantenere la loro capacità di germinazione.
  • La maggiorana: è una pianta dalle foglie molto piccole, ma ricche di oli essenziali e vitamina C. L’aroma è simile a quello dell’origano; diventa più intenso se la maggiorana viene lasciata essiccare in un luogo ombroso e areato. La maggiorana deve essere seminata a inizio primavera; se si dispone di un semenzaio riparato la semina può essere anticipata al mese di febbraio, altrimenti meglio aspettare fine marzo o inizio aprile. Le piantine dovranno essere trapiantate in pieno campo o in un vaso di maggior dimensione quando supereranno i 6-8 centimetri di altezza. L’erba aromatica raccolta quando il tempo è secco.
  • Timo: dalle proprietà digestive e antisettiche, il timo permette un’ottima conservazione dei cibi. Per inserirlo tra le aiuole dell’orto si può riprodurlo per seme, per partizione dei cespugli o per talea. La semina del timo deve essere fatta in primavera in semenzaio, successivamente si trapianterà in estate nell’orto. Se si divide il cespo o si procede per talea si trapianta in primavera oppure in autunno. La talea richiede di utilizzare rametti laterali che siano già legnosi. Questa coltura si può far crescere anche in vaso su terrazzi o davanzali.
  • Aglio. Tra tutte le spezie e aromi, l’aglio è davvero multiuso. Oltre a fare bene alla salute perché ricco di sali minerali, vitamine, oligoelementi e aminoacidi, può essere usato anche in casa per allontanare in modo naturale insetti indesiderati e tarme. Il metodo di semina più diffuso per l’aglio è la riproduzione tramite spicchio, perché la pianta di aglio in genere non è in grado di produrre semi fertili. L’aglio può essere piantato in autunno, nel mese di ottobre o novembre, oppure a fine inverno, a gennaio, febbraio o inizio marzo. Il momento migliore per mettere gli spicchi a dimora dipende dal clima locale e dal tipo di varietà scelta.
  • Lavanda: la lavanda è un ottimo antisettico e analgesico e i suoi piccoli fiori violacei che, anche essiccati, conservano i profumi della pianta fresca. Propagare la lavanda dal seme non è molto semplice: la coltivazione richiede condizioni particolari per germinare e i semi non germogliano facilmente. Il consiglio più comune è di evitare la coltura da seme e comprare una piantina già formata oppure riprodurla per talea, ma se desiderate cimentarvi sarà comunque un’esperienza positiva per affinare le vostre tecniche di semina. Per talea attecchisce facilmente, ma attenzione a scegliere un ramo lungo almeno dieci cm e con almeno tre foglie (l’ideale sarebbero cinque) e di quelli laterali senza fiori. Dopo aver tagliato il rametto è necessario pelare le foglie di tutta la sua parte bassa e metterlo in un vasetto con terriccio misto sabbia. Occorre innaffiare regolarmente, visto che per radicare serve una buona umidità. Nel giro di un anno si ha una piantina di lavanda pronta per il trapianto.
  • Alloro: l’alloro è una pianta sempreverde dal profumo molto intenso e dal sapore abbastanza amaro. Per crescere una nuova pianta di alloro è preferibile interrare una talea di circa 10 cm in un vaso e il momento ideale è il mese di aprile o l’estate, tra agosto e settembre. È importante utilizzare un terriccio leggero, della sabbia e della torba da porre all’interno del vaso. La pianta deve essere innaffiata di frequente, stando attenti a evitare i ristagni d’acqua. In Luglio e Agosto le foglie hanno un profumo più intenso ed è possibile conservarle in un contenitore di vetro chiuso e asciutto: in questo modo il loro profumo si manterrà inalterato per circa un anno.
  • Anice: è un’erba aromatica dal sapore dolciastro, molto simile alla liquirizia. La piantumazione dell’anice si effettua direttamente a dimora oppure in vaso. Se desiderare impiantare l’anice in pieno campo dovrete effettuare dei piccoli solchi con una profondità di circa un centimetro e mezzo, avendo cura di tenere una distanza di trenta centimetri tra l’uno e l’altro. La semina può essere effettuata facendo scorrere i semi nel solco oppure collocandone 2 o 3, distanziandoli di circa 20 o 30 cm e ricoprendoli con un sottile strato di terra. Per germogliare bisognerà aspettare circa 30/40 giorni.
  • Coriandolo: è una spezia molto aromatica dal sapore agrodolce e piccante al tempo stesso. I suoi semi macinati sono molto utilizzati nella gastronomia orientale ma anche in Italia, in particolare per i dolci. La pianta si semina in primavera, avendo cura che i terreni siano ben drenati e fertili, mentre i suoi frutti si raccolgono in piena estate. Il coriandolo cresce volentieri in vaso e non necessita di un eccessivo innaffiamento; bastano due, tre volte alla settimana nei periodi più caldi. Il coriandolo ama i climi temperati, il sole e difficilmente presenta malattie o attacchi di parassiti.

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